Chi non conosce Geralt di Rivia alzi la mano… oppure taccia per sempre. Qui non c’è spazio per gli spiriti deboli: la vita lì fuori è pericolosa e abbiamo bisogno solo di veri eroi! Ci troviamo infatti in un mondo abitato da diverse creature magiche, oltre che dagli esseri umani, un mondo dove mostri pericolosissimi minacciano indistintamente l’esistenza di umani, nani ed elfi che si devono alleare per respingerli e ucciderli. Ancor meglio sarebbe poter contare su una milizia esclusiva e specializzata che desse la caccia a questi mostri, ed ecco l’idea di addestrare dei guerrieri mutanti: i witcher!
Costoro girano per il continente per ripulirlo da quello che è un vero e proprio campionario di mostri magici che sembra uscito da un manuale di D&D. Ce n’è per tutti i gusti e l’abilità di uno witcher è soprattutto l’esperienza: sapere che quel dato mostro può avvelenarvi, oppure pietrificarvi o che le sue abitudini prevedono la caccia in certe ore della giornata o della notte, ecc. Insomma il mestiere di witcher non si risolve solo nell’esibire la forza bruta: qui serve esperienza e capacità di studiare il nemico.
La saga nasce dai libri dell’autore polacco Andrzej Sapkowski, ha raggiunto gli schermi dei videogiocatori di tutto il mondo a partire dal 2007, ma è stata resa ancor più famosa nel dicembre 2019 dall’omonima serie Netflix, di cui è (finalmente) prevista la seconda stagione per la fine del 2021. Rispetto alle vicende della serie TV, quelle di The Witcher – Old World avvengono immediatamente prima, appunto nel Vecchio mondo.
Se parteciperete alla campagna di finanziamento, attualmente in corso sulla piattaforma Kickstarter con molto successo, potrete radunare intorno al vostro tavolo da 2 a 5 impavidi witcher che, affamati di soldi oltre che di avventure, dopo un duro addestramento hanno deciso di partire in cerca di guai… da risolvere.
The Witcher: Old World è gioco di avventura competitivo per 2-5 giocatori (sebbene siano previste modalità in solitario e collaborative). Vi troverete a viaggiare in lungo e in largo attraverso la mappa; affronterete missioni e compirete importanti scelte morali; combatterete mostri e a volte dovrete confrontarvi con altri Witcher per difendere l’onore della scuola che vi ha addestrati.
Grazie a Pendragon Game Studio – che ha annunciato che distribuirà la versione retail completamente localizzata in lingua italiana – questo gioco di Łukasz Woźniak potrebbe dunque arrivare presto anche sui nostri tavoli.
Ma vediamo più da vicino lo svolgimento di una partita, sebbene al momento il regolamento non sia ancora stato rilasciato: su un tabellone ben disegnato e molto dettagliato, i giocatori muoveranno la propria miniatura dell’eroe alla ricerca di quest da completare. Tuttavia nel viaggiare, incontreranno gli abitanti del luogo ed interagiranno con essi. Questo darà luogo a scelte (spesso anche di ordine morale) da fare, che impatteranno sullo svolgimento futuro della storia.
La scelta di uno dei 5 witcher disponibili nella scatola base del gioco comporta anche la conseguente scelta di un proprio mazzo – personale e unico – di carte abilità. Questo mazzo crescerà e si arricchirà durante il vostro viaggio, combattendo mostri ed incontrando personaggi… in altre parole: facendo esperienza!
Ogni giocatore avrà a disposizione una propria plancia, oltre alle carte, e il gioco si svolgerà in turni alternati. In ciascun turno si svolgeranno tre fasi: nella prima si esplorerà il mondo e si svolgeranno azioni, nella seconda fase si combatteranno mostri e nemici, nella terza fase si acquisteranno carte nuove per il proprio mazzo.
Le carte che si hanno in mano possono essere usate – in varie maniere a seconda dei simboli – per muoversi o per interagire con la mappa, oltre che per combattere (in questo caso sviluppando delle combinazioni più o meno letali a seconda di come si è condotta la strategia di deck-building).
Dopo aver giocato tutte le proprie carte dalla mano (o aver deciso di non giocarne più), si passa alla seconda fase dove si decide di esplorare i dintorni di dove ci si è accampati, pescando una carta da uno di tre mazzi (che rappresentano tipologie di terreno). Il giocatore alla nostra destra leggerà il testo della carta a voce alta, proponendo alla fine – di solito – 2 opzioni di scelta sul da farsi. Fatta la scelta, lo stesso giocatore continuerà a leggere la carta per comunicarci le conseguenze, che possono essere le più svariate (perdita o acquisto di tesori, combattimenti, ecc).
La terza fase è quella in cui si potrebbe spendere l’esperienza per acquisire nuove carte dal display.
I giocatori potranno modellare il proprio mazzo di gioco con carte uniche, ognuna con le sue peculiarità: attacchi, schivate e le magie dei Witcher, meglio conosciute come “Segni”. Terminata questa sequenza, il turno passa al giocatore alla nostra sinistra e il gioco prosegue.
Da quanto traspare dalla pagina del progetto sembra proprio che questo titolo sia un buon compromesso tra un gioco fortemente tematico e uno strategico: non troppo impegnativo ma con un ragguardevole ventaglio di possibili scelte per dare spazio alla parte narrativa oltre che a quella più strettamente di esplorazione e combattimento.
Per quanto riguarda le miniature, sicuramente appaiono molto dettagliate tuttavia per ora si tratta di immagini digitalizzate e non di foto dei pezzi realizzati, per cui bisognerà attendere ancora un po’ prima di poter dare un giudizio definitivo. Va notato comunque che la maggior parte di esse fanno parte solo del livello di pledge più costoso. In particolare al momento ci sono due livelli di pledge per la campagna di crowfounding di questo gioco: Standard Box (70€) e il Deluxe Box (125€). Il secondo come dicevamo si arricchisce, rispetto al primo, di molte più miniature e segnalini in plastica (oltre a specifici stretch goal). La consegna stimata del prodotto è datata giugno 2022.