sabato 23 Novembre 2024

Epic Resort


da Tripadvisor:
ho prenotato con congruo anticipo in questo resort, ma devo dire che ho trovato un’accoglienza fantastica, molti turisti da sgozzare e molta carne per gozzovigliare alla sagra del cinghiale
Berserker

Sono rimasto molto deluso, nonostante fossi molto stanco, mi sono dovuto nuovamente rimboccare la tunica per difendere il villaggio dall’attacco di alcuni spiritelli. Neanche un fannullone da sacrificare quando serve…
Chierico

Stanchi dopo un’annata di duro lavoro, tra dungeon infestati e tesori da recuperare, anche gli eroi si meritano una vacanza e quale migliore soluzione che trascorrere le vacanze nell’Epic Resort ?
Nel titolo di Ben Harkins, potremo giustappunto vestire i panni di imprenditori alle prese con la gestione del nostro resort personale, con l'obiettivo di renderlo il migliore, ovvero il più ricco di visitatori e con le attrazioni più belle.
Dopo il lancio su kickstarter, l’interessante gioco è stato adocchiato dalla Fever Games, neonata casa editrice pescarese, la quale ha deciso di fare di Epic Resort il suo titolo d’esordio, producendone una versione italiana che ha raggiunto gli scaffali dei negozi alla fine del 2014.Ve ne avevamo già parlato in un’anteprima ma, adesso che anche noi siamo riusciti a giocarci, inforcate costume e infradito e godetevi questa fresca recensione.

  • Titolo: Epic Resort
  • Autori: Ben Harkins
  • Editore: Fever Games
  • Genere: Fantasy, Gestionale
  • Numero Giocatori: 2 – 4
  • Durata: 90-120 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: media (testo su tutte le carte – gioco completamtente in italiano)
  • Illustratori: Jacqui Davis, Mark D. Hansen, Kelly McClellan, Peter Wocken

Aloha, miei prodi
Già dall’illustrazione sulla scatola si percepisce lo stile ironico, ma curato e dalla qualità grafica decisamente elevata. L’opera dello squadrone di artisti (ben 4, ovvero Jacqui Davis, Mark D. Hansen, Kelly McClellan e Peter Wocken) non lesina sui dettagli e spinge molto su giochi di luci e ombre che danno un ragguardevole colpo d’occhio, ma il risultato resta comunque leggero e sbarazzino e comunica la spensieratezza tipica del villaggio vacanze, strappandomi più di qualche sorriso (alzi la mano chi non desidera di farsi un tuffo nella drakuzzi!).
I materiali sono costituiti per la maggior parte da carte, suddivise in 33 tessere delle attrazioni, 114 carte lavoratore (di cui 52 lavoratori iniziali), 60 carte molo (di cui 30 carte turista, 18 carte mostro e 12 carte attacco). Tuttavia, all’interno della scatola troviamo anche 40 meeple di legno grezzo a rappresentare i turisti, 12 cuoricini sempre di legno per indicare la salute degli eroi in vacanza e 8 cubi (4 celesti e 4 gialli) per tracciare ospitalità e oro a disposizione dei resort. A chiudere la dotazione ci sono infine dei componenti in cartone per rappresentare monete, danni, lucchetti (per bloccare azioni del gioco oppure indicare bonus fruiti) e due tessere che raffigurano i turisti stagionali (usati solo nelle partite a 4 giocatori) e il capitano di porto (ovvero l’indicatore del primo giocatore).
Tutto il contenuto della scatola è di buona fattura e ogni cosa trova agevolmente posto nel raccoglitore di plastica sagomata. Tuttavia c’è da dire che le carte non sembrano poter resistere alle numerose mescolate durante la partita, dunque sarebbe meglio imbustarle. Inoltre, anche all’interno del cellophane originale, alcune di queste mostravano piccole pieghe e lievi segni. Per carità, nulla di gravissimo, ma spero che si sia trattato di un difetto solo della mia copia, altrimenti rischierebbe di essere un aspetto un po’ spiacevole.

