La presenza di un quarto volume “core” nell'universo RPG di Warhammer 40K era stata lasciata trapelare dalle dichiarazioni del team di designer in diverse occasioni, ed infatti l'annuncio non è stato del tutto inatteso. Quello che invece ha sorpreso non poche persone è il tema che permea il quarto capitolo del gioco di ruolo di WH40K: il Caos.
Black Crusade, questo il titolo del nuovo manuale, è infatti incentrato sulla figura degli eretici. Un punto di vista decisamente diverso dalla norma, anche se non sono pochi i giocatori di ruolo che preferiscono evitare gli eroi ed impersonare i “cattivi”. La scelta dei personaggi sarà limitata anche questa volta agli umani, ma i giocatori potranno impersonare uno Space Marine del Caos, oppure un Servitore.
Gli autori del gioco hanno cercato non solo di ambientare le partite in un posto diverso dalla norma, cioè il Vortice Urlante (una tempesta warp), bensì hanno costruito un sistema che permettesse ai giocatori di gestire i personaggi in maniera differente dal solito.
Dalle preview rilasciate dalla FFG scopriamo qualche notizia in più di questo particolare setting. Innanzi tutto il luogo: il Vortice Urlante (traduzione non ufficiale di “Screaming Vortex”) è descritto come un vero e proprio luogo-non luogo, cangiante e sempre in movimento, diviso in diverse zone. La prima zona (Gloaming Worlds) è la fascia esterna, ricca in pianeti, ciascuno dei quali è sotto il potere di un determinato signore della guerra.Procedendo verso l'interno del Vortice si passa attraverso la seconda zona, popolata da mondi distorti dal caos, chiamata Inner Ring, a cui segue infine il centro, il Lower Vortex, in cui ci sono solo pianeti popolati da Demoni. Al centro di quest'ultimo, c'è una zona chiamata Frozen Heart, da cui si può fuggire tramite la Ascendant Spiral, se i Poteri del Caos lo permettono.
Oltre al Vortice, tuttavia, le avventure potranno svolgersi anche nei mondi del Calixis Sector, del Koronus Expanse e della Jerico Reach, già visti nei primi tre giochi del sistema. Dopotutto, inflitrarsi e corrompere sono i primi scopi degli accoliti del caos.
Le possibilità di gioco saranno molte, da semplici scontri per il dominio di una zona di qualche pianeta, fino ad intricate cospirazioni per assicurarsi il favore dei Poteri del Caos.
Come dicevamo prima, anche il sistema di gioco è stato rivisitato e riveduto. Dalle dichiarazioni di John Dunn (uno degli autori) apprendiamo che il sistema delle tabelle di avanzamento, presente negli altri tre volumi precedenti, qui non ci sarà; questo per permettere ai personaggi una flessibilità mai vista prima e che simuli quanto più “realisticamente” possibile la diversità dei seguaci del caos, che non sono mai ascrivibili a rigidi tipi o classi, ma sono vari e tutti diversi tra loro. In più, non ci saranno i livelli, e gli archetipi scelti non limiteranno gli avanzamenti in abilità e caratteristiche, mentre ci sarà soltanto una lista di prerequisiti per i talenti.
Un'altra differenza, sempre a detta di Dunn, è che alcune caratteristiche, abilità e talenti avranno un Allineamento, cioè saranno “legate” ad un particolare Potere del Caos invece che ad un altro. Per esempio, la Forza è legata a Khorne, laddove la Medicina a Nurgle, mentre altre abilità non avranno alcun particolare allineamento.
Questo significa che man mano che un personaggio sceglie le sue abilità, si allineerà con diversi Poteri. Se l'allineamento verso uno dei Poteri è molto più intenso degli altri, il personaggio stesso verrà considerato allineato con quel Potere, il che avrà vantaggi ma anche svantaggi.
Probabilmente, l'aspetto più interessante di Black Crusade sarà la prospettiva del Caos. Finora, infatti, gli appassionati dell'ambientazione di WH40K hanno potuto vedere il Caos dal punto di vista dell'Impero, cioè sempre con connotati negativi. Invece in Black Crusade si potrà impersonare “l'altro lato della collina”. E così un seguace di Khorne potrà decidere di essere non un brutale assassino, bensì un onorevole guerriero; allo stesso modo chi onora Nurgle potrebbe essere interessato all'aspetto della rinascita collegato alla morte ed alla decomposizione. Insomma, nuove prospettive per vecchi nemici, sarebbe il caso di dire. Infine, come dovrebbe essere chiaro agli appassionati, l'universo di WH40K non è un universo di “buoni” e “cattivi”, ma di tutti contro tutti, di continuo conflitto, in cui non c'è alcun modo facile e preciso di distinguere i conflitti morali che affliggono l'umanità, mentre le orde aliene sono pronte a saltare addosso ai deboli vincitori di questi conflitti per eliminarli dalla loro strada.
Insomma, Black Crusade sembra offrire una quantità di buone idee per gli amanti del roleplay, ben più dei tre precedenti lavori usciti, e quasi sicuramente incontrerà il favore di moltissimi fans dell'universo sci-fi della GW. A noi non resta che attenderne l'uscita e sperare che le premesse vengano tutte soddisfatte nel prodotto finito.