giovedì 26 Dicembre 2024

[GenCon2010]Duel of the Giants – Adesso tocca ai carri armati!



Era il 2007. Improvvisamente nelle convention, nelle sedi delle associazioni ludiche e nelle case dei giocatori comparvero dei tabelloni neri come la notte, costellati da banchi di nuvole e attraversati da stormi di bombardieri e di caccia. Gli Alleati conducevano le loro terribili missioni di bombardamento sul suolo tedesco, mentre i caccia della Luftwaffe si alzavano in volo per intercettare le formazioni nemiche e il loro carico di morte. Duel in the Dark era arrivato sul panorama ludico mondiale.


Oggi, 2010, non si combatte più solo nell’aria. E’ il fronte orientale. E’ il momento dei potenti carri armati tedeschi e sovietici, i giganteschi ma lenti PzKpfW VI germanici (meglio noti come “Tiger“) e i veloci e ben armati T-34 russi.


Oggi è il momento di Duel of the Giants, del quale già sono state pubblicati manuale delle regole ed esempio di gioco in attesa dell’ormai imminente uscita.


Friedemann De Pedro e la Z-Man Games ci portano così sul confine tedesco, con le truppe corazzate della Wehrmacht impegnate nel disperato tentativo di fermare la valanga rossa.


Duel in the Dark univa meccaniche tipiche del boardgame alla tedesca (pianificazione anticipata, gestione delle risorse, dinamiche automatiche di variazione di punteggio) ad un’ambientazione tipicamente wargamistica. Duel of the Giants prosegue in questa direzione, assumendo però caratteristiche che lo avvicinano maggiormente alla simulazione bellica.


La pianificazione dei movimenti dei carri tedeschi viene infatti eseguita turno per turno e non all’inizio della partita. Vengono introdotti gli elementi di terreno, con tutti gli effetti classici che ci si potrebbe aspettare. Sono previste regole per simulare l’orientamento delle torrette, le distanze di tiro, i differenti spessori della corazzatura dei carri sul fronte, sui fianchi e sul retro. Fanno la loro comparsa i segnalini di finto bersaglio, che introducono la classica “nebbia di guerra” e che permettono al giocatore sovietico di ingannare le difese avversarie.


Come il suo predecessore, Duel of the Giants si basa su di un obiettivo semplice: il russo deve fare attraversare ai suoi carri il lato avversario della mappa, il tedesco deve impedirglielo. Naturalmente ciò presuppone una totale asimmetricità delle forze in campo.


La Wehrmacht può dunque contare su di un numero ridotto di carri armati che devono pianificare in anticipo i loro movimenti (ben supportati però da cannoni anticarro e squadriglie di Stukas pronti a colpire tutto ciò che si muove e che ha una stella rossa sullo scafo). L’Armata Rossa, dal canto suo, può schierare all’inizio un gran numero di carri (decisamente più versatili delle loro controparti tedesche, visto che non devono pianificare le proprie mosse) e di falsi bersagli da utilizzare come diversivo, ma è costretta a superare un terreno impervio e ovviamente deve fare i conti con le difese del nemico.


Per ovviare agli inevitabili problemi di rigiocabilità che potrebbero affligere un titolo così “orientato”, Duel of the Giants prevede anche una variante invernale con terreni aggiuntivi e, se possibile, ancora più difficili da attraversare.


Le regole rimangono ad ogni modo di bassa complessità e il coinvolgimento dei giocatori si baserà essenzialmente sulle meccaniche intuitive e sul buon equilibrio delle forze in campo, pur nella loro diversità. Il giocatore russo ha risorse notevoli ma dovrà superare un vero inferno fatto di carri armati, cannoni, campi minati, foreste, terreni accidentati e bombardamenti aerei. Il tedesco dovrà gestire con oculatezza i propri mezzi, creando uno schermo efficace e sperando di avere fortuna con i suoi tiri di ricognizione per identificare il prima possibile la posizione reale delle unità avversarie.


Riusciranno i carri armati russi a raggiungere Berlino? Forse qualcuno ce la farà, ma di certo non tutti.

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