  

Tutti al mareee, tutti al mareeee
In Epic Resort, da 2 a 4 giocatori cercheranno di arrivare ad avere il miglior villaggio vacanze epico, ospitando turisti ed eroi e ricavando compensi per addestrare il proprio personale e per costruire attrazioni sempre più belle e accoglienti. All’inizio di ogni partita ognuno parte con 2 attrazioni base (la capanna tiki e la spiaggia) e un set di carte lavoratore iniziale (costituito da 3 artisti di strada, 3 fannulloni e 7 apprendisti) che vanno mischiate e che costituiscono il mazzo di pesca. A disposizione di tutti ci saranno le altre attrazioni suddivise in 3 gruppi di livello crescente (più è alto il livello dell’attrazione, più è ingente il prezzo da sborsare per comprarla, ma maggiori sono anche i poteri speciali che racchiude), e un numero variabile di mazzetti da 4 carte lavoratore specializzato (dipende dal numero di giocatori) di diversa tipologia (ad esempio il maitre, il facchino etc.). Al centro del tavolo sono poi sistemati i mazzi delle carte molo e delle carte mostro. Le carte molo rappresentano il via vai di turisti che arrivano con le numerose barche che attraccano sull’isola dove lavoriamo, ma a bordo, purtroppo, ci potrebbero essere anche dispettosi mostri intenzionati a demolire il nostro angolo di paradiso.
Prima di iniziare si scoprono subito un numero di carte molo dipendente anch’esso dal numero dei giocatori al tavolo, avendo l’accortezza di tenere solamente le carte turista e quelle degli eroi e rimescolando le eventuali carte attacco: quelle, come vedremo nel seguito, romperanno e non poco le scatole ai nostri imprenditori vacanzieri. Assegnata a ciascun giocatore una dotazione iniziale di 2 segnalini turista per attrazione e scelto il primo giocatore cui consegnare la tessera del capitano di porto, siamo pronti per iniziare.
La partita comincia con la prima assegnazione dei compiti ai nostri dipendenti che dovranno dirigersi a lavoro sulle attrazioni iniziali.
Per prima cosa, ognuno pesca 5 carte dal proprio mazzo dei lavoratori e ne assegna alle attrazioni a seconda della forza lavoro richiesta da queste, ma  tenendo bene a mente che ogni punto di forza lavoro necessario ma non soddisfatto dai lavoratori disposti, si "pagherà" eliminando un segnalino turista (anche quelli iniziali) dalla relativa attrazione non a pieno organico. In pratica, contrariamente a quanto siamo abituati a vedere in certe strutture nostrane, non viene permesso l’ingresso di un numero di visitatori sproporzionato rispetto allo staff che stiamo pagando.  Fatta questa operazione, si calcolano l’oro e l'ospitalità a disposizione e si indicano sulla propria scheda risorse. È importante notare che più turisti avremo all’interno delle attrazioni, più soldi si otterranno ma meno ospitalità potremo offrire.
Successivamente, a turno partendo dal primo giocatore, si potranno scegliere le seguenti azioni: richiamare turisti o eroi, migliorare un’attrazione, addestrare un lavoratore, passare. Per richiamare turisti si sceglie una delle relative carte tra quelle a disposizione nel molo, se ne paga il prezzo in punti ospitalità (regolando di conseguenza il proprio indicatore), la si scarta, e si guadagna il numero di segnalini turista indicato, da sistemare a piacere sulle proprie attrazioni (con eventuali bonus che dipendono dal tipo di carta turista e dal genere di attrazioni che questi prediligono).Anziché su dei normali turisti, potremmo invece puntare ad ospitare un eroe che, esausto per le grandi imprese affrontate durante l’anno, è alla ricerca di nient’altro che di un luogo dove stendere le sue stanche membra e recuperare le forze. Ovviamente però, dato che la sua sola presenza contribuirà al prestigio del nostro resort, non potrà esimersi dal posare per una foto da autografare e sfoggiare in reception a imperitura memoria. Per richiamare un eroe, se ne sceglie la carta tra le disponibilità del molo (pagandola sempre in punti ospitalità) e la si dispone davanti a una delle proprie attrazioni, mettendo su di essa un segnalino salute al valore iniziale indicato. D'ora in avanti, ogni eroe così ospitato guadagnerà un livello di salute a ogni turno e, appena sarà pienamente ristorato, andrà messo nella pila degli eroi del relativo giocatore per andare poi a concorrere al calcolo del punteggio finale.
Un bravo imprenditore turistico sa bene che non si vive di soli clienti, bisogna aver cura della propria struttura e sapersi rinnovare per offrire un servizio sempre vario e di alto livello.Nel caso in cui si voglia dunque migliorare un'attrazione, è possibile acquistare una tra quelle disponibili (le prime due in cima a ogni gruppo), ma va ricordato che il proprio resort ha al massimo 3 spazi da occupare, raggiunti i quali le nuove attrazioni andranno a coprire quelle già in gioco (scartando tutti gli eventuali segnalini presenti), ma solo se di livello superiore a queste ultime. Col tempo, anche i propri dipendenti vorranno contribuire maggiormente alla causa e dunque, Scegliendo infine di addestrare un lavoratore, si scarta dalla propria mano una carta lavoratore addestrabile (cioè che reca indicata la dicitura addestramento) e la si sostituisce, eliminandola dal gioco, con uno dei lavoratori specializzati disponibili nella partita, pagandone il costo e piazzando sopra la relativa pila un segnalino lucchetto, a indicare che per quel turno nessuno più potrà ottenere quel lavoratore. I lavoratori specializzati daranno al possessore diversi vantaggi, come ad esempio un maggior valore di forza lavoro, oppure abilità speciali. Quando non si può (o non si vuole) eseguire ulteriori azioni è possibile passare: il primo giocatore che opterà per questa scelta (e soltanto lui) si approprierà della tessera capitano di porto (oppure vi depositerà  sopra una moneta, nel caso in cui la dovesse già detenere).
In ogni momento durante questa fase azioniè possibile inoltre usare nel proprio turno, gratuitamente,  alcune abilità dei propri lavoratori, assegnarli alle attrazioni giocate oppure fruire dei benefici speciali di alcune di queste, attivabili questi solo quando le relative attrazioni si trovano a pieno organico, ovvero con tutta la richiesta di forza lavoro soddisfatta dalle carte lavoratore su di essa giocate (ad esempio la gita tra i piranha fa ottenere 2 punti ospitalità).

