Fa infatti per la prima volta la sua comparsa un nuovo tipo di carte strategia: le carte nazione.
Fin dalla sua nascita, uno degli elementi più originali di Tide of Iron è stato l’impiego di mazzi di carte strategia dai quali i giocatori possono pescare ordini speciali, bombardamenti di supporto, rinforzi e quant’altro. Ogni giocatore ha a disposizione determinati mazzi dai quali prendere le carte che potrà poi attivare spendendo un certo quantitativo di punti comando.
In Fury of the Bear, però, alcuni scenari prevedono l’utilizzo di un mazzo “combinato” dal quale possono attingere entrambi i giocatori. La metà delle carte di questo mazzo possono essere usate da entrambi, mentre le restanti sono equamente suddivise tra carte riservate al giocatore tedesco e carte di pertinenza di quello russo. All’inizio dello scenario, viene girata la prima carta del mazzo, che potrebbe essere utilizzabile solo da uno dei due contendenti.
Come possiamo togliere di mezzo una carta che noi non possiamo usare, prima che il nostro avversario ne sfrutti le potenzialità? Pagando a nostra volta dei punti comando, con l’effetto di eliminare la minaccia ed estrarre una nuova carta, magari questa volta favorevole a noi.
L’introduzione di questo mazzo dovrebbe così caratterizzare meglio gli eserciti in campo, simulandone lo specifico comportamento tattico sul campo e aumentando l’importanza delle carte strategia, rimaste spesso un fattore non così determinante nella risoluzione delle partite.
Ancora non sono state date informazioni sulla possibile applicazione “retroattiva” della nuova meccanica anche ai vecchi scenari già pubblicati; magari con l’uscita di nuovi mazzi combinati per gli altri due teatri di guerra finora rappresentati: Europa Occidentale 1944-45 e campagna d’Africa.