venerdì 20 Dicembre 2024

[Lucca 2013] Limana Umanità presenta Brass Age

Nel terzo giorno di Lucca Games 2013, abbiamo avuto modo di assistere alla conferenza che Limana Umanità ha dedicato ai suoi nuovi prodotti editoriali, e tra questi anche Brass Age, il loro nuovo gioco di ruolo ambientato in un ucronica era Vittoriana con elementi Steampunk e fantastici.

Brass Age è stato definito come il figlio e il padre di Project H.O.P.E., infatti condividono lo stesso universo narrativo, ma Brass Age è ambientato un secolo prima, nel 1870 circa.

Quanti conoscono Project H.O.P.E. sapranno che è un’ambientazione ucronica, in cui esistono i cosidetti Meta-Umani, ovvero individui dotati di incredibili poteri che li elevano al di sopra dei normali esseri umani. In Project H.O.P.E. questi individui vengono rivelati alle masse, vere e proprie armi umane al servizio delle forze in guerra. In Brass Age tutto questo non è ancora successo, e i meta umani, se presenti, sono ben nascosti agli occhi dei più.

Ma i giocatori non interpretano certo l’uomo medio. Questi saranno infatti agenti al servizio del Club Diogene, il famoso circolo segreto inglese tanto caro ad Arthur Conan Doyle, che raduna le più brillanti menti dell’epoca al servizio di sua Maestà, anche se è talmente segreto che nemmeno la Regina è al corrente della sua reale funzione e importanza…
Infatti le missioni che i nostri eroi si troveranno ad affrontare saranno sempre senza un supporto ufficiale. Dovranno quindi fronteggiare una serie di situazioni spinose, in un contesto in cui sarà necessario tirare fuori tutte le loro doti di intuito e investigazone, specialmente visto che potrebbero trovare forze semplicemente al di sopra di qualsiasi loro risorsa; sarà quindi imperativo cercare soluzioni più efficaci della semplice mazzata in testa.

Brass Age si presenta quindi come un gioco in cui ambientare avventure che non sfigurerebbero in un racconto di Doyle, appunto, o di Verne. Rappresenta un mondo in cui, al di fuori della percezione dell’uomo comune, si muovono forze misteriose, occulte e a volte terrificanti, e in cui un pugno di uomini e donne affrontano ogni giorno l’impossibile per assicurare al mondo un’altra alba…
Il gioco, da un punto di vista editoriale, si presenta decisamente bene: la copertina rigida e la rilegatura danno decisamente l’idea di un libro di altri tempi, contribuendo così a creare la giusta atmosfera a metà tra “La lega degli Straordinari Gentlemen” e “20.000 leghe sotto i mari”.

Auguriamo quindi buona fortuna a Limana Umanità per il suo nuovo prodotto, che sta riscontrando diversi pareri positivi già in queste ore di festival.

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