Terminata questa fase, si procede ad aggiornare le carte nel molo, scartando la più lontana dal mazzo (cioè quella pescata prima tra le residue del turno precedente), colmando eventuali buchi e pescandone di nuove in maniera tale da ripristinare la disponibilità. Tuttaviaè possibile che a raggiungere l’isola non siano solo turisti  ed eroi, ma anche fastidiosi mostri (è pur sempre un mondo fantasy, dove si sa: quando l’eroe si riposa, il mostro cerca di coglierlo di sorpresa).Se vengono scoperte carte attacco (o doppio attacco), queste si scartano immediatamente procedendo a risolvere uno o più attacchi da parte di mostri. L'attacco inizia scoprendo la prima carta mostro a disposizione dal relativo mazzo e verificando chi, tra i giocatori, sarà il bersaglio dell'incursione (tutti questi hanno  una specifica predilezione, ma la scelta verte sempre tra chi ha più monete, oppure chi ha più eroi ospitati, oppure ancora  chi ha più segnalini turista sulle proprie attrazioni). Ogni mostro ucciderà un numero di turisti nell'attrazione attaccata pari al suo valore di attacco, a meno che il malcapitato giocatore non decida di sacrificare una delle eventuali carte fannullone nella propria mano, dandola in pasto alla creatura(eliminandola dal gioco), placandogli così la fame e annullando di conseguenza tutti gli effetti dell'attacco. In alternativa, per diminuire gli effetti di queste aggressioni è anche possibile contrapporre uno degli eroi alloggiati nel resort (disturbandolo dal meritato riposo) che, perdendo un livello di salute, diminuirà il massacro di visitatori di un numero pari al suo valore di difesa. Nel caso in cui, nell'attrazione oggetto dell'attacco non siano presenti né eroi né turisti, questa subirà un danno e vi verrà piazzato un relativo segnalino. Qualora il numero di token danno oltrepassi la resistenza dell'attrazione, questa  verrà irrimediabilmente distrutta e la relativa scheda verrà scartata, insieme a tutte quelle presenti al di sotto.
Se abbiamo disturbato un eroe per difenderci dall’attacco ma questi rimane ucciso durante la difesa, verrà scartato dal gioco (non concorrerà a fare punteggio per il giocatore che lo ospitava…in fondo un eroe che schiatta durante un’incursione di mostri in vacanza non merita neanche di essere ricordato).
Conclusa la fase degli attacchi, ogni eroe con la salute piena viene spostato nella pila degli eroi ristorati di quel giocatore (scartando, senza giocarla, la prima carta mostro dal relativo mazzo), mentre gli altri aumentano semplicemente un livello di salute. Prima di iniziare un nuovo turno, infine, vengono rimossi gli eventuali segnalini lucchetto e azzerati tutti i livelli di ospitalità (non l’oro).
Al termine del mazzo dei mostri, la partita viene dichiarata conclusa e si procede al calcolo dei punti, sommando quelli dati dalle attrazioni possedute (attive, ma anche quelle coperte al di sotto), quelli apportati dagli eroi ristorati, più un punto per ogni altro eroe ancora presente nel resort. Chi avrà il totale più alto sarà il vincitore.

