Puccioso. Se non conoscete questo termine non fatene un dramma, ma è la parola che più si adatta a descrivere, in breve, Super Dungeon Explore!
La Soda Pop Miniatures si è sempre distinta per lo stile delle proprie creazioni: miniature dall'aspetto marcatamente Manga, ispirate nelle forme e nei concept ai personaggi degli anime e dei videogiochi giapponesi.
Con Super Dungeon Explore viene fatto un ulteriore passo avanti, andando ad assumere un aspetto "Super Deformed", tipico espediente comico usato sempre nei Manga, che qui si traduce in modelli estremamente caratteristici e appunto, pucciosi, come avrete potuto ammirare dalla nostra Galleria direttamente da Gen Con 2011, dove il gioco è stato presentato.
Ma in poche parole cos'è Super Dungeon Explore ?
Continuate a leggerlo e saprete tutto…
Volendo usare una semplice etichetta è un Dungeon Crawler, i giocatori si dividono in Eroi e Console. Ogni giocatore della fazione degli Eroi impersona un singolo modello di Eroe tra quelli disponibili, il Console utilizzerà invece tutti i Mostri presenti nella sua collezione anche se, per fortuna degli altri giocatori, solo un po’ per volta. L'azione si svolge all'interno di un labirinto, lo scopo degli Eroi si può riassumere in sei semplici parole: Entra, Uccidi Mostro, Arraffa Tesoro, Esci. Il tutto con uno stile che richiama fortemente i videogiochi del genere, per cui quando si uccide un mostro al suo posto compare fisicamente la ricompensa!
Il gioco prevede una meccanica a mostri infiniti o, come meglio noto ai più avezzi ai videogiochi appunto; c’è un continuo Respawn dei mostri, per cui indipendentemente da quanti ne saranno uccisi ce ne saranno sempre altri pronti a prenderne il posto. Gli Eroi sono dunque avvertiti che devono darsi da fare, altrimenti il Dungeon si popolerà velocemente di creature che, prese singolarmente, non sono una minaccia ma in gruppo possono dare filo da torcere al nano più coriaceo!
La Soda Pop ha messo a disposizione una demo delle regole, andiamo ad esaminarla:
Come detto sopra, la partita si svolge all’interno di un Labirinto, nello specifico una mappa quadrettata che rappresenta le stanze e i corridoi dove si svolge l’azione. Il gioco prevede l’uso di dadi speciali; nell’attesa che siano disponibili viene fornita una comoda tabella di conversione per i risultati. I dadi sono di tre colori diversi, sulle facce sono presenti: Stelle (da 1 a 4), Cuore e/o Pozione, oppure faccia bianca. L’esatta disposizione degli elementi dipende dal colore del dado, per cui un dado verde sarà migliore di uno rosso, che a sua volta è migliore di un dado blu.
La demo è pensata per due/tre giocatori, bisogna prendere due Eroi tra quelli disponibili, mentre il Console utilizzerà un gran totale di undici Koboldi, di vario tipo. Dodici carte Bottino e sei carte Tesoro completano la dotazione iniziale.
La preparazione è molto semplice: il Console piazza i suoi due Spawning Point in due stanze diverse. Gli Spawning Point sono Portali da cui accedono i Koboldi. A questo punto gli Eroi scelgono una stanza che non contiene Spawning Point come stanza iniziale, e vengono messi entrambi al suo interno. Il Console completa la preparazione mettendo due Scrigni del Tesoro in qualsiasi stanza tranne quella di partenza degli Eroi.
La partita può iniziare!
Per prima cosa il Console piazza i rinforzi dei Koboldi; può piazzare Koboldi sino a un valore di quattro Teschi per Spawning Point. I Teschi servono a indicare il valore del Koboldo, per cui un Dragon Priest avrà un valore di tre Teschi, mentre un umile Koboldo Fromboliere avrà un valore di uno.
Dopo che il Console ha piazzato i rinforzi gli Eroi hanno diritto ad attivare un modello. Il modello può muovere di tante caselle quant’è il suo valore di movimento, e fare tante azioni quante sono indicate sul suo profilo. L’azione più comune è l’attacco, l’Eroe tira i dadi quanti indicati nel suo profilo, se ottiene più Stelle del valore di Armatura del bersaglio gli infligge una ferita. Quando un modello ha tante ferite quante segnate sul profilo, viene distrutto. Notare che mentre gli Eroi hanno da cinque a sei ferite e valori di Armatura non indifferenti i Koboldi devono sopravvivere alla giornata con una sola ferita di media… Importante notare che per ogni ferita inferta gli Eroi guadagnano un segnalino Bottino, e se sui dadi esce un Cuore o una Pozione questi compaiono sulla mappa! I Segnalini Bottino sono importanti perché ogni tre segnalini l’Eroe ha diritto ad estrarre una carta Bottino, e a goderne dei vantaggi.
Finita l’attivazione dell’Eroe tocca al Console attivare Koboldi per un valore di quattro Teschi. Fondamentalmente le azioni possibili ai Koboldi sono le stesse degli Eroi, con la differenza che il loro profilo non gli consente chissà quali prodezze, è necessario quindi sfruttare abilmente la superiorità numerica.
Dopo che il Console ha attivato i suoi Koboldi tocca al secondo Eroe essere attivato, dopodiché il Console completa il turno attivando tutti i Koboldi rimanenti.
E’ facile capire come, se gli Eroi non si danno da fare, in breve tempo il Labirinto si possa saturare di Koboldi, deboli singolarmente ma indubbiamente pericolosi in massa.
Il gioco prevede azioni speciali, magia, effetti speciali e quant’altro ci si può aspettare da un titolo che cerca di dare le stesse sensazioni dei videogiochi alla Final Fantasy, ma per queste bisognerà aspettare la versione definitiva delle regole.
Eh si perché a Gen Con 2011 il gioco è stato presentato, è stata fatta provare la demo e visionare il contenuto (oltre 50 miniature in plastica non predipinte) ma purtroppo non è stato messo in vendita. Speriamo che l’attesa venga ripagata dalla qualità del prodotto, anche perché le miniature per ora non sembrano esattamente sul lato economico del mercato, va detto che la Soda Pop ha già annunciato che il costo vedrà un ribasso con le prossime produzioni, bisognerà vedere quando e di quanto si tratta…
Nel frattempo la rete riporta le impressioni di quanti lo hanno provato a Gen Con e, in linea generale, sono impressioni molto positive, pur con la riserva di vedere quando il gioco sarà completato. Sembra che chi lo ha provato si sia molto divertito, e che lo stile delle miniature abbia risvegliato quel lato Puccioso che molti induriti Wargamer avevano sepolto (forse giustamente…)