Con un trailer cinematografico ricco di continui rimandi tra le scene del film e i modelli in gioco, Pendragon Game Studio lancia il suo secondo kickstarter. Dopo i quasi 80 mila euro raccolti con Last Aurora, l’editore meneghino torna sulla famosa piattaforma di crowdfunding con The Thing: the Boardgameil gioco da tavolo ufficiale de “La Cosa” (The Thing), ideato da Giuseppe Cicero e Andrea Crespi con riferimento al film cult di John Carpenter uscito nel lontano 1982. Naturalmente con una premessa così promettente non potevamo esimerci dallo spulciare il manuale per raccontarvelo con un’anteprima.
Inutile sottolinearlo, si tratterà di un gioco a “ruoli nascosti” in cui da 4 ad 8 giocatori si troveranno a dover sopravvivere all’interno dell’Outpost 31 mentre una creatura mutaforme aliena si infiltrerà tra di loro. La sfida per gli umani, come nel film, sarà duplice. Da un lato dovranno individuare e rallentare l’alieno, cercando di fuggire con i soccorsi in arrivo su un elicottero o usando il gatto delle nevi, dall’altro saranno chiamati a tenere in vita l’avamposto situato in uno dei luoghi più inospitali del pianeta. In tutto questo, il giocatore alieno cercherà invece di sopraffarli assimilando personaggi alla propria causa, sabotando i sistemi della base e cercando di fuggire con loro per diffondersi nel resto del mondo.
All’inizio della partita viene determinato casualmente e in segreto chi dei giocatori impersona la cosa. Naturalmente, questi dovrà riuscire ad approfittarsi al massimo della segretezza per creare sospetto e scompigli negli altri partecipanti facendoli vivere nella continua paranoia.
All’atto pratico la sfida vedrà susseguirsi una serie di turni divisi in 8 fasi. Ciascuno di questi verrà guidato da un giocatore, identificato casualmente alla fine del turno precedente, il quale assume il ruolo di leader.
Durante la prima fase verranno determinate le condizioni climatiche, che indicheranno quante delle risorse disponibili dovranno essere utilizzate nella fase successiva per il mantenimento della base. Inoltre, sarà anche il momento di far avanzare il segnalino dell’elicottero sul suo tracciato verso la base.
Dopo aver attivato le risorse richieste dal freddo, si passerà alla terza fase, in cui eventuali alieni che siano stati scoperti potranno decidere come dividere le proprie forze (in pratica collaborano agendo come fossero un’unica entità aliena) posizionando i loro segnalini su delle carte locazione coperte (tali carte vengono ottenute appena il primo alieno viene scoperto) e identificando quindi di nascosto le stanze in cui i giocatori rischiano di trovarsi a combattere con le pericolose creature.
La quarta fase è il vero e proprio cuore del turno di gioco. Qui i giocatori muoveranno le proprie miniature in qualsiasi stanza della base e sceglieranno una carta azione dalla propria mano, da mettere coperta davanti al leader. Le carte a disposizione sono di tre tipi: riparazione, sabotaggio e utilizzo. Spetterà a questo punto al leader mischiare tutte le carte ricevute, con l’aggiunta di una casuale dal mazzo, e scoprirne in quantità a sua scelta in ordine casuale. Le carte svelate rappresenteranno azioni che dovrà assegnare a miniature all’interno delle stanze dell’avamposto. Si procederà così a riparare i macchinari della base, sabotarli o ancora utilizzare i contenuti di alcune stanze, ad esempio recuperando delle armi se ci troviamo nell’armeria.
Sempre in questa fase avvengono le eventuali assimilazioni de La Cosa. Quando più giocatori si trovano all’interno della stessa stanza, infatti, dovranno mostrarsi a vicenda (e di nascosto) dei segnalini contagio, ottenuti a inizio partita. Se un giocatore è l’essere alieno potrà rivelare un tassello “La cosa” a uno o più giocatori nella stanza, assimilandoli e facendoli diventare parte della creatura. Da quel momento i giocatori assimilati dovranno giocare di nascosto contro gli umani per far trionfare la fazione aliena.
Nella fase successiva si darà libero sfogo alle paranoie, svelando i propri sospetti e accusando gli altri partecipanti. Tutte le miniature vengono portate nella sala comune e, dopo aver discusso, ciascun giocatore potrà indicarne un altro come sospetto. Questo farà salire il suo segnalino dei sospetti sull’apposito tracciato che, quando raggiungerà i livelli più alti dello stesso, lo costringerà a giocare a carte azione scoperte, elemento che renderà particolarmente difficile ai contagiati portare avanti dei sabotaggi senza essere individuati.
La sesta fase è quella che forse più da vicino ricorda alcune celebri scene del film: il test. Come nella pellicola potremo eseguire due tipi di prove per identificare se un giocatore è parte de la cosa o no: l’esame del sangue, che verrà eseguito dal personaggio in possesso di una sacca di sangue nei confronti del giocatore col livello di sospetti più alto; o la prova del fuoco, che il giocatore in possesso di un lanciafiamme potrà fare su chiunque a sua scelta.
Le ultime due fasi vedono l’utilizzo delle provviste, anche questa è infatti una risorsa da preservare, e la sua scarsità porterà i giocatori a ridurre il numero di carte azione disponibili nella propria mano, e la pesca di gettoni per la designazione del nuovo leader e lo spostamento dei cani sulla mappa. Come nel film, infatti, l’avamposto è provvisto di cani da slitta che potranno spostarsi per la base e diventare potenziali veicoli de la cosa.
Queste naturalmente sono solo le meccaniche principali del titolo Pendragon che dimostrano la vicinanza del titolo alle atmosfere del film. A queste si aggiungono anche elementi che rendono il gioco ancora più interessante, come ad esempio la gestione del carburante, il tragitto dell’elicottero (che qualora si trovasse a corto di carburante, si troverà costretto a dover tornare indietro e a costringere i giocatori a trovare altre vie di fuga) e la possibilità de la cosa di rivelarsi e giocare scoperta, trovandosi quindi a lottare con i giocatori.
Anche il finale della partita presenta soluzioni interessanti. Quando l’elicottero sarà arrivato, giunge il momento di decidere chi potrà scappare e chi invece verrà lasciato indietro perché sospettato di essere alieno. Il giocatore più in basso nella tabella dei sospetti dovrà decidere chi salirà, ma occorrerà fare attenzione, perché basterà lasciare indietro un solo umano o portare con se un giocatore assimilato, per consegnare la partita nelle mani dell’essere invasore.
Con oltre 250 mila euro già raccolti e poco più di una settimana mancante alla fine della campagna, The Thing alza l’asticella dei risultati kickstarter per l’editore nostrano, un traguardo che potrebbe essere ancora incrementato viste le continue rivelazioni volte a fare da boost alla campagna. Ultima arrivata: l’espansione “Norwegian Outpost”, ispirata al film del 2011 che faceva da prequel al classico di Carpenter.
Non resta quindi che attendere per scoprire cosa altro ci rivela la campagna e per scoprire se e quando arriverà anche una distribuzione nei negozi italiani.