  

L’estate sta finendo e un anno se ne va
Devo dire che Epic Resort è un gioco che mi ha inizialmente spiazzato: a dispetto della facciata, che avrei visto più appropriata a un tipo di gioco più leggero, ha invece tutte le caratteristiche per soddisfare anche i palati di gamer più esperti. Dal suo curriculum traspare infatti un’interessante combinazione di gestione risorse, deck building e selezione delle azioni, senza però che questo mix si traduca necessariamente in un’esperienza “brucia-neuroni”. Trovo infatti che, sebbene siano molteplici le opzioni offerte sin dai primi turni, tutte le scelte, per fruttare al massimo,  vengono prima o poi orientate al flusso logico: “accogli turisti-ricava monete-migliora resort-ospita eroi”.
Un po’ di “suspense” alla questione è aggiunta dagli attacchi dei mostri, concepiti, almeno in teoria, per dar fastidio a chi è più avvantaggiato. Tuttavia, l'estrema aleatorietà della pesca delle relative carte, può far capitare il mostro sbagliato al momento meno opportuno (ad esempio se non si è riusciti a spendere a dovere il denaro e si venga attaccati essendo il giocatore con il più alto numero di monete) finendo per danneggiare i giocatori che sono invece un po' più indietro. Per fortuna questa situazione può essere alleviata sacrificando le carte fannullone, ma ciò non toglie che  avrei preferito un sistema diverso per equilibrare situazioni di giocatori che risultano evidentemente in vantaggio. In effetti, anche volendo, non ho trovato altro modo per ostacolare eventuali leader: l'interazione è bassa e totalmente indiretta e bloccare le azioni per dar fastidio agli altri nelle mie esperienze in partita è risultato francamente poco produttivo.
Nonostante tutto però, Epic Resort è un titolo adattissimo per introdurre i giocatori verso il mondo dei gestionali, dato che ne possiede tutte le caratteristiche, senza per questo rendere la vita difficile agli aspiranti gamer. Insomma, la mia impressione è stata un po' come una visita guidata, in cui il percorso più consono per arrivare alla vittoria risulta chiaro sin dai primi turni, dove c'è sempre spazio di manovra per tutti, ma dove chiunque può rischiare di venir toccato dalle punizioni inferte dall'alea, anche chi magari è in evidente difficoltà. Date però le stesse considerazioni, devo dire che agli occhi di un giocatore un po' più esperto, questo lieve sentore di “railroading” unitamente al largo spazio di manovra sempre garantito, rischia di rendere l'esperienza un po' ripetitiva e poco stimolante, anche alla luce della durata (per 4 giocatori, aspettatevi 2 ore di gioco). C’è da dire che però longevità e rigiocabilità sono comunque incrementate dai diversi aspetti variabili del setup (su tutti i vari tipi di lavoratori addestrati, che vengono scelti di partita in partita, e l’ordine di disponibilità delle attrazioni).
In definitiva Epic Resort è un titolo che secondo me ha alte probabilità di essere apprezzato da giocatori meno assidui perché riesce a regalare un’ottima esperienza “da gestionale” senza per questo esagerare con meccaniche troppo articolate o con eccessive penalizzazioni degli errori. La rigiocabilità rimane su buoni livelli, ma l’impatto dell’alea è in effetti un po’ troppo pronunciato, soprattutto alla luce della non indifferente durata.

  

Pro
Ottima grafica
Buona profondità di gioco
Apprezzabile sia dagli esperti che da chi vuole avvicinarsi ai gestionali

Contro
Può confondere circa il tipo di esperienza ludica
Eccessivo peso dell’alea rispetto al tipo di gioco
Dopo qualche partita rischia di divenire un po’ ripetitivo

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