Agricola. Per la lingua italiana è l’aggettivo femminile che indica ciò che concerne l’agricoltura; per i più colti (e per tutti i liceali del classico e dello scientifico) è la parola latina che indica il contadino.
Per tutti coloro che amano i giochi da tavolo, invece, è “il gioco che ha spodestato Puerto Rico nella classifica di Boardgamegeek.com”.
Attualmente in seconda posizione, subito dietro a Twilight Struggle, Agricola ha permesso al suo autore, Uwe Rosenberg, di entrare definitivamente nell’Olimpo dei creatori di giochi più famosi di tutti i tempi.
E che Agricola sia stato uno strepitoso successo fin dalla sua uscita nel 2007, non lo diciamo (solo) noi di Gioconomicon, ma lo testimoniano i dati di vendita, l’ottima posizione nella classifica generale di BGG, di cui abbiamo già detto, e la messe di premi che ha raccolto in questi cinque anni di onorata carriera…
Citandomi (lo so, è odioso, chiedo scusa ai nostri lettori e lo prometto: non lo farò più … fino alla prossima volta), anche per Agricola come per Ticket to Ride abbiamo assistito a un proliferare di espansioni e mini espansioni davvero enorme. E ora è arrivato il turno di Agricola All Creatures Big and Small (titolo in inglese dell’edizione Z-MAN per noi sicuramente più comprensibile dell’originale tedesco “Die Bauern und das liebe Vieh” edito da Lookout Games), un altro capitolo nella saga di questo bel gioco, una sorta di spin off, che presenta due aspetti di particolare interesse. Primo, si concentra sull’aspetto zootecnico dell’agricoltura medievale e, secondo, è un gioco sviluppato esclusivamente per due giocatori … del resto lo si legge subito sul frontespizio della confezione, che recita: “For two players”.
Nella Vecchia Fattoria
In questo nuovo gioco di Rosenberg ogni giocatore impersona un contadino (sarebbe più corretto dire: un allevatore) che fa crescere nella propria fattoria pecore, vacche, maiali e cavalli. Tre operai aiutano ogni allevatore nel duro lavoro nelle stalle, costruendo recinzioni per i pascoli e migliorando le dotazioni della fattoria. I ricoveri per gli animali potranno diventare stalle coperte e la capanna dove vive l’allevatore potrebbe trasformarsi in una confortevole dimora in legno robusto e pietra.
Ogni round, gli operai del giocatore eseguono un’azione tra quelle indicate sul tabellone di gioco (in maniera non dissimile a quanto avviene per Agricola). Ovviamente, ogni azione può essere eseguita solo da un singolo lavoratore una volta per round.
Non stupisce che questo gioco, un classico del ‘piazzamento lavoratori’ sia stato progettato per consentire di portare avanti solo un limitato numero di azioni. Ogni giocatore dovrà quindi valutare con molta attenzione come e in quali aspetti migliorare la propria fattoria per raggiungere la vittoria. Al termine del gioco, il vincitore sarà colui che avrà allevato il maggior numero di animali e costruito gli edifici di più grande valore.
E le carte?
Dall’esame del regolamento di Agricola All Creatures Big and Small colpisce l’assenza di uno dei capisaldi del suo più illustre genitore: le carte. Mentre in Agricola le carte rappresentavano uno dei motori del gioco (piccoli e grandi miglioramenti, occupazioni), in questo gioco sono completamente assenti. Le azioni, oltre una dozzina, vengono gestite tutte nel tabellone: si tratta delle classiche possibilità: – collezione materiali, collezione animali dalle terre selvagge, costruzione di recinzioni ed edifici.
Allevare bene e meglio
Per vincere, non basta avere tanti tipi di animali (a proposito, tra i puzzilli di legno in dotazione, quelli degli animali di Agricola All Creatures Big and Small hanno proprio la forma delle bestioline che rappresentano, quindi niente cubetti ma maialini, cavallini e mucchine di legno). Occorre fornire alle proprie bestie un consono riparo e opportune mangiatoie. Maggiori sono il numero dei ricoveri e delle mangiatoie, più numerosi saranno gli animali che potranno essere ospitati nel proprio allevamento e, di conseguenza, più ricca sarà la ricompensa finale in punti vittoria.
Le fasi del gioco
Non ci addentreremo nel dettaglio delle regole: lo faremo nel momento in cui avremo la possibilità di provare direttamente il gioco. In questa sede vale la pena di accennare alle fasi del turno di Agricola All Creatures Big and Small, che si compone di quattro passaggi.
Fase di ripristino
Similmente a come accadeva per Agricola, anche in Agricola All Creatures Big and Small l’inizio del turno coincide con il ripristinare alcune zone del tabellone con materiali da costruzione e animali che, nel turno precedente, sono stati raccolti da un giocatore.
Fase del lavoratore
Ogni giocatore posiziona a turno uno dei propri operai in una casella del tabellone, portando immediatamente a compimento l’azione indicata su di essa: sia questa la collezione di materiali o animali o la possibilità di costruire recinti, edifici o mangiatoie. Una casella azione occupata preclude automaticamente questa scelta agli altri operai.
Fase della casa
Una volta risolte tutte le azioni dei vari operai delle propria fattoria, ogni giocatore li richiama nella propria riserva.
Fase dell’allevamento
Ovvero: “Cosa fanno due vacche in un campo? Bi-vaccano!”
In questa fase, se un giocatore ha nella propria fattoria due animali dello stesso tipo, ne prende un terzo dalla riserva. Bizzarro il fatto che a prescindere dal numero degli animali posseduti, sempre e solo un figlio possa essere generato. Per esempio, se nella fattoria di un giocatore sono presenti quattro maiali, verrà preso dalla riserva sempre e comunque un solo maiale addizionale.
Attenzione! Se l’allevamento non è stato opportunamente attrezzato per ospitare il nuovo nato, questi verrà comunque generato, ma andrà a popolare i pascoli selvatici e sarà a disposizione del primo giocatore che porrà il proprio operaio nella apposita casella azione.
Una curiosità: il regolamento suggerisce che, nel caso in cui giochino dei bambini insieme ai genitori, la mamma o il babbo (a turno) “facciano squadra” con il figlio per decidere insieme come costruire la fattoria … Insomma, Agricola All Creatures Big and Small, gioco che si potrebbe potrebbe pensare essere destinato solo agli hardcore gamer, viene di fatto aperto anche alle famiglie con bambini piccoli. – Chissà che questo titolo non diventi oggetto di analisi nella nostra rubrica Piccoli Gamer Crescono curata da Andrea Ligabue!
Conclusioni
Sicuramente un classico gioco di posizionamento lavoratori, che sfrutta l’enorme successo del suo predecessore più illustre, fornendo nel contempo alcune novità di cui abbiamo già detto: solo per due giocatori, focalizzato sugli animali, durata dichiarata di 30 minuti per partita e assenza di carte (e quindi dell’elemento che differenziava maggiormente le partite). A nostro avviso quest’ultimo aspetto potrebbe essere la leva per diffondere il gioco anche tra i giocatori sporadici. In Agricola, infatti, uno degli elementi che maggiormente faceva apparire ‘complicato’ il gioco era proprio l’estrema ricchezza e varietà di carte che, tra miglioramenti e occupazioni diverse, poteva creare imbarazzo tra i giocatori meno assidui. E’ anche vero che un titolo per due persone privo di elementi aleatori rischia seriamente di diventare un costante argomento di confronto per esperti strateghi, di quelli in cui la mossa di ”apertura”determina il resto della partita.
Con l’uscita del gioco (in una lingua più comprensibile per noi del tedesco) e la sua ‘prova su strada’ scopriremo se le nostre impressioni saranno confermate o meno. Nell’attesa vi invitiamo a dare un’occhiata ai componenti che abbiamo fotografato per voi durante la presentazione ufficiale in Germania dello scorso febbraio.
Non ci sono ancora giunte notizie di un’edizione italiana, ma è facile immaginare che l’annuncio arriverà presto considerando l’interesse per questo titolo anche sui tavoli da gioco nostrani. Continuate a seguirci e vi sapremo dire nelle prossime settimane!