Uno dei titoli inediti che Giochi Uniti si appresta a presentare all’imminente stagione fieristica, a cominciare dagli appuntamenti di Essen e Lucca, è un gioco completamente Made in Italy ambientato nel mondo delle corse di cavalli, un tema che negli anni ha visto parecchie incarnazioni sui tavoli da gioco e che in questa occasione si concentra sulla parte più remunerativa della competizione: le scommesse. Bookmaker (di cui vi avevamo accennato a inizio anno in questo reportage) è un gioco ideato da Giuseppe De Carolis (nome che potrebbe non suonarvi nuovo anche se questa è la sua prima creatura ludica…) e illustrato da Christophe Swall…
Bookmaker è un gioco di carte e di scommesse che potremmo definire “essenziale” nelle componenti e nelle meccaniche. Il cuore del gioco è, infatti, rappresentato da un mazzo di 80 carte nel quale sono rappresentati i quattro cavalli in gioco (a loro volta presenti come altrettante miniature in legno che si muoveranno lungo il percorso di gara). Le carte sono numerate e per ciascuno colore vi sono due serie con valori da 1 a 10. Vedremo in seguito che significato hanno tali valori.
Dei quattro cavallini di legno abbiamo già detto. Completano la dotazione iniziale del gioco due carte jolly, un tabellone che rappresenta il circuito ovale dove gareggiano i purosangue, 480 banconote (si tratta di un gioco di scommesse … i soldi girano), 16 segnalini di legno nei quattro colori che rappresentano i cavalli, un paio di lavagnette cancellabili, 2 bloc notes per tenere traccia delle scommesse e due paia di matite e di pennarelli (questi ultimi, presumiamo, adatti a scrivere sulle lavagnette).
Per una durata dichiarata di 45 minuti e per un numero di partecipanti variabile dai 3 ai 9, Bookmaker si candida ad essere una via di mezzo tra un filler e un party game; oppure tutti e due!
L’obiettivo del gioco è quello di guadagnare la maggiore quantità di denaro, al termine di un programma di corse definito all’inizio tra i partecipanti, in modo tale che ogni giocatore abbia uguali possibilità di assumere il ruolo di bookmaker (l’italico allibratore).
Lo svolgimento del gioco è estremamente semplice e lineare: come le corse dei cavalli del resto. Prima si fanno le scommesse e poi si dà luogo alla corsa dei cavalli per vedere quale purosangue ha vinto e chi ha puntato sui cavalli giusti.
Prima di ogni corsa occorre designare i due allibratori. A inizio gioco i designati saranno il giocatore più vecchio e quello alla sua sinistra. Ci sarà un solo bookmaker quando la partita verrà giocata da quattro o meno partecipanti.
A questo punto ogni giocatore riceve dal mazzo una mano di quattro carte, mentre altre quattro carte sono posizionate scoperte al centro del tavolo. Queste ultime e quelle in possesso di ogni giocatore rappresentano le informazioni su ciascun cavallo che parteciperà al programma delle corse: quelle in possesso dei singoli giocatori sono le informazioni “riservate” (cioè quelle a conoscenza solo del giocatore), mentre quelle al centro del tavolo rappresentano un patrimonio comune. In aggiunta, i due bookmaker dopo aver visto le proprie carte se ne scambiano due tra loro. Poiché solo le carte del mazzo non distribuite saranno utilizzate per la corsa, è evidente che più carte di un colore si trovano tra quelle in possesso dei giocatori o scoperte a terra meno probabilità avrà quel cavallo di vincere la corsa.
Con le informazioni in loro possesso, i due allibratori decidono in autonomia le quote per le scommesse (per esempio, se il cavallo rosso viene dato a 3 vuol dire che in caso di vittoria di quel cavallo il giocatore che ha puntato su di lui vincerà tre volte la posta oltre alla restituzione della puntata). Per ogni cavallo gli allibratori propongono le proprie quote che sono segnate sulle due lavagnette e sono mostrate agli altri giocatori in contemporanea. Tutti i partecipanti al gioco possono dunque effettuare le loro puntate, utilizzando la dotazione iniziale di 1.000 dollari in proprio possesso. Ogni giocatore può fare quante scommesse vuole con uno o entrambi i bookmaker. Anche gli allibratori possono scommettere su uno o più cavalli con l’altro bookmaker ma, a differenza degli altri giocatori, non sono obbligati a farlo. La fase delle scommesse termina quando tutti i giocatori dichiarano che non intendono effettuare altre puntate. A questo punto ha luogo la corsa.
La corsa si svolge in maniera molto semplice. Uno dei due allibratori scopre una alla volta le carte dal mazzo e fa avanzare di una lunghezza sul percorso il cavallo del colore corrispondente alla carta rivelata. Si continua così finché uno dei quattro cavalli non taglia il traguardo.
A questo punto i giocatori che hanno puntato sul cavallo vincente incasseranno le vincite a loro spettanti. Terminata la prima corsa si procede alla seconda corsa che inizia con una nuova fase di scommesse in cui il ruolo di bookmaker viene assunto dai due giocatori alla sinistra dei precedenti bookmaker. Si prosegue in questo modo fino ad esaurire il programma delle corse che è stato stabilito a inizio partita. Al termine del programma, chi ha raggranellato più denaro è dichiarato vincitore
Al gioco base appena descritto, il regolamento di Bookmaker aggiunge una serie di interessanti regole opzionali, tra cui “Brocco”, la “Corsa Jolly” e la “Corsa Trotto” (e l’insieme delle opzioni “Corsa Jolly” più “Corsa Trotto”).
La variante del Brocco presuppone che ci sia un cavallo svantaggiato rispetto agli altri (una carta in meno nel mazzo) e che i giocatori scommettano anche per capire chi è il cavallo sfortunato. La Corsa Jolly introduce (per l’appunto) delle carte jolly che hanno lo stesso valore di quelle appena giocate e fanno quindi andare più veloce quel cavallo. Infine la variante Corsa Trotto sfrutta i segnalini di legno per marcare delle zone del percorso dove i cavalli rischiano di rompere l’andatura e perdere cosi la corsa.
Bookmaker è, senza sorprese, un gioco di scommesse in cui la componente fortuna gioca un ruolo molto forte. È vero che le informazioni pubbliche (le quattro carte al centro del tavolo) e la mano in possesso di ciascun giocatore possono influenzare la decisione di puntare su un cavallo piuttosto che su un altro, ma considerando le 80 carte iniziali del mazzo, conoscerne 8 equivale a un misero 10% … leggermente più alto nel caso dei due allibratori. Ovviamente non è nostra abitudine sbilanciarci in giudizi prima di avere provato sul campo (in questo caso, in pista) il titolo, ma a sentimento ci sembra che Bookmaker possa egregiamente svolgere il ruolo di un buon filler facile da spiegare, veloce da giocare e divertente da provare. Probabilmente, il gioco guadagna mordente e divertimento se giocato almeno in cinque e, dunque, con la presenza di due Bookmaker che con le proprie quote rendono il gioco più variegato e meno rigido. Lo stile delle illustrazioni di Christophe Swall dovrebbe contribuire a creare la giusta atmosfera. Inoltre, se scopriremo che regge bene anche le partite a 9 giocatori si candida ad essere un’ottima soluzione per le serate in grande compagnia!
Che dire? Basta aspettare pochi giorni e poi tutti all’ippodromo a fare le nostre puntate! Nell’attesa potete dare un’occhiata alla prima versione della componentistica alla presentazione dello scorso Febbraio in questa nostra galleria fotografica.