sabato 2 Novembre 2024

Fairy Land, aspettando il Re delle Fate

Nel bosco c’è grande attività: il Re delle fate sta per tornare da un lungo viaggio e tutti vogliono riceverlo degnamente. Le famiglie aristocratiche delle fate si danno da fare per organizzare il migliore comitato di benvenuto e la festa più bella, raccogliendo fiori e stringendo amicizia con gli animali del bosco (ma le fate non sono “per definizione” amiche degli animaletti della foresta?). Ovviamente non è tutto “rose e fiori”. Occorre prestare attenzione agli orchi e ai goblin che infestano il bosco … e quando si è in seria difficoltà, si può sempre chiedere aiuto ai Druidi o alla Regina delle fate. Questo è l’incipit di Fairy Land, il nuovo gioco di carte per 2-4 giocatori edito da Lo Scarabeo, ultima fatica di Luca Iennaco, co-autore di Kingsburg con Andrea Chiarvesio; quest’ultimo presente nel progetto in qualità di direttore di produzione…

La casa editrice Lo Scarabeo, nota agli appassionati soprattutto per la produzione di bellissimi tarocchi, ha voluto entrare, negli ultimi anni nel mercato dei boardgame. È appena il caso di ricordare Arcanum, realizzato dalla coppia Chiarvesio-Zizzi: un gioco da tavolo basato appunto sui tarocchi e pubblicato lo scorso anno.

Ma torniamo a esaminare questo Fairy Land che sarà presentato alla ormai imminente fiera di Essen 2012. Sul sito dell’editore è stato messo a disposizione il regolamento, che abbiamo prontamente studiato per voi. Come accennato si tratta di un gioco costituito da 135 carte suddivise in 32 Carte Giocatore (quattro set in altrettanti colori), 19 Carte Regina delle fate e 84 Carte Bosco. Poiché sono le uniche che contengono del testo, le Carte Regina sono presenti nella scatola in due set, uno per lingua (presumiamo in italiano e tedesco, come il regolamento).

La preparazione a una partita di Fairy Land prevede la distribuzione delle Carte Giocatore, numerate da 1 a 7, a ciascun giocatore, ognuno dei quali pone la carta con lo stemma della propria casata a faccia in su davanti a sé. Dalle Carte Regina si seleziona un mazzetto di 9 carte a rappresentare il palazzo dove sono conservati oggetti preziosi. Il consiglio dei Druidi è rappresentato da un altro mazzetto di 9 carte, estratte a caso dalle Carte Bosco. Le rimanenti Carte Bosco sono sistemate in un terzo mazzetto dal quale vengono estratte tre carte scoperte che raffigurano le tre radure del bosco.
Durante la partita ci saranno sempre esattamente tre radure, anche se alcune dovessero rimanere temporaneamente vuote.

Il gioco procede a turni. Durante ogni turno, ciascun giocatore esegue tre azioni in un ordine che segue lo svolgersi del giorno: Alba, Giorno e Tramonto.
Durante la fase Alba il giocatore di turno rivela due carte dal mazzo delle Carte Bosco e le posiziona sulle radure, seguendo delle semplici regole: su una radura può essere posizionata una sola carta per turno e quando si posizionano le carte delle creature malvagie (orchi e goblin), queste vanno messe nella radura che, in quel momento, contiene il minor numero di creature malvagie (orchi o goblin che siano).
Durante la fase Giorno, ogni giocatore può decidere di eseguire un’azione a scelta tra l’esplorazione di una delle tre radure (ossia raccogliere tutte le carte presenti in una delle radure), chiedere udienza alla Regina delle fate o al consiglio dei Druidi (pescando le carte dai relativi mazzetti) o usare un oggetto pescato in precedenza dal Palazzo della Regina delle fate.
L’esplorazione della radura si svolge attraverso un meccanismo ad asta. Il giocatore di turno dichiara quale delle radure desidera esplorare; a questo punto ogni giocatore a partire dalla sinistra di quello attivo annuncia quante fate dalla propria mano desidera inviare all’esplorazione della radura scelta: l’avversario successivo può rilanciare, annunciando di mandarne un numero maggiore o passare. Il giocatore di turno è l’ultimo a dichiarare il numero di fate da mandare in esplorazione … questo permette un interessante possibilità di bluff, simulando un possibile falso interesse per una radura!
Nel meccanismo ad asta non c’è però possibilità di rilancio, chi vuole partecipare all’asta fa una puntata sola e questa deve essere superiore alla precedente, altrimenti è fuori.
Il giocatore che ha proposto l’invio del maggior numero di Fate esplora con successo la radura e deve giocare dalla sua mano il numero di Fate da lui dichiarato (sommando i valori delle carte che gioca).
Infine nella fase Tramonto, le radure che hanno sei carte vengono svuotate.
Le azioni di “consultare i Druidi” o di chiedere “Udienza alla Regina delle fate” si ottengono in maniera simile ma senza il meccanismo ad asta. Semplicemente il giocatore annuncia quante Fate invia per ottenere l’udienza della Regina o del consiglio dei Druidi e le gioca davanti a sé a faccia in su. Poi pesca un numero di carte dalla cima del mazzo della Regina o del consiglio dei Druidi pari a una in meno del valore totale delle fate appena giocate, le esamina senza mostrarle agli avversari e ne sceglie una da tenere di fronte a sé (a faccia in su). 

Non ci sono solo fiori ed animali tra le carte che i giocatori possono collezionare: goblin ed orchi rappresentano elementi di “disturbo”. I goblin, per esempio, andrebbero evitati, ma solo il giocatore che ne ha raccolti di più durante l’esplorazione delle radure avrà una penalità nei punti da lui collezionati. Gli orchi, invece, hanno un ruolo immediato durante la partite: il giocatore che riceve un orco deve immediatamente scartarlo insieme a due carte (due animali o due fiori o una per tipo) a sua scelta fra quelle che ha di fronte a sé (incluse quelle appena prese dalla stessa radura dell’orco).

Alla fine del turno in cui il mazzo delle Carte Bosco si esaurisce, il Re delle fate è tornato e il gioco termina. Ogni giocatore calcola i punti che ha ottenuto che vengono conteggiati considerando i goblin raccolti (chi ne ha la maggioranza perde 2 punti per ogni fastidioso omino verde che possiede), i fiori raccolti (coppie, tris e raccolte superiori di fiori dello stesso tipo vengono premiati, così come la varietà di fiori raccolti … chi non ha raccolto neppure un fiore subisce un malus) e gli animali (si valuta chi possiede la maggioranza dei vari tipi di animali). . Chi ottiene il totale maggiore è il vincitore. Facile no?

Come sempre in fase di anteprima, sarebbe azzardato e, consentiteci, anche spocchioso da parte nostra emettere giudizi definitivi su Fairy Land dalla sola lettura del regolamento. Attendiamo dunque la prova su strada per una valutazione più ponderata ed equilibrata. Per ora, ma solo da quanto abbiamo potuto vedere in rete, possiamo azzardare un giudizio positivo sulle carte che sembrano avere le dimensioni dei tarocchi dalle illustrazioni accattivanti e da un meccanismo semplicissimo ma che nasconde, come i classici giochi di carte, strategie e sorprese a ogni mano. La nostra prima (positiva) impressione sarà confermata o smentita? Aspettiamo le prossime fiere di Essen e Lucca e poi vi sapremo dire!

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