Alzi la mano chi non ha visto Ocean’s Eleven… e subito dopo si vada a nascondere! Sto parlando del celeberrimo film del 2001 con George Clooney in cui in una Las Vegas di inizio secolo, un gruppo di undici truffatori di varia estrazione si associa per mettere a segno furti ai tre più importanti casinò della città. Ebbene, se vi sentite un po’ come l’attore americano e volete dimostrarlo agli altri, non vi resta che comprare The Specialists e sfoderare le vostre doti di aggregatori di furfanti. Perché? Ma perché questo gioco non è un “set collection” quanto piuttosto un “gang collection”… ma andiamo con ordine.
- Titolo: The Specialists
- Autori: Marco Canetta, Stefania Niccolini, Dimitri Perrier, Anne-Catherine Perrier
- Editore: Explor8
- Genere: Dice drafting, set collection
- Numero Giocatori: 1-4
- Durata: 30-75 minuti
- Dipendenza dalla lingua: Bassa (solo regolamento)
- Illustratori: Christine Alcouffe
A capo di una futura gang di professionisti, dovrete scegliere con attenzione i membri della vostra squadra e i luoghi ove colpire, soprattutto per arrivarci prima delle bande rivali. Insomma dovrete essere dei veri capibanda, capaci di rinunciare laddove necessario a facili introiti, in favore di una programmazione a lungo termine potenzialmente più redditizia. Insomma dovrete chiedervi costantemente se è meglio una banca oggi piuttosto che una gioielleria domani. Ma come fare tutto ciò non disponendo di grimaldelli ultramoderni e di macchine veloci? Solamente con carte e fustelle? Ebbene sì, grazie a questo bel prodotto della coppia nostrana Marco Canetta e Stefania Niccolini in collaborazione con Dimitri Perrier e Anne-Catherine Perrier.
Fate il vostro gioco! (Materieli e componenti)
Il gioco si presenta ricco di materiali (anche se devo ammettere non di eccelsa qualità): 21 dadi, 66 banconote, 72 carte specialisti, 28 gang token, 4 plance giocatore, 4 tessere tabellone a doppia faccia e una serie di fustelle e segnalini per gestire le ricompense, le abilità e le varianti presenti (ben due: per il gioco in solitario e per il gioco asimmetrico). Il setup è un po’ macchinoso e consiste nel sistemare le tessere tabellone al centro del tavolo in modo tale da avere 4 locazioni – differenti ma bilanciate – che rappresentano le città da svaligiare con i relativi luoghi di interesse (banche, gioiellerie, casinò). Dopodiché si dovranno scegliere ed impilare una serie di segnalini ricompensa che garantiranno abilità temporanee o premi speciali per aver raggiunto per primi certi obiettivi. Infine si disporrà un display di carte specialisti e di dadi per acquisirli ed attivarli (il tutto in misura variabile a seconda del numero dei giocatori). Ciascun giocatore sceglierà un colore e si munirà della sua plancia personale e dei segnalini-firma del suo colore (sette in totale) per “lasciare il segno” sui luoghi dove effettuerà i colpi.
Fatto questo si può finalmente partire: ogni giocatore lancia due dadi e chi avrà ottenuto il totale maggiore sarà il primo giocatore. Questi dadi vanno mantenuti perché verranno utilizzati comunque durante il primo turno. Poi, in ordine inverso, ciascuno avrà diritto a scegliere uno specialista tra i sei a disposizione nella fase di setup. Sarà il primo membro della sua gang di rapinatori.
Il turno in sé è molto semplice e veloce. Si svolge in tre fasi: 1) scelta di un dado tra quelli disponibili nel pool comune, 2) acquisizione e attivazione di una carta specialista, tra quelle disponibili nel display comune; 3) messa a segno di un colpo in una delle città del tabellone, posto che si abbiano gli specialisti richiesti. Alla fine di queste tre fasi il turno passa al giocatore successivo e così via.
Ci vorranno almeno una dozzina di truffatori esperti in vari rami… (Descrizione del gioco)
Questa frase risuona all’inizio di Ocean’s Eleven ed è allo stesso tempo un ottimo consiglio per giocare a The Specialists. Infatti le carte specialisti sono di sei tipi diversi (esperti di guida, acrobati, esperti del travestimento, hacker, scassinatori, energumeni) e contraddistinti da uno specifico colore (arancio, purple, rosso, blu, giallo e verde rispettivamente). Le meccaniche principali del gioco sono il dice drafting e il set collection pertanto, in sostanza, si tratterà di accaparrarsi i dadi giusti che serviranno poi ad assoldare i relativi specialisti. Ogni carta specialista presenta stampati in alto due valori di dadi, uno bianco e uno nero. Il valore del dado bianco è il numero richiesto per poter prendere quella carta e metterla nella propria gang, davanti a sé; il valore del dado nero è il numero richiesto per attivare la specifica abilità di quel personaggio (fornire soldi, ulteriori dadi o punti attrezzatura).
Avere sempre un discreto numero di dadi sulla propria plancia è quindi fondamentale. Molto spesso è meglio rinunciare a prendere uno specialista in un turno per avere scelte migliori e maggiore disponibilità di dadi nel turno successivo.
Ogni città sul tabellone indica poi gli specialisti richiesti per poterla espugnare: le più abbordabili necessiteranno di tre o quattro di loro, che potrebbero essere ad esempio due guidatori e un acrobata, oppure un hacker, un energumeno e uno scassinatore e così via. Oltre agli specialisti, saranno richiesti un certo numero di attrezzi, indicati sulla propria plancia dall’icona di una valigetta e da un indicatore a scorrimento. Gli specialisti utilizzati non si “consumano” ma rimangono ovviamente nella vostra squadra e potranno essere utilizzati per colpi futuri. La partita termina quando un giocatore mette a segno sette colpi. A quel punto si termina il round e si contano i soldi guadagnati: chi ne ha di più sarà il vincitore.
Devi correre prima di camminare (Esperienza di gioco)
The Specialists offre diverse possibilità strategiche che vanno dalla partita rush a compiere quanti più colpi possibile prima di altri, anche se meno remunerativi, alla partita lenta in cui ci si prepara per sferrare meno colpi ma molto più redditizi. Tra questi due estremi si collocano una serie di scelte intermedie che possono servire ad “arrotondare” il proprio capitale o a rinforzare la propria squadra. L’interazione tra i giocatori è piuttosto alta e il gioco si rivela pertanto altamente competitivo: ci si possono rubare i dadi, i luoghi da derubare o gli specialisti di cui servirsi. Insomma un po’ tutto ci può venire soffiato da sotto il naso, nella migliore tradizione dei rapinatori di professione. Dunque al tavolo bisogna tenere sempre gli occhi aperti, su tutto e su tutti, come se davvero vi trovaste ad organizzare il furto del secolo.
Da questo mio discorsetto capirete bene come il gioco risulti immersivo e coinvolgente, o almeno: a me ha fatto questo effetto. Le meccaniche sono legate ottimamente all’ambientazione e si ha subito l’idea del rapporto causa-effetto tra le varie componenti. Il ruolo della fortuna data dai dadi è mitigato da una serie di bonus che possono aggiustarne il risultato o permettere di ripiegare su azioni di riserva. Persino i materiali presenti ci lanciano nell’ambiente dei casinò e delle sale giochi (tanto è vero che la versione deluxe della campagna Kickstarter offriva anche delle fiches al posto delle fustelle in cartone) e il tutto è colorato e psichedelico, come a Las Vegas.
Carte e dadi, come al casinò! (Considerazioni finali)
Insomma, un prodotto riuscito, per svariati aspetti. Gli unici nei che ho riscontrato riguardano certe icone, che spariscono nell’ordalia di colori che affollano il tabellone (effettivamente un po’ troppi) e la qualità delle fustelle che sono piuttosto sottili. Il segnalino contatore degli attrezzi poi è addirittura microscopico. Per il resto l’impianto simbolico è chiaro ma purtroppo poggia su un regolamento che presenta delle lacune. Per fortuna esiste un documento ufficiale di FAQ che basta a chiarire il tutto e quindi di fatto a rendere il regolamento completo.
In sostanza mi sono molto divertito a giocare The Specialist, ogni volta tentando strategie diverse e creando squadre dalla configurazione completamente differente. I turni sono sempre rapidi…a meno che non vi troviate in compagnia di giocatori affetti da paralisi da analisi. In quel caso, purtroppo, siete spacciati. Il gioco ha una forte componente tattica e si presta a questo tipo di blocco. Ciascuno deve svolgere interamente il proprio turno prima di passarlo al giocatore successivo e quindi se si è indecisi su che dado prendere, che carta prendere e che abilità attivare, vi potrebbe capitare di giocare un turno e poi di giocare il successivo dopo mezz’ora. Naturalmente non è un difetto del gioco ma una debolezza intrinseca che mi sento di segnalarvi (a me è capitato).
Non mi avrete mai…
Un gioco che mi ha coinvolto ed appassionato ma che… forse riuscirete ad avere con difficoltà. A meno che non lo rubiate, ovviamente! Il gioco è al momento disponibile solo in inglese/francese sugli store stranieri. Speriamo che venga in un prossimo futuro distribuito in Italia, magari in un'edizione localizzata. La disponibilità per gli acquirenti italiani, garantita da venditori internazionali online, è prevista per i primi di maggio, nel frattempo attendiamo e mettiamo da parte i soldi, anzi – visto l’argomento – nascondiamoli bene.
PRO
- Adatto anche ai neofiti
- Ambientazione legata alle meccaniche
- Turni veloci
CONTRO
- Materiali e regolamento non eccelsi
- Un po’ ripetitivo
- Paralisi da analisi