“Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei grandi Anelli. Tre furono dati agli elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. Sette ai re dei nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E Nove, Nove Anelli furono dati alla razza degli uomini che più di qualunque cosa desiderano il potere …”
L’incipit del Signore degli Anelli lo conosciamo tutti; e tutti sanno che i Nove si tramutarono nei terribili Spettri dell’Anello, i Nazgûl!
The Lord of the Rings: Nazgul Board Game è il titolo del nuovissimo gioco targato Wizkids, opera di Charlie Tyson e Bryan Kinsella, appena uscito negli Stati Uniti e in dirittura d’arrivo sugli scaffali di tutto il mondo. Un semi-cooperativo dove ogni giocatore (da 3 a 5) impersona uno Spettro dell’Anello con il compito di portare a termine tre campagne distinte, prima che lo hobbit Frodo raggiunga la cima del Monte Fato e getti l’Unico Anello tra le fiamme eterne…
Non contenti, quelli della Wizkids hanno annunciato anche un secondo titolo ambientato nella Terra di Mezzo: The Hobbit: An Unexpected Journey — Journey to the Lonely Mountain Board Game. Il gioco, stando ai comunicati stampa diffusi in rete, dovrebbe essere messo in commercio il 17 ottobre prossimo, a ridosso dell’uscita del nuovo film di Peter Jackson, sulle vicende de Lo Hobbit, che racconta il viaggio di Bilbo fino alla Montagna Solitaria e di come entrò in possesso dell’Unico Anello.
Nove Anelli agli Uomini Mortali
In The Lord of the Rings: Nazgûl Board Game, i giocatori (fino a un massimo di 5) impersonano nientemeno che uno dei Nove. Ognuno ha infatti a disposizione un modello Clix raffigurante un Nazgûl, ciascuno con una posa differente. Nel corso della partita, oltre a cercare di completare in tempo le tre campagne (la sconfitta di Rohan, la conquista di Gondor, e la cattura del Portatore dell’Anello), ogni giocatore riceve dei Punti Vittoria in base alle proprie mosse. Se l’insieme dei giocatori riesce ad avere successo nelle prove, quello che avrà collezionato il maggior numero di Punti Vittoria sarà anche il vincitore del gioco.
Ogni campagna è suddivisa in quattro scenari (stages). Ogni scenario ha un percorso circolare sul tabellone che mostra il numero di Eroi e di Eserciti dei Popoli liberi che difendono quello specifico scenario. Ogni scenario presenta anche icone che definiscono quali carte Eroe possono essere giocate durante le battaglie, icone che mostrano quali forze dell’Oscurità possono sostenere i Nazgûl e, ovviamente, il premio in PV per avere completato uno scenario.
Come è facile intuire quando si parla della Wizkids, il gioco fa ampio uso del Sistema Clix delle miniature: la basetta di ogni modello, infatti, può essere fatta ruotare per mostrare in tempo reale le caratteristiche del personaggio: poteri, punti vita, ecc. Questo sistema ha visto il suo esordio con il primo gioco targato Wizkids, quel Mage Knight che nel 2000 mescolò con successo i giochi di miniature ai sistemi collezionabili (da non confondere con l’omonimo boardgame pubblicato poco tempo fa).
Non abbiamo ancora potuto esaminare nel dettaglio i contenuti della confezione. Dalle prime immagini che circolano, la componentistica sembra essere ottima e abbondante con un curioso miscuglio di cubetti. Nella dotazione figurano 138 cubi da battaglia (28 cubi azzurri degli eserciti dei Popoli Liberi, 24 bianchi degli Eroi, 24 neri degli Orchi, 28 rossi dei Mumakil e 28 verdi dei Troll) ,70 cubi che indicano il Favore di Sauron, miniature e carte … tante carte. Nella scatola trova posto anche un tabellone nel quale sono raffigurate alcune delle più importanti locazioni della Terra di Mezzo, nelle quali i giocatori dovranno far viaggiare il proprio Nazgûl per completare le missioni e una paccata di tasselli (per citare il nostro attuale Ministro del lavoro).
Parlando del tabellone, questo è suddiviso in tre zone: Rohan, Gondor e la Caccia al Portatore dell’Anello (ringbearer). Ogni zona è, a sua volta, caratterizzata da 4 locazioni per un totale di 12 luoghi della Terra di Mezzo nei quali fare viaggiare il proprio Nazgûl. Per completare ogni campagna, i giocatori devono visitare tutte e 12 le locazioni entro la fine dell’ultimo round (9 round di gioco). Il regolamento fornisce l’opportunità di giocare a livelli di difficoltà differente: nelle modalità più facili, alcune delle locazioni si considerano già visitate ai fini della vittoria finale.
I livelli di difficoltà sono tre: facile, moderato e difficile. La difficoltà del gioco determina quante Carte Missione (Quest Card) vengono pescate ogni turno (vedi sotto) e quali scenari risultano già completi a inizio partita. Peraltro, un livello di gioco “facile” consente ai giocatori di essere più infidi e di tessere intrighi a detrimento degli altri Nazgûl, al contrario, un livello di gioco “difficile” costringe gli Spettri dell’Anello (i giocatori) a una maggiore collaborazione.
Le difficoltà sono in agguato!
Come abbiamo accennato, a ogni turno di gioco si attivano alcune Carte Missione (Quest Card), che rappresentano delle vere e proprie ‘distrazioni’. Alcune delle carte missione forniscono dei bonus ai Nazgûl, ma non danno grosse penalità nel caso non vengano completate; altre, invece, devono essere affrontate per non incorrere in malus davvero pesanti. C’è dunque sempre la necessità di affrontare le Carte Missione e di farlo nel minor tempo possibile, per evitare che l’Unico Anello venga gettato nel fiume di lava del Monte Fato, decretando la sconfitta degli Spettri dell’Anello.
In pratica ogni turno presenta due fasi distinte. Nella prima fase, ogni giocatore può spendere dei cubi Favore di Sauron per avere dei bonus. Nella seconda fase, ogni Nazgûl decide se proseguire sul tabellone principale per visitare tutte e 12 le locazioni o intraprendere una missione di una Carta Missione.
Quando un giocatore visita una delle locazioni sul tabellone, si trova a dover combattere contro eroi o eserciti dei popoli liberi; entrambi (eroi ed eserciti) sono rappresentati da specifiche carte che ne definiscono forza e caratteristiche di combattimento.
Ogni Nazgûl ha un asso nella manica
Un breve cenno a parte meritano le Carte Potere (Card of Power), un mazzo di 45 carte che rappresentano doni speciali di Sauron ai suoi pupilli. Le Carte Potere sono giocabili in qualsiasi momento (a meno che non venga specificato altrimenti nel testo della carta), fornendo un aiuto al proprio Nazgûl o a quello di un altro giocatore. Ottenere le Carte Potere è possibile attraverso una fase d’asta, durante la quale ogni giocatore mette in gioco un certo numero di cubetti del Favore di Sauron.
Una delle caratteristiche salienti di questo specifico mazzo di carte è che è ‘finito’; in altri termini, una volta che è stata pescata l’ultima Carta Potere non verrà ricostituito il mazzo con gli scarti e per il resto della partita non saranno più disponibili ulteriori Carte Potere.
Un altro asso nella manica di ciascun Nazgûl sono le carte Missione segreta (Secret Quests) che rappresentano obbiettivi da raggiungere per ottenere ulteriori punti vittoria. Questo tipo di carte offrono due opzioni: una quest primaria dal più alto valore e una quest secondaria meno pregiata ma più facile da soddisfare.
Una coppa per ghermirli
Concludiamo questa breve carrellata con un’occhiata al sistema di combattimento che si sintetizza nella così detta battlecup , un contenitore che sarà riempito di cubetti a seconda delle condizioni delle battaglia. Per farla breve: le forze degli eserciti liberi presenti sulla locazione determineranno la quantità e i colori dei cubetti dei “buoni”, i Nazgûl e i loro eventuali alleati (troll,orchi e cosi via) stabiliscono i cubetti utili ai nostri (malvagi) fini. Tutti i cubetti si mettono nella coppa, il giocatore che sta conducendo la sfida decide quanti tirarne fuori (nei limiti concessi da carte e livelli) e distribuisce i danni sulle unità in gioco. Prima di iniziare una battaglia quindi i giocatori cercano di creare una situazione (tramite carte, alleati, favori di Sauron, altri nazgul e cosi via) che li porti ad avere un numero consistente di cubetti a loro favore.
Tanto per rassicurare i fan dei cattivi: i Nazgûl non muoiono in combattimento, se il loro Clix viene ruotato fino al livello 0 semplicemente scappano a Mordor per recuperare le forze.
La visione di un Nazgûl è consigliata a un pubblico adulto
Se diamo retta alle indicazioni dei produttori della Wizkids, si tratta di un gioco abbastanza complesso ma di breve durata. L’età consigliata è 14+ anni, mentre una partita dovrebbe svolgersi in un’ora di tempo.
Un’ultima notazione. Nel romanzo di Tolkien i Nazgûl erano nove, ma per motivi che non conosciamo quattro di loro non hanno firmato la liberatoria alla Wizkids per consentire lo sfruttamento della loro immagine. Quindi, stranamente, solo cinque si dovranno fare carico di portare a termine la missione affidata dall’Oscuro Sire!
Andiamo in gita a Erebor?
Pochissime notizie circolano ancora riguardo al secondo titolo in fase di produzione da parte della Wizkids:The Hobbit: An Unexpected Journey — Journey to the Lonely Mountain Board Game. Sappiamo che l’autore è Eric Lang (autore di diversi titoli di successo tra cui, sempre per Wizkids, Quarriors!) e che dovrebbe esserci un forte legame con il film di Peter Jackson.
Il gioco, infatti, seguirà le vicende del noto hobbit Bilbo Baggins cosi come sono state riadattate per la pellicola (che è la prima di due parti) quindi si limiterà al viaggio verso Erebor, la Montagna Solitaria. Anche per The Hobbit: An Unexpected Journey — Journey to the Lonely Mountain Board Game abbiamo cinque miniature pre-dipinte con la base Clix per caratteristiche differenti a ciascun personaggio, un tabellone di gioco, carte, tasselli, ecc.
Due le possibili modalità di gioco. Uno contro uno, oppure uno contro tutti. In entrambi i casi, un giocatore impersona Bilbo, mentre gli altri scelgono fra Gollum e altri personaggi malvagi, il cui scopo è, ovviamente, quello di impiegare le risorse disponibili per impedire allo hobbit di completare il suo viaggio e vincere la partita.
Rimaniamo in attesa di ulteriori dettagli sul gioco ispirato a Lo Hobbit e ci prepariamo a mettere le mani sul boardgame degli Spettri dell’Anello. E siamo sicuri che questo non sarà l’ultimo annuncio su come Wizkids ci riporterà a giocare nell’universo tolkeniano.