Una delle più interessanti opportunità offerte da PLAY è quella di poter provare nuovi titoli in anticipo rispetto alla loro uscita, oppure anche molto prima andando a sedersi a tavoli imbanditi di prodotti in stato pienamente prototipale.
PLAY 2018 non è stata avara in questo senso e, grazie alla disponibilità di Mario Sacchi di Post Scriptum e dell'autore Federico Randazzo, siamo riusciti a fare una partita al nuovo titolo in lavorazione nelle "fucine" (è proprio il caso di dirlo) Placentia / Post Scriptum.
Il gioco – nome in codice Masamune – non ha ancora un titolo, ma come si potrà intuire ci porta nel Giappone medievale, periodo in cui l'arte della forgiatura delle spade assurgeva a un ruolo quasi catartico, tanto da generare elementi di leggenda arrivati fino ai giorni nostri.
Torniamo però con i piedi per terra e vediamo come funziona.
In questa opera, da 1 a 4 giocatori impersoneranno dei fabbri del Giappone medievale, i quali dovranno girare per il Paese alla caccia di nuove commesse, per poi portarle a compimento nel loro laboratorio impiegando i propri assistenti e risorse accumulate, allo scopo di divenire l'artigiano più prestigioso.
All'inizio della partita, ciascun partecipante riceve una plancia personale che rappresenta detto laboratorio e che è conformato come una griglia in cui le righe sono le aree di lavorazione di una delle risorse (in ordine di valore legno, ferro, avorio e oro) e le colonne sono gli "step qualitativi" del trattamento di ognuna di esse.
Il tabellone centrale invece rappresenta l'intero paese del Sol Levante, suddiviso in regioni, caratterizzate ciascuna da una serie di commesse disponibili a ogni turno, oltre che da carte bonus che vengono ottenute contestualmente a queste ultime. Sempre sul tabellone ci sono infine alcuni spazi azione extra che spiegheremo poi.
Una partita si articola in una serie di turni (il numero è ancora oggetto di riflessione; noi ne abbiamo fatti 6, ma si pensa di poter scendere a 5) costituiti da una fase di preparazione – in cui si ristabilisce la disponibilità di tessere commessa sul tabellone – seguita dalla fase delle vere e proprie azioni, durante la quale i giocatori si alterneranno a piazzare i propri assistenti nelle varie aree utili allo scopo.
La prima azione che vale la pena menzionare è quella di ottenere una commessa, per svolgere la quale il giocatore pone uno dei suoi token assistente in un'area del tabellone e ne prende la relativa tessera. Ognuna di queste rappresenta una spada da forgiare e riporta la serie di risorse necessaria per farlo, i punti prestigio che garantisce al completamento e le monete che subito frutta al giocatore.
Una volta che un artigiano ha selezionato una commessa, questa dovrà essere posta sulla prima colonna della riga corrispondente alla risorsa indicata al principio della serie sulla tessera.
Contestualmente alla selezione del progetto, il giocatore può anche prendere per sé una carta (dalle caratteristiche variabili a seconda della zona di prelevamento) che può essere usata come bonus a uso singolo – e poi scartata – oppure "innestata" permanentemente sul bordo della propria plancia ad arricchire i bonus (su una singola riga o colonna) che si otterranno al termine di un lavoro (la cosa sarà presto più chiara).
Un'altra azione logicamente legata alla precedente è l'avanzamento di un progetto. In questo caso, il giocatore può porre il token assistente su una singola riga o colonna del proprio laboratorio e, spendendo i cubetti risorsa appropriati, può progredire la lavorazione di tutte le spade presenti sulla medesima riga o colonna. Ad esempio, se la spada è sulla riga del legno, per ogni cubetto legno speso, avanzerà orizzontalmente di un passo, mentre se vi viene impiegato un cubetto ferro, questa si sposterà in verticale giungendo alla riga corrispondente al materiale scelto. E' fondamentale notare sue aspetti: innanzitutto le risorse vanno adoperate strettamente nell'ordine in cui sono raffigurate sulla tessera, secondo poi non è possibile avanzare un progetto se la casella di arrivo sulla plancia è occupata da un altro in lavorazione.
