Durante l'appena trascorsa Lucca Comics & Games 2017 abbiamo avuto l'opportunità di conoscere l'iter evolutivo dell'ultima opera edita da Ergo Ludo, quel Lancillotto che ben ci aveva impressionato durante la nostra prova sui tavoli di PLAY 2015.
Ai microfoni di una abbastanza popolata sala Ingellis, oltre ad Alessandro Lanzuisi – boss di Ergo Ludo – e all'autore del gioco Mario Papini, è presente Antonio de Luca che ne ha impreziosito i materiali con le sue illustrazioni. Un trio che ha collaborato a lungo per arrivare a un titolo che sembra stia già ottenendo discreti riscontri, tanto è vero che ha potuto godere di un'edizione inglese curata da Wizkids, con lo zampino di Zev Shlasinger che lo aveva adocchiato ai tempi di Z-Man.
Ma come ha avuto inizio tutto questo? Mario Papini, si sa, cavalca molto il filo conduttore dell'ambientazione medievale (Siena, Feudo, De Vulgari Eloquentia) e ama realizzare giochi sì dall'anima gestionale, ma che siano quanto possibile in grado di raccontare una storia e che riescano, in un certo qual modo, a parlare di lui.
Lancillotto è partito da lontano, da un vecchio prototipo di parecchi anni fa dal titolo La Figlia del Re, e da lì è stato rivoluzionato, mantenendo però il suo fulcro centrale sul tema del percorso: una successione di azioni dove non si può tornare indietro e sulla quale è necessario modulare la propria velocità in funzione dei momenti. Questo concetto, si potrebbe dire meccanico, è stato poi arricchito con un "abito" medievale legato ai cavalieri della tavola rotonda e in particolare al nobile milite bretone, quintessenza dell'amor cortese.
Piuttosto che armi e combattimenti, sono invece le virtù cavalleresche i concetti cardine di Lancillotto: i giocatori, , dovranno venirne a conoscenza, cercare i giusti strumenti per apprenderle e poi, infine, dimostrare di possederle. Questi saranno gli aspetti da gestire in partita, misti a un’adeguata dose di tempismo che permetterà di ottenere il massimo dalle proprie scelte: chi saprà "dosare" la propria velocità avrà dunque maggior successo sia di quelli troppo lenti che degli eccessivamente rapidi. Il tutto poi è arricchito con tanti luoghi comuni del ciclo arturiano. Si ha infatti a che fare con Merlino, con Morgana, la ricerca del Graal e così via.
Un tema così evocativo e un gioco così pregno di elementi "tecnici" e di colore è decisamente una bella prova da affidare a un illustratore, ma la passione di Antonio de Luca (Nova Aetas, Sine Tempore, Dojo Kun) per la pittura classica e medievaleggiante, ha permesso di coniugare al meglio l'anima "euro" del titolo con il setting di spessore che propone. La scelta dell'artista è ricaduta su uno stile che si richiama al preraffaellismo: di grande impatto visivo, altamente raffigurativo, ma che allo stesso tempo predilige una forte impronta romantica e passionale al mero realismo. Ciò ha permesso sia di vincere la sfida con la ricchezza di elementi del tabellone, sia di "giocare" con i colori e le emozioni nelle illustrazioni presenti sulle carte.
Al di là dell'interessante retrospettiva su Lancillotto, il prossimo futuro di Ergo Ludo è a un punto di svolta: comincerà infatti a occuparsi di localizzazioni e lo farà alla grande partendo con un accordo con GMT, che gli permetterà di portare in italiano alcuni titoli del vastissimo catalogo dell'editore statunitense.
Il programma dichiarato da Alessandro Lanzuisi è quello di pubblicare tre titoli ogni anno (nelle vicinanze di Aprile, Luglio e Novembre) iniziando dal prossimo aprile con Here I Stand, il titolo ambientato nelle guerre di Riforma e Controriforma, in una versione speciale che GMT ha realizzato in concomitanza con i 500 anni della Riforma Luterana. Per la distribuzione di questi giochi, Ergo Ludo si affiderà a un accordo con Asmodee Italia, la quale invece manterrà la totale gestione delle precedenti scatole GMT uscite, ovvero Twilight Struggle, Labyrinth: la Guerra al Terrore e Specie Dominanti.
Chiaramente non di sole localizzazioni vive il futuro di Ergo Ludo e infatti è alle ultime battute anche il nuovo gioco "made in Italy" per il 2018 dell'editore. Purtroppo sono poche le informazioni che sono state elargite: sappiamo solo che l'autore sarà Daniele Ursini – cofirmatario insieme a Luigi Ferrini di Zagor: il Gioco da Tavolo – e che il gioco sarà di impronta "german" ma a tema romantico.
A chiosa dell'incontro, la curiosità del pubblico ricade proprio su Zagor, soprattutto dopo l'ingresso di Sergio Bonelli Editore nel mondo dell'editoria ludica ufficializzato proprio durante i lavori della scorsa kermesse.
L'avvenimento, a detta dell'editore, è stata una decisione autonoma della Sergio Bonelli e al momento non si sa se ci potrà esser spazio per nuove collaborazioni. Attualmente Bonelli punta alla produzione di una linea di scatole totalmente nuova e separata da quanto fatto in collaborazione con ErgoLudo. Giova però ribadire che Zagor, da par suo, ha altamente soddisfatto le aspettative di vendita in Italia arrivando quasi a esaurire la tiratura, e che il progetto per la realizzazione di una sua versione per il mercato statunitense sia tutt'altro che sopito.
Insomma, solo il tempo potrà chiarire i dubbi sul futuro di questo e di eventuali altri prodotti, tempo che però non basta a sviscerare ulteriori argomenti e non può far altro che accompagnarci fino alla conclusione di questa interessante conferenza.