martedì 5 Novembre 2024

King of Tokyo – le regole dei mostri di Garfield

Un'altro bel giochino sui soliti mostri che tentano di distruggere la solita sfortunata capitale nipponica? Ebbene si! Richard Garfield, di Magic-iana memoria, ci presentava già questo gioco qualche mese fa (a settembre fu data la notizia sulle nostre pagine). Ebbene, ora è finalmente possibile leggere il regolamento, e pare che l'edizione inglese e quella tedesca di King of Tokyo usciranno prima della fine dell'inverno! 

Questo gioco farà la gioia di tutti quelli che (come colui che scrive) aspettavano un gioco sui mostri che sbriciolano Tokyo sin dai tempi di Crush, Crumble and Chomp su Commodore 64. In ogni caso, vale la pena di spendere due parole sui meccanismi del gioco così come sono presentati dal regolamento… 

Innanzi tutto ogni giocatore, ovviamente, sceglie un mostro, che ha un valore di punti vita (10 di default) ed è riportato sulla mappa da un divertente segnalino in cartone. Essenzialmente siamo davanti ad un gioco di dadi, in cui ogni giocatore tira i suoi dadi, e può ritirarli altre due volte (un meccanismo fin troppo ben conosciuto).

Il tiro di dadi permette di fare più cose contemporaneamente: da guadagnare punti vittoria (se si ottiene un tris di numeri uguali), a danneggiare altri mostri che non siano nella stessa località del proprio, all'accumulare energia e guarire eventuali danni. Il tutto con un solo tiro di dadi (ovviamente possiamo ritirare quelli che non ci piacciono).

La dove i punti vittoria servono (incredibile!) a vincere, l'energia serve ad acquistare carte. L'acquisto delle carte è completamente opzionale, ma le carte forniscono bonus interessanti, sia da usare e scartare, sia da conservare.

Una volta ponderato l'acquisto dell'eventuale carta, il turno finisce ed i dadi passano al prossimo giocatore.

E Tokyo? All'inizio della partita non c'è alcun mostro in Tokyo, ed il primo mostro che ottiene almeno un simbolo che infligga danni può (se vuole) posizionarsi in città. Stare a Tokyo fa guadagnare punti vittoria, ma impedisce di usare risultati di guarigione dei dadi, ed inoltre vi rende un ovvio bersaglio per gli altri mostri. Tuttavia, siccome si guadagnano 2 punti per ogni turno che si inizia stando a Tokyo, e si vince appena si fanno 20 punti, è ovvio che lo scontro per chi resterà King of Tokyo si farà subito acceso.

In 5 o 6 giocatori è possibile occupare anche la Baia di Tokyo, oltre alla città, quindi ci saranno ancora più scontri.

Dalla sola lettura delle regole non è mai semplice dedurre le qualità di un gioco, men che meno quando entrano in ballo carte con effetti più o meno devastanti, però questo King of Tokyo sembra piuttosto semplice ed appetibile. La grafica dei pezzi è molto carina, da cartone animato, il resto dei componenti sembra interessante (i dadi sono piacevoli anche per scelta di colori), ed insomma tutto sembra puntare ad un buon possibile successo per questa ultima fatica di Richard Garfield.
Non conosciamo il prezzo ufficiale, purtroppo, ma non crediamo che sarà altissimo – o almeno, ce lo auguriamo. Dopotutto un nuovo gioco sui mostri giganti ci voleva, anche se è in arrivo pure un altro titolo “componibile” su questo genere: Godzilla Kaiju World Wars. Appena ne sapremo di più, lo scoprirete!

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