Doveva essere stato proprio così, pandemia nel Medioevo, cercare di sopravvivere alla peste mentre per quanto riguardava i propri vicini di casa, be’: mors tua vita mea.
Il Rattus di Ase e Henrik Berg (Oregon), in uscita proprio in questi giorni, fotografa tale situazione utilizzando una meccanica di piazzamento unita ad una sempre piacevole presenza di poteri variabili per i giocatori.
Così posto, Rattus, non può non richiamare il più celebre tra gli ultimi parenti della famiglia: Pandemic appunto. E sebbene Rattus sia apparso sui nostri radar con un profilo decisamente più basso di quello con cui si presentò Pandemic, il gioco pare avere tutte le carte in regola per rappresentare una effettiva “minaccia” per il famoso predecessore. L’elemento fondamentale che differisce il prodotto di casa White Goblin Games (Z-Man per la versione in lingua inglese) è proprio l’assenza dell’aspetto collaborativo caratteristico invece di Pandemic; e conoscendo i giocatori (almeno quelli delle nostre parti) la mancata possibilità di schiacciare i propri avversari è stato un elemento di frustrazione che molti saranno lieti di accantonare affrontandosi con discreta “carognaggine” durante le partite a Rattus. Altro punto di forza è la durata relativamente breve delle partite, 45 minuti dichiarati, cosa che garantirà altri punti di preferenza.
In uno sguardo d’insieme apprendiamo che Rattus si svolge su di una mappa europea divisa in territori molto “moderna”, e lo scopo dei 2-4 giocatori è quello di riuscire a piazzare più cubetti di popolazione possibile sulla mappa stessa, evitando che l’infestazione di ratti portatori di pestilenza decimi proprio la propria popolazione (meglio se invece accade con quella dei propri avversari). Nel fare ciò i giocatori possono avvalersi di diversi personaggi, con diversi poteri, che possono liberamente acquisire ad ogni proprio turno.
Pro: abilità benefiche; contro: possedere dei personaggi pone a maggior rischio la propria popolazione durante le epidemie pestilenziali. Dunque a voi la scelta, l’importante è vedere alla fine la propria gente sorgere dalla montagna di cadaveri, sorci o avversari, trionfante.
E mentre il regolamento è già visibile sul sito della Z-Man, di Rattus sarà disponibile in ottobre (presentazione a Spiel 2010) l’espansione Pied Piper (già, ormai non esce prodotto che non preveda espansioni nel proprio futuro prossimo) contenente 12 nuovi personaggi e quindi nuovi poteri per i giocatori. Tale espansione darà diritto, se acquistata proprio durante la fiera di Essen presso lo stand White Goblin Games, ad una carta promozionale: il giudice.
Il costo della scatola di Rattus, ottenuto grazie ad una componentistica ragionevolmente essenziale, è ancora un punto segnato a favore del gioco e della sua commerciabilità: 25$ rappresentano senza dubbio una cifra competitiva per il genere. Il discorso si traduce in almeno 30€ in terra nostrana il che, nonostante il gioco sia completamente indipendente dalla lingua, potrebbere risultare meno chiaro, ma se siete acquirenti abituali a forza di affrontare tale logica ormai riuscirete, se non a capirla, almeno ad accettarla.