Quando una spada ha su di sé tutti i cubetti risorsa richiesti, questa può essere dichiarata conclusa e frutterà altre risorse e/o monete in funzione della riga e colonna finale occupate dalla tessera (come raffigurato sulla plancia stessa e sulle eventuali carte bonus aggiunte a queste). In alternativa, i giocatori sono anche liberi di continuare a lavorare sulla spada (magari per raggiungere bonus più appetibili) arricchendola di risorse e continuando a spostarla sulla plancia. Prima di accantonare un progetto svolto infatti – e registrare i punti prestigio corrispondenti – uno dei cubetti adoperati (anche oltre il necessario) sarà posto nella carta che rappresenta il proprio progetto della spada dell'Imperatore. Queste sono commesse particolari: ne è presente una per ogni giocatore e possono essere liberamente prese (senza spendere azioni), tuttavia bisognerà aver completato almeno un progetto preso da quattro diverse zone del tabellone (sono identificate da piccoli token specifici da accumulare) e il relativo progetto dovrà essere costituito da almeno sette cubetti risorsa prima di iniziare a lavorarci sopra. Chiaramente è più articolato completare questa spada, ma frutta un numero di punti prestigio pari alla somma dei valori delle risorse impiegate a costruirla. Tali valori sono sanciti dal mercato: come azione infatti, mettendo un token assistente sulla relativa area del tabellone, è possibile comprare quanti cubi si vuole pagando una moneta per ogni legno, due per ogni ferro, tre per ogni avorio, quattro per ogni oro, più una moneta aggiuntiva per ogni tipologia diversa di merce che si acquista oltre la prima (ad esempio due legni e due ferro non costeranno solo 6 monete, ma 7 in virtù della moneta aggiuntiva).
Inoltre, in caso si sia a corto di denaro, gli assistenti possono essere inviati a svolgere umili lavori al porto che frutteranno tante più monete quanti token si decide di impiegarci su. Se invece volessimo "spingere sull'acceleratore" in un determinato turno, potremo anche investire soldi per ottenere un assistente aggiuntivo temporaneo (vale solo per quella fase azioni) da usare come se fosse nostro. Inoltre, con l'avanzare dei giocatori sul tracciato dei punti prestigio, si possono raggiungere traguardi che frutteranno anche assistenti aggiuntivi permanenti (e subito disponibili tra l'altro).
Quando tutti finiscono i propri token assistente (o decidono di passare in anticipo), la fase azioni ha termine e si procede alla preparazione del turno successivo, per poi proseguire sempre nello stesso modo fino al termine della sfida che sancisce come vincitore il giocatore che ha totalizzato il maggior numero di punti prestigio.
Prima di chiudere la descrizione, facciamo menzione delle lavorazioni di pregio che sono delle tesserine speciali da porre sulle righe della propria plancia (ad esempio sul legno abbiamo l'intarsiatura e sull'oro le gemme) a partire però dall'ultima colonna. A ogni inizio della fase azioni, i giocatori possono gratuitamente avanzare di un passo verso sinistra una di queste tessere oppure inserirne una nuova, mentre eventuali ulteriori avanzamenti dovranno essere pagati con un'azione. A che servono dette lavorazioni? Quando un progetto di spada raggiunge la casella occupata da una di queste, il giocatore può spendere un quantitativo di monete variabile a seconda della colonna occupata, ma al completamento dell'arma, questa varrà punti prestigio aggiuntivi.ù
Insomma, seppur in forma di prototipo, la partita è risultata soddisfacente e, al netto di qualche limatura su durata ed ergonomia dei componenti, il gioco sembra molto stimolante dato l'ampio ventaglio di strategie perseguibili, vario nella modalità di svolgimento delle azioni e anche ottimamente ambientato. Capito il funzionamento dei progetti e della propria plancia, il turno è apparso comunque molto scorrevole e, alla fine, l'appagamento nell'aver concluso positivamente la sfida era nitidamente percepibile. Nonostante ancora lontano dalla sua forma definitiva, il gioco sembra già perfettamente calato nell'ecosistema ludico cui le ultime fatiche Placentia / Post Scriptum ci hanno abituato, quindi non possiamo che rimanere ottimisti sul lavoro che ancora vi verrà fatto sopra, prima che per la relativa campagna kickstarter scatti il semaforo verde durante i giorni della prossima PLAY 2019.
Potete dare un'occhiata alle foto in alta risoluzione del prototipo provato a PLAY in questa galleria di immagini.