mercoledì 27 Novembre 2024

Centre National du Jeu 2010 – anche i creatori francesi premiano un italiano

Come potete facilmente notare dalle nostre pagine siamo in tempo di convention e fiere, e inevitabilmente questo significa anche tempo di raccolta dei premi maturati durante l’anno.
In particolare trattiamo del premio Boulogne-Billancourt, conferito agli autori di giochi dal centro nazionale del gioco francese, costituito alla stessa maniera da creatori di giochi. Si tratta quindi di un premio tecnico tutt’altro che popolare, che quest’anno ha portato anche una serie di novità presentandosi al salone del Monde du Jeu, un grande evento dedicato tanto al videogioco quanto al gioco classico, nel quale si è trovato uno spazio esclusivo per la giuria che proprio sul posto si è incontrata per giocare, discutere e premiare dopo poche ore i quattro giochi migliori tra i dieci finalisti…

Sempre sorpresi dai progetti esposti nella vetrina dei vincitori, questa volta ci sorprendiamo un po’ di più e con piacere nel trovare tra questi quattro Parallel Universes di Andrea Mainini, un gioco astratto a tema fantascientifico premiato “per la forma del gioco che aiuta i giocatori a intuire immediatamente le regole. Dotato di una innegabile pienezza tattica questo gioco con doppia plancia emerge per il suo modo di causare la dipendenza e il coinvolgimento dei giocatori“, e al quale vanno i nostri complimenti.


Gli altri premi sono stati assegnati a:


Bago di Bernhard Kläui (Svizzera) “per la meccanica originale e la duplice funzionalità del dado associata ad una ricca strategicità“, in un gioco di produzione e sfruttamento delle risorse da parte di contadini della campagna cinese.


Cronos di Guillaume Aubrun (Francia), “Pazienza, velocità, tattica e diplomazia sono le parole chiave per Cronos, un gioco che sfrutta la rara meccanica in cui le clessidre vengono usate come segnalini attivi“.


Fakir di Philippe Proux (Francia) “Perché trasporta i giocatori in un universo nel quale le componenti del gioco e la semplicità delle regole sostituiscono il fattore fortuna“, in un gioco che in effetti comporta null’altro che l’infilare dei bastoncini colorati in un parallelepipedo di legno appositamente forato, quasi a formare una sorta di Quelo.


Non sappiamo se riusciremo ad incrociare mai uno di questi titoli in qualche ludoteca nostrana o meglio in qualche negozio specializzato, ma la diversità di questi premi rimane una ricchezza per il panorama ludico internazionale.

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