Tra una manciata di ore saranno annunciati i titoli dei pretendenti al prestigioso premio tedesco Spiel Des Jahres, oltre che alla categoria per i giocatori che cercano una sfida un pizzico più complessa (Kennerspiel Des Jahres) e alla categoria per bambini (Kinderspiel des Jahres).
Proprio riguardo quest’ultima categoria, la coordinatrice della giuria Sabine Koppelberg ha voluto condividere poco tempo fa, nella rubrica Spielraum, una riflessione per chiarire ulteriormente quanto le loro decisioni siano estranee alle logiche di mercato. Scopriamo cosi che non è solo il fattore età riportato sulla scatola a determinare l’assegnazione delle categorie, e che neanche i produttori più affermati sono sempre pronti a soddisfare l’enorme richiesta che si scatena immediatamente dopo l’annuncio dei vincitori.
Una lettura consigliata anche per comprendere al meglio le imminenti nomination di quest’anno…
Riflessioni sul Kinderspiel des Jahres 2014 di Sabine Koppelberg, coordinatrice della giuria
Amburgo, 23 giugno 2014, ore 10:58: sei bambini di una scuola elementare amburghese svelano il vincitore del Kinderspiel des Jahres 2014.
Il vincitore 2014 si chiama “Geister, Geister, Schatzsuchmeister!”ed èuna caccia al tesoro cooperativa per coraggiosi cacciatori di fantasmi da sette anni in su creata dall’autore americano Brian Yu.
L’esultanza è grande, l’interessa dei media enorme. Probabilmente superiore anche alle attese dell’editore americano Mattel, tanto che la prima tiratura del gioco, completamente “Made in USA”, va rapidamente esaurita. Non tutti i giornalisti che nelle settimane successiva desiderano scrivere un articolo sul vincitore, riescono ad ottenerne un esemplare da recensire. Persino gli acquirenti restano a mani vuote. Solo parecchi mesi dopo, giusto a ridosso delle feste natalizie, il vincitore del KSdJ 2014 torna ad essere disponibile nei negozi in quantità ragionevoli.
Questa è una situazione che non fa piacere nemmeno a noi come giuria, perché naturalmente ci augureremmo che i giochi premiati e consigliati fossero disponibili per tutto l’anno per consumatori e recensori.
Per esperienza sappiamo che la domanda dei giochi vincitori cresce vertiginosamente nei giorni immediatamente successivi alla premiazione, cosicché la tiratura esistente va rapidamente esaurita e deve esserne prodotta una nuova. Questo non è accaduto solo lo scorso anno, ma anche in passato.
Per la nostra valutazione è rilevante che il potenziale vincitore sia disponibile sul mercato a maggio, al momento delle nomination. Quando sarà disponibile una ristampa non possiamo né prevederlo né influenzarlo. Per questo aspetto la responsabilità ricade esclusivamente sull’editore.
L’associazione Spiel des Jahres sottolinea continuamente che Spiel des Jahres, Kennerspiel des Jahres e Kinderspiel des Jahres non sono rivolti ai negozi, al settore merceologico o agli autori, bensì sono principalmente premi rivolti ai consumatori e rappresentano un aiuto indipendente per orientarsi tra i titoli disponibili sul mercato. Proprio considerando questo aspetto i membri della giuria del Kinderspiel des Jahres hanno nominato “Gesiter, Geister, Schatzsuchmeister!” e due altri fantastici giochi per bambini come finalisti e tra questi scelto il vincitore.
Sulla scatola del vincitore l’editore ha consigliato un’età “da 8 anni in su”. Si dovrebbe quindi sostenere che il gioco non è un classico gioco per bambini, quanto piuttosto un gioco per famiglie? Non dovrebbe forse il Kinderspiel des Jahres avere una fascia di età più bassa e distinguersi quindi nettamente dallo Spiel des Jahres?
In effetti nel 2014 abbiamo creato una situazione particolare: il Kinderspiel des Jahres 2014 “Geister, Geister, Schatzsuchmeister!” e lo Spiel des Jahres 2014 “Camel Up” riportano sulla scatola la medesima età consigliata.
Il gruppo target nei classici giochi per bambini sta tra i quattro e i sette anni. Come giuria ci riserviamo però il diritto di guardare oltre il nostro naso e considerare sia giochi buoni per i giovanissimi che giochi degni di nota per tutti quelli sono troppo grandi per i classici titoli per bambini, ma al contempo troppo giovani per i classici giochi per famiglie.
Dopo aver analizzato intensivamente i giochi della scorsa annata ed averli provati innumerevoli volte con bambini in famiglie, asili e scuole, la giuria si è convinta di aver in “Geister, Geister, Schatzsuchmeister!” un candidato in grado di tenere avvinti al tavolo tanti bambini di età differenti, grazie alla sua idea di gioco e alle divertenti pedine di spiriti e fantasmi. Un gioco in grado di divertire i bambini di oltre otto anni, ma che appassiona senza problemi anche quelli di sei e di sette anni.
Era quindi chiaro: con pieno convincimento lo avremmo potuto eleggere vincitore anche se così facendo avremmo toccato il “confine” con lo Spiel des Jahres. Chi lo gioca intensivamente con i bambini scopre che:
Il Kinderspiel des Jahres 2014 “Geister, Geister, Schatzsuchmeister!” è un gioco per bambini, che viene giocato volentieri anche dagli adulti. Contrariamente ai classici giochi per famiglie non è però destinato a partite esclusivamente tra adulti.
Lo Spiel des Jahres 2014 “Camel Up” invece è un gioco per famiglie a cui prendono parte volentieri anche i bambini, i quali sarebbero però sopraffatti dalle difficoltà in una partita di soli bambini.
È quindi palese che con la decisione della giuria stiamo ancora seguendo una linea chiara: dalla grande quantità di nuove uscite scegliamo ogni anno giochi originali, qualitativamente di grande valore, che regalano a molti bambini lunghe ore di divertimento e questo indipendentemente da quelli che siano gli editori, gli autori o le indicazioni sull’età fornite dal produttore.
Questo comporta delle sorprese. Forse ne comporterà anche l’8 giugno 2015 ad Amburgo, quando poco prima delle 11 sveleremo assieme ai bambini il nome del prossimo vincitore: il Kinderspiel des Jahres 2015.
(Articolo Originale – traduzione a cura di Fabrizio Paoli)
