domenica 24 Novembre 2024

Dark Moon – Traditori nello spazio

Essere confinati in una remota base su una remota luna di Saturno non è senza dubbio un’esperienza piacevole (chi ha detto “Atmosfera zero”? Si, il pianeta era Giove, ma siamo lì). Ma esserlo quando la base è infetta da un poco cortese parassita alieno è ancora meno desiderabile – per quanto costituisca un’ambientazione per un gioco troppo ghiotta per ignorarla. E così ecco la premessa di Dark Moon, un gioco stile “traditore nascosto” di Evan Derrick per la Stronghold Games, per 3-7 giocatori, in cui ci sono due squadre di giocatori (gli Infetti e i Non Infetti) che cercano di darsi battaglia senza però conoscere l’affiliazione degli altri. Vi suona familiare? Non è esattamente originale, dato che di questi tempi giochi con squadre nascoste ce ne sono tantissimi; tuttavia Dark Moon ha dalla sua alcuni fattori che lo rendono in un certo qual modo unico nel panorama del “lei non sa chi sono io”. 

Va menzionato che questo gioco della Stronghold Games in origine esisteva come pnp, con il titolo di Battlestar Galactica Express. Per quanto le basi (e le premesse) siano sempre le stesse (solo che invece dei nuovi e discutibili Cylon, abbiamo a che fare con i simpatici parassiti alieni), tuttavia Dark Moon non è un semplice rifacimento di BSG Express, ma un gioco a sé stante e completamente rivisitato, decisamente differente dal predecessore PnP (che al momento non è più disponibile).

In Dark Moon, i giocatori sono divisi in due squadre, come dicevamo. I Non infetti vincono la partita completando 3 eventi più l’Evento finale; gli Infetti, invece, vincono immediatamente se riescono a distruggere il supporto vitale della base, o danneggiare la base in maniera irreparabile, o eliminando tutti i Non infetti. Per quanto riguarda i componenti del gioco, Dark Moon sembra decisamente ben curato esteticamente, e include una gran quantità di carte (per le diverse azioni del gioco), segnalini in cartoncino ben illustrati e concepiti, e numerosi dadi speciali a sei facce, in tre colori (neri, rossi e blu) che vengono usati per le votazioni e per le azioni.

Una volta preparato il tematico tabellone vengono distribuite prima le carte dei personaggi (una per giocatore), e poi le carte Status (una per giocatore), che andranno tenute segrete e che indicano chi è infetto e chi non lo è. Nel gioco gli infetti sono sempre meno dei non infetti, ma la quantità relativa dipende dal numero di giocatori. Ogni giocatore riceve anche due dadi neri (“forti”) e due rossi (“deboli”), uno schermo appropriato al personaggio, ed una dotazione di segnalini. Inoltre, viene deciso a caso chi sarà il Comandante, che riceve un dado speciale (blu). Il comandante pesca due Eventi, ne scarta uno segretamente, e rivela l’altro, che sarà il primo evento del gioco, e poi la partita ha inizio.

Ogni giocatore effettua una serie di fasi durante il proprio turno di gioco, fasi che riassumiamo qui brevemente e che vanno eseguite nell’ordine esatto in cui sono elencate:

1 – Recupero dadi: i giocatori usano i dadi per diverse azioni, ed i dadi vengono spesi, cioè scartati. È però possibile recuperarne alcuni ad ogni inizio turno.

2 – Compiere un’azione: un giocatore può scegliere tra diverse azioni e compierne una. In genere, per effettuare azioni, il giocatore tira i dadi (usualmente tre, ma la quantità può variare), e ne “cede” uno, cioè lo usa ai fini dell’azione e poi lo scarta. Se il valore del dado ceduto è positivo, in genere l’azione ha successo, altrimenti fallisce. Naturalmente gli infetti possono volere che alcune azioni falliscano (per esempio, una riparazione), quindi è importante giocare bene i propri dadi. I dadi servono anche per votare se mettere un giocatore in quarantena (rosso = quarantena; nero = niente quarantena), ma anche qui può accadere che un giocatore non abbia un dado del tipo che gli serve, e quindi sarà costretto ad astenersi dalla votazione.

