giovedì 7 Novembre 2024

[LuccaGames2012] Beer & Vikings: ecco cosa succede ad usare l’ascia ubriachi

I vichinghi bevevano, questo è risaputo.

Bevevano, tra le altre cose, una simpatica mistura chiamata "birra d'inverno", ad altissimo contenuto alcolico rispetto alla normale birra.

Ed allora quale occasione più ghiotta per i creatori di Sake & Samurai, per espandere la loro nuova serie "Spirits and Warriors"?

Ed ecco Beer & Vikings, un gioco di carte completamente compatibile con il suo predecessore giapponese, con un tema tutto nordico…

Beer & Vikings è un gioco che utilizza lo stesso sistema di Sake & Samurai, tanto che i due giochi sono completamente compatibili. Le carte illustrano oggetti e personaggi che naturalmente sono molto più adatti ad un'ambientazione scandinava. Tra l'altro alcuni personaggi sono presi dalla storia di questi storici guerrieri del nord.

Il gioco è semplice e segue le regole di Sakè & Samurai, per cui qui ci limiteremo a fare un breve excursus sul gioco e parlare più che altro del feeling. In pratica, ogni giocatore rappresenta un vichingo, il cui scopo è quello di scolarsi gli ultimi sorsi di birra dall'ultimo boccale rimasto, difendendo il suo diritto ad essere ubriaco fradicio con la forza del suo braccio e, dove necessario, della sua ascia.

Ciascun giocatore può giocare diverse carte (armi, equipaggiamento, seguaci, azioni ed interruzioