Si è conclusa la seconda edizione della nuova Gradara Ludens, l’evento ludico riportato in vita dopo venti anni di assenza, e anche quest’anno eravamo tra i partecipanti, deliziati dall’ospitalità e dal clima di festosa giocosità che si respirava anche nei più piccoli angoli di questo bel borgo marchigiano. Quest’anno però avevamo una ragione in più per essere presenti come ioGioco a questo bell’evento. Insieme a Gradara Ludens e al Comune di Gradara eravamo organizzatori e partecipanti alla giuria del concorso Un gioco con Ennio, la competizione ideata dal direttore artistico Beniamino Sidoti e rivolta ai game designer che volevano cimentarsi nel completamento dell’ultimo progetto ludico, rimasto incompiuto, di Ennio Peres, matematico, game designer, saggista ma soprattutto noto nel nostro ambiente come il “giocologo”.
Ennio, purtroppo, ci ha lasciati prima di stilare il regolamento di un gioco per il quale aveva previsto l’uso di tappi grandi che consentivano la copertura di tappi più piccoli in modo da nascondere un valore numerico che potesse andare da 0 a 3. La sfida è stata avviata con la pubblicazione del bando e siamo stati felicemente impressionati dalla risposta ricevuta dagli autori del nostro Paese. Spinti da generosità e affetto nei confronti del loro famoso collega scomparso, in soli due mesi hanno fatto pervenire quindici proposte di ottima qualità, cosa che ci ha messo in non poca difficoltà nella prima fase di selezione dei cinque finalisti.
A questo primo stadio è seguito il lavoro della giuria, riunitasi sabato e domenica proprio a Gradara per decretare il vincitore. Sono state effettuate numerose partite sui prototipi dei finalisti, allestiti anche sui tavoli della Rocca di Gradara per essere provati e apprezzati anche dal pubblico.
Si andava da La quadriglia del re, di Andrea Nani (una danza basata su doppio memory con movimenti alla Labyrinth) a Tourbillon, di Francesco Di Matteo e Andrea Marchini (un articolato gioco di scacchiera in cui coppie e single si incontrano e scontrano con esiti a volte esilaranti); da Vuol ballare con me? Al grande ballo in maschera, di Nicola Betti e Anita Spalluto (un ballo in cui una coppia per parte si incontra al centro della sala e mostra il proprio valore di ballerini) a Vuol ballare con me? Il gioco delle bambine nascoste di Nicolò Chioato (un festoso ballo di dame che nascondono sotto le loro ampie gonne delle divertite bimbe danzerine) fino a Vuol ballare il valzer con me? di Alessio Spalluto, il vincitore del concorso.
È questo il gioco che ha conquistato i favori della giuria, presieduta dal notissimo Andrea Angiolino e composta da Angela Bulzinetti (Assessora al Gioco e alle Politiche Educative e Sociali del Comune di Gradara), Susanna Serafini (autrice, illustratrice nonché moglie di Ennio Peres, e colei che ha permesso di impostare il concorso), Riccardo Vadalà (caposervizio di ioGioco) e Mirella Vicini (Organizzatrice di eventi nonché Premio Gradara Ludens 2023). Diversi i meriti di Vuol ballare il valzer con me? di Alessio Spalluto, tra cui la forte affinità con la filosofia autoriale riscontrabile nelle opere di Ennio Peres, a partire dall’eleganza di un sistema di regole in grado di coniugare semplicità e immediatezza (anche rifacendosi a meccaniche classiche e di pubblico dominio) con un’esperienza di gioco ricca e profonda. Il gioco risulta alla portata di tutti grazie all’intelligente uso dei tappi, elemento cardine di questa sfida di design, e all’efficacia delle dinamiche di manipolazione introdotte in un armonico disegno ludico che lo ha portato alla vittoria. La giuria ha comunque espresso profonda ammirazione per tutti i titoli finalisti, ognuno estremamente valido e perfettamente integrato con l’obiettivo del concorso.
Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi nel teatro di Gradara alla presenza del sindaco di Filippo Gasperi, Alessio Spalluto ha dichiarato: “Mi rammarico di non aver conosciuto Ennio di persona, e di averlo fatto solo attraverso le sue opere, i suoi giochi, i suoi scritti. Ho partecipato perché questo era un modo per approfondire tale conoscenza, per collaborare virtualmente con lui, per omaggiarlo facendo quello che pensavo avrebbe apprezzato e sono contento che la giuria abbia intravisto il mio sforzo”.
Tutta l’organizzazione dell’evento, insieme allo staff di ioGioco ha poi voluto pubblicamente ringraziare tutti i numerosi partecipanti che hanno inviato la loro proposta e l’intera comunità degli autori di giochi italiani per la vicinanza e l’apprezzamento espresso per l’iniziativa in ricordo del collega prematuramente scomparso.