L’atmosfera del Pressure Matrix di Leistiko senza meno ci riconduce a quella cupa, rapida e disperata del Running Man con protagonista il classico Schwarzenegger.
Però seguendo una scelta ultimamente condivisa dalla maggior parte delle edizioni, anche in questo titolo viene aggirata la parte “bellica”, lasciando l’interazione all’intralcio e al furto di punti vittoria. L’anima di Pressure Matrix d’altro canto è incentrata appunto sulla pressione generata dal restringimento progressivo della matrice in cui i giocatori si aggirano come forsennati, nel tentativo di uscirne vivi e ap-pagati.
La meccanica di gioco è piuttosto semplice, si tratta di muovere il proprio runner in maniera da completare il movimento ottenuto dal lancio dei dadi rispettando le regole di movimento, le caselle del tabellone (una matrice in effetti) vanno via via diminuendo, restringendo il campo d’azione e aumentando la pressione sui giocatori, tanto da farne cedere alcuni e resistere altri; alla fine uno solo. In questo ogni casella ha un effetto che i runner devono applicare una volta raggiuntele.
Tutto qui, correre, raccogliere/sottrarre crediti, sopravvivere.
Senza sviluppare particolarmente la parte grafica la AEG ha presentato questo titolo con convinzione ma senza troppe pretese; aspettiamo che raggiunga queste sponde per valutarne l’efficacia.