3 – Scegliere una carta Task: le carte Task rappresentano diversi lavori e compiti da svolgere, e nel proprio turno un giocatore scegliere uno di questi compiti, pescando due carte dall’apposito mazzo e scegliendone una (l’altra viene scartata coperta). Le carte Task sono di due tipi: Malfunzionamenti e Complicazioni. Insomma, la vita nella stazione è allegra. La Task scelta viene risolta nella fase successiva,

4 – Risolvere una Task: a questo punto, se la task è un malfunzionamento, ogni giocatore dichiara se vuole aiutare nella Task o chiamarsene fuori, e poi i giocatori che vogliono aiutare usano i propri dadi per risolvere la Task. Se la Task è invece una Complicazione, semplicemente il giocatore (o i giocatori, in molti casi) è chiamato a fare una scelta come descritto sulla carta.

5 – Aggiungere un cubo Evento (condizionale): solo quando una Task viene completata, si può aggiungere un cubetto Evento al primo segnapunti Evento libero, incluso quello dell’Evento finale. Quando il segnapunti di un Evento ha tutti gli spazi coperti da cubetti, l’evento è completo, vedi fase successiva:

6 – Completare l’Evento (condizionale): un evento completo (cioè col segnapunti pieno) è un passo verso la vittoria per la squadra dei Non infetti. Inoltre, il testo di una carta evento completa viene applicato immediatamente. Se l’evento completo è quello finale, i Non infetti vincono la partita. Altrimenti, si passa alla fase successiva:

7 – Scegliere un nuovo evento (condizionale): quando un evento viene completato, il Comandante pesca due carte Evento, ne sceglie una e scarta l’altra coperta. La carta scelta sarà il prossimo evento.

8 – Avanzare il cubo Sospetto (condizionale): se la carta Task riporta “attività sospetta”, si deve far avanzare il cubetto posto sul segnapunti “Sospetto”, indipendentemente dal fatto  che la Task abbia avuto successo o sia fallita.  Questo segnapunti è importante, perché se il relativo cubetto raggiunge lo spazio finale, si passa alla fase 9:

9 – Indire una votazione (condizionale): se nella fase 8 il cubetto raggiunge l’ultima casella del segnapunti Sospetto, è obbligatorio indire una votazione. Il giocatore di turno sceglie un giocatore (anche sé stesso) e si vota per decidere se mettere quel giocatore in quarantena o no.

Le fasi da 5 a 9 sono condizionali, cioè si risolvono solo se ci sono le condizioni per farlo. Le altre sono invece obbligatorie.

Durante la partita, i giocatori infetti possono rivelarsi apertamente, e questo causa una serie di eventi: prima di tutto, se il giocatore infetto non è in quarantena, può usare il suo potere da infetto; poi può tirare i dadi per vedere se può usarlo una seconda volta; poi il giocatore scarta il suo schermo e ne prende uno da infetto, e termina il proprio turno.

Tutti i giocatori Infetti rivelati possono dichiararsi dentro o fuori da una Task, e quindi tentare di sabotarla (se si dichiarano fuori invece recuperano due dadi di quelli usati), e non possono più compiere le normali azioni, ma ne hanno altre speciali che sono volte al sabotaggio della base.

Questo, in breve, il gioco. Va menzionato che, come in quasi tutti i giochi di questo genere, è facile imbrogliare (è scritto persino sul manuale), e quindi l’onestà dei giocatori è un requisito fondamentale per divertirsi. Inoltre, data la natura piuttosto “attiva” dei traditori,  Dark Moon richiede diverse partite prima di essere giocato al meglio dal punto di vista degli Infetti. Nel manuale ci sono diversi consigli per tentare di fare bene il traditore fin dalle prime partite, ma l’autore del gioco non si fa problemi ad ammettere che Dark Moon richiede tempo prima di rendere al meglio.
Dalla sola lettura del regolamento questo Dark Moon sembra un ottimo esponente del genere "giochi con fazioni segrete" , inoltre è chiaro che la partita si snoda su due livelli che avanzano intrecciati tra loro: lo sviluppo della trama fanta-horror dove i poveri malcapitati devono superare sfide al limite della sopravvivenza e la lotta intestina tra i componenti della missione. Insomma, se i presupposti sono corretti, si rischia di dar vita a un bella opera sci-fi molto coinvolgente.

Il gioco inizierà la sua distribuzione tra qualche giorno, il lancio ufficiale è avvenuto durante l’appena trascorsa Origin Game Fair, dove i primi commenti sono stati entusiastici e Dark Moon ha registrato il sold-out. Un'approfondita prova su strada, in questi casi, è sempre il modo migliore per provare la bontà di un gioco, e quindi attendiamo l’arrivo nei negozi del vecchio continente di Dark Moon (e magari chissà, una localizzazione…). Quel che è certo è che l’esplorazione spaziale sembra sempre più pericolosa, dopo aver giocato ad un gioco del genere.

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