Altra versione inglese di rilievo presentata in questi giorni dalla Z-Man, particolarmente prolifica in questo periodo, è The Speicherstadt di Stefan Feld (Notre Dame).
Il gioco, non particolarmente complicato, porta 2-5 giocatori nella realtà dei magazzini portuali di Amburgo negli anni d’oro del commercio navale; in 45 minuti circa i giocatori dovranno scaricare vascelli e far fruttare al meglio le merci reperite, stando attenti che qualche incendio non guasti i loro piani.
In buona sostanza si tratta di un gioco d’aste con le quali si tenta di ottenere le carte (vascelli, contratti o pompieri) più utili alla propria causa durante i vari turni; la piccola innovazione è nel modello d’asta: secondo il regolamento infatti i giocatori pongono i propri tre lavoratori, uno alla volta a turno, sopra le carte che intendono scegliere, e quando ogni giocatore avrà piazzato tutti e tre i propri lavoratori, di ogni carta si chiederà a chi abbia piazzato il primo lavoratore su di essa se abbia intenzione di pagare quella carta una moneta per ogni lavoratore presente sulla carta stessa; accettando paga e prende la carta, rifiutando toglie il proprio lavoratore e il secondo giocatore ad aver posto un proprio lavoratore ha l’opportunità di prendere quella carta pagandola una moneta in meno (essendo stato rimosso il lavoratore precedente). Considerando che le carte sulle quale giocare quest’asta sono una in più del numero dei giocatori alla fin fine si tratta di un’asta passo passo su più fronti contemporaneamente. Non una grandissima invenzione, sicuramente meno interessante di quanto non ci si attendesse dalla presentazione della stessa Z-Man, che senza indugio l’ha definita “semplice ma altamente originale“. Diciamo che siamo d’accordo a metà. La prima metà.
Ciò detto The Speicherstadt ha le sue carte da giocare sul mercato del momento, considerando la confusione generata dalla vittoria di Dixit allo SDJ, che ha lasciato incredibilmente sperduti e spaesati i giocatori oggi pronti a tuffarsi sul primo titolo pur vagamente accattivante. Tale spunto il titolo di Feld non lo trova certo nella grafica, davvero non eccezionale, ma almeno ci prova inserendo nella semplice componentistica una moneta di metallo come indicatore del giocatore di turno. Basterà a conquistare il mercato?