Anche se in un formato decisamente diverso dal solito, per il quarantunesimo anno di seguito si è svolta la conferenza stampa di annuncio dei vincitori dello Spiel Des Jahres, il più importante premio dell’industria ludica tedesca.
Cerimonia anomala, dicevamo, poiché come già capitato per le nomination, l’emergenza Covid 19 ha imposto regole di sicurezza molto stringenti. Anche la nostra redazione, come quelle di tutto il mondo al di fuori dei confini tedeschi, è stata invitata a non presentarsi fisicamente nelle sale dell’hotel e centro congressi nhow di Berlino. E anche per quanto riguarda autori ed editori, l’organizzazione ha chiesto la cortesia di limitare il più possibile la partecipazione, contenendo dove possibile la presenza ai rappresentanti tedeschi del gioco finalista ed evitando del tutto l’allestimento di stand dedicati ai candidati.
Di conseguenza, la trasmissione online dell’annuncio è stata tra le dirette più seguite della storia del premio, in linea con le buone abitudini digitali che abbiamo preso da quando è iniziata la pandemia.
A trionfare nella categoria principale, il pedone rosso che riconosce il miglior titolo per tutti i tipi di pubblico (a partire dalle famiglie) e che meglio rappresenta il bene culturale del gioco per questa annata è Pictures.
Pictures è un gioco basato sulle immagini ideato dalla coppia autoriale Christian e Daniele Stöhr. Il principio è abbastanza comune ad altri giochi della stessa categoria: bisogna far capire agli altri la propria immagine in un gruppo di diverse carte. La particolarità riguarda il modo di dare indizi, attraverso un kit di oggetti particolari che ruota di turno in turno tra i giocatori. Un’idea decisamente originale che è valsa la vittoria ai quasi esordienti autori (Christian Stöhr aveva già pubblicato un cardgame nel 2014, Schraube Locker) e che ha convinto la PD Verlag (società famosa per tutt’altro genere di giochi) a investire in questo progetto decisamente family. Confidiamo che presto qualcuno annunci la versione italiana di Pictures.
Mentre nella categoria Kennerspiel, il gioco per intenditori che vogliono compiere il passo successivo nell’esplorazione del mondo ludico andando a scoprire titoli più impegnativi, a vincere è stato Die Crew.
Die Crew è il geniale titolo cooperativo di Thomas Sing che simula una serie di missioni spaziali di un equipaggio che deve soddisfare gli obiettivi di ciascun membro, ma con tutte le limitazioni comunicative di chi opera nello spazio. Già soprannominato “il tresette collaborativo” dai giocatori nostrani che lo hanno provato nella sua versione tedesca, questo gioco incredibilmente coinvolgente di Kosmos arriva in Italia per Giochi Uniti entro la fine dell’anno.
Ancora complimenti ai vincitori e anche all’organizzazione del premio che, nonostante tutte le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria mondiale, è riuscita a lavorare egregiamente nella sua opera di selezione e anche a garantire un’interessante cerimonia per tutti noi che l’abbiamo seguita sui nostri schermi. Pensando ai prossimi premi ludici in arrivo, chiaramente ora la nostra attenzione è tutta rivolta al nostrano Gioco dell’Anno, di cui attendiamo l’annuncio dei nominati a settembre.