I concorsi dedicati al game design sono ormai una pratica assai comune e diffusa, sia a livello nazionale che internazionale. Capita talvolta che questi concorsi siano proposti dalle stesse case editrici di giochi e che i relativi vincitori abbiano ampie possibilità di pubblicazione proprio dall’editore che ha organizzato la competizione. Quello che però rende particolare il World Original Design Contest of Board Game organizzato dalla Yoka Games, editore cinese di discreta fama, sono le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dalla presunta giuria. La composizione della giuria infatti prevedeva la presenza di nomi illustri come i designer Seiji Kanai e Reiner Knizia. Ma è stato proprio Knizia a esplicitare tramite Twitter che non sarà affatto giudice di questo evento, data la pessima reputazione della Yoka Games (salita agli onori della cronaca per aver prodotto copie di giochi famosi come il nostrano BANG! senza nessun riconoscimento per autore e editore originale). E anzi, nei tweet successivi condanna l’editore e consiglia a tutti i designer del mondo di starne alla larga e di non fornirgli alcun prototipo. A raccogliere subito questo invito è Seiji Kanai (Love Letter, Lost Legacy), che sempre su Twitter informa di come abbia rifiutato anche lui la proposta di fare da giudice per i medesimi motivi. Stesso discorso per Nobuaki Takerube, figura di spicco del boardgame in Giappone e fondatore del marchio Japon Brand, anch’esso invitato a fare da giudice e anche lui ben pronto a prendere le distanze tramite Twitter.
Insomma, la Yoka Games, già moralmente condannata da molti appassionati e operatori in tutto il mondo per il suo comportamento, viene ulteriormente screditata da una parte importante del panorama autoriale mondiale. Il concorso procede quindi apparentemente con un solo giurato, e immaginiamo che se questa presa di posizione sarà condivisa, il numero di giochi editi da Yoka Games calerà drasticamente.
Concorso di game design della Yoka Games boicottato dalla giuria
