Ci sono pochi dubbi sul fatto che il nome di Charles R. Darwin sia indistricabilmente legato al concetto di evoluzione, anche se tale concetto non è certamente familiare a tutti (e incontra anche oggi notevole resistenza da parte di alcune persone). Gli studiosi hanno elaborato una serie di modelli per spiegare le dinamiche evolutive degli organismi, ma questo fenomeno è sotto i nostri stessi occhi – l’esempio peggiore per noi umani è l’evolversi di forme batteriche altamente resistenti o addirittura immuni agli antibiotici, ma è solo uno dei tanti; i meccanismi evolutivi, tuttavia, si prestano particolarmente bene a costruire giochi da tavolo e infatti non pochi sono i titoli dedicati a questi, direttamente o indirettamente. Uno degli ultimi in ordine di tempo è al momento in crowdfunding sulla piattaforma Kickstarter: il suo titolo è Darwinning!, per 2-4 giocatori, ed è stato sviluppato da Tiinaliisa, Timo, e Vainö Multamäki per la Nordic Alliance, di cui ricorderete Perdition’s Mouth.
Questa nuova opera ci è stato mostrato in anteprima alla scorsa Spielwarenmesse di Norimberga proprio dall’autore, che ci ha raccontato di aver elaborato il gioco con una buona dose di aiuto da parte di suo figlio dodicenne: un titolo, quindi, dedicato più alle famiglie che agli hardcore boardgamer, come invece era Perdition’s Mouth.
Il concetto alla base di Darwinning! è, dopotutto, anche la causa grazie alla quale siamo qui a parlare di giochi: l’evoluzione, vista non solo come cambiamento e speciazione (cioè generazione di nuove specie), ma anche come competizione tra di esse per le risorse vitali. Pertanto ogni giocatore avrà la possibilità di portare avanti le proprie specie durante le quattro Ere di gioco. Alla fine di ogni Era, le specie avranno però bisogno di cibo per sopravvivere, da ottenere posizionandosi quanto più in alto possibile nella Catena Alimentare, e acquisendo capacità di vivere in diversi Ambienti.
All’inizio di una partita, ciascun giocatore sceglie a caso una specie, rappresentata da un’apposita plancia – la quale indica anche su quale casella della Rete Alimentare piazzare il proprio segnalino – e quanti indicatori Popolazione ricevere all’inizio; si mescola poi il mazzo delle carte Ambiente e si può dare inizio allo scontro evolutivo. Darwinning! usa due diversi tipi di carte: un mazzo di carte Ambiente – alcune delle quali vengono pescate e scoperte all’inizio di ogni Era – e uno diviso in 4 diversi semi, da cui ciascun giocatore pesca 10 carte dopo che sono state scoperte quelle Ambiente.
A questo punto si gioca una serie di mani, durante ciascuna delle quali il primo giocatore mette a terra una o più carte, mentre gli altri avranno la possibilità di giocarne altre a formare una combinazione migliore di quella messa a terra dal precedente o, in alternativa, un’unica carta. Quando tutti hanno scelto cosa calare, chi ha la combinazione più forte, secondo una scala di valori simile a quelle del poker (coppia, tris di semi, tris di valori, scala di tre valori, scala “reale” di tre carte, e poker), vince la mano. .Chi ha avuto la meglio può usare una delle carte adoperate per migliorare la propria specie, scartando tutte le altre. Queste infatti hanno un valore numerico che corrisponde anche a un determinato Tratto (p.es., Corazza, Feromoni, e così via). In alternativa, le carte possono essere usate per guadagnare spostamenti sulla Catena Alimentare, aumentare la Popolazione, o adattarsi ad un nuovo Ambiente.
Quando un giocatore finisce le carte dopo una mano giocata, termina l’Era. A quel punto si scartano tutte le altre carte e si procede a verificare la sopravvivenza delle specie. Come dicevamo, per sopravvivere le creature hanno bisogno di cibo: nello specifico, un’unità di cibo per ogni segnalino Popolazione della specie in questione. Essere adattato a più Ambienti e/o essere in grado di mangiare altre specie (cioè stare più in alto nel tracciato della Catena Alimentare) è una condizione che fa guadagnare unità aggiuntive di cibo. Ci sono anche Tratti che permettono di ottenere altro cibo. Dopo questa fase, ci si sposta sulla catena alimentare (per quelle specie che hanno guadagnato punti movimento su di essa). Infine, si può iniziare una nuova era. Alla fine della quarta Era si contano invece i punti, e chi ne ha di più naturalmente vince.
Darwinning! sembra un gioco decisamente semplice da imparare e con buone potenzialità tattiche, ma che non sembra riuscire a nascondere una certa astrattezza di fondo. Avendo ben presente il target di riferimento, questo può sicuramente essere un incentivo per chi cerca un titolo facilmente intavolabile in famiglia e "digeribile" da molte categorie di giocatori, ma d'altra parte potrebbe lasciare delusi coloro che invece apprezzano giochi più fortemente tematici. Nel caso dell’evoluzione, Darwinning! non sembra riuscire a rendere a pieno i meccanismi evolutivi, come invece fanno altri titoli sullo stesso tema, però la bontà del titolo risiede nel fatto che siamo davanti a un gioco che si spiega in due minuti e che offre certamente spazio di manovra a chi cerca un minimo di tattica, magari anche con i più giovani. Non c’è dubbio che provarlo diventa un requisito essenziale prima di definirne i punti di forza: le eventuali interazioni tra i vari tratti possono infatti anche essere estrapolate dalle regole, ma l’effetto su una partita può essere “sentito” solo giocando. Attendiamo quindi con curiosità l’esito della campagna di Darwinning! per poterne mettere alla prova la fitness, per dirla in termini evolutivi: riuscirà a emergere grazie ai suoi geni e all’adattamento all’ambiente competitivo dei giochi, o si estinguerà? Non c’è bisogno di aspettare un’intera era geologica, tra pochi giorni la campagna avrà termine e potremo scoprirne l'esito.
Attenzione: chiaramente le foto dei componenti si riferiscono a una versione prototipale che ci è stata mostrata in anteprima.