Magnifico, bello, gradevole o appena passabile, per scoprire se vi piacerà davvero l’ultima creazione di Spartaco Albertarelli dovrete comunque attendere che la Editrice Giochi lo distribuisca a Lucca Games. Ma se siete davvero curiosi vi raccontiamo del prototipo provato in anteprima assoluta a Play.
Immersi nell’Europa del XVI secolo già dalla grafica color d’epoca e dalle forme di miniature uscite da un progetto leonardiano scopriamo che il titolo Magnifico è ispirato sì alla persona ed alle invenzioni di Leonardo da Vinci, ma anche e soprattutto al ruolo di ogni giocatore, che impersonerà un munifico signore del tempo pronto a spendere fior di fiorini per aggiudicarsi il vantaggio strategico ed artistico di avere l’inventore al proprio servizio.
“Un Risiko palese con l’asta”, questa la definizione per gli impazienti, ma vale sicuramente la pena di approfondire riguardo ai vari aspetti di tale sintetica superficialità: innanzitutto è vero, mappa, armate e princìpi di combattimento richiamano rapidamente le intenzioni del Risiko, e certamente il gioco cade nella “spirale del Risiko” (ossia quel principio per cui più si è in vantaggio più vantaggio si acquisisce). Ed è vero anche che sia palese, in effetti escluse le aste null’altro rimane segreto durante una partita. E quindi sì, ci sono le aste, volte ad aggiudicarsi i progetti, le opere o Leonardo stesso.
E’ così però che viene a galla il vero fulcro del gioco, la gestione economica. I fiorini infatti vengono spesi ad ogni turno per la priorità di scelta delle invenzioni (che essendo sempre una in meno del numero di giocatori richiedono sicuramente un minimo d’impegno economico per non rimanere “tecnologicamente arretrati”), per la realizzazione dei disegni acquisiti, per la persona di Leonardo, per le sue opere, per il reclutamento delle truppe e, soprattutto, per dichiarare degli attacchi militari.
Questa ultima attività è secondo noi la grande differenza rispetto agli altri giochi di guerra su plancia, pagare per fare la guerra equilibra e stringe con decisione la “spirale risikiana”, anche se d’altra parte amplia l’incisività della parte aleatoria (rinunciare ad un turno di Leonardo per fare un attacco reso vano dai dadi può essere veramente… deludente).
Comunque non essendoci segreti non ci sono obiettivi, se non quello di arrivare per primi ai 30 punti, punti vittoria che vengono distribuiti alla fine di ogni turno con diversi criteri legati certamente più a come si son spesi i soldi che non a quanto si sia stati fortunati nei combattimenti (ad esempio chi ha Leonardo, chi ha sviluppato più progetti, etc etc…)
La parte grafica porta bellissime illustrazioni sulle carte invenzione e miniature semplici ma efficaci di fanti, “carri armati” e “aerei” di stampo decisamente “Davinciano”, nonché la perla della componibilità di alcuni pezzi come le torri sui castelli (per aumentarne il livello difensivo) o gli aerei sui fanti (per farli effettivamente “volare”).
Insomma un titolo che può senz’altro valere i 90/120 minuti spesi per giocarlo in quattro.
Fieri di averne provata l’anteprima da uno dei due soli prototipi esistenti come detto aspettiamo la distribuzione italiana a Lucca Games mentre sappiamo che la presentazione internazionale avverrà a Norimberga in primavera.
Di seguito la spiegazione del gioco propostaci direttamente dall’autore (Albertarelli) con l’ausilio dei soliti Liga (Play) e Paoletta (Radio Impronta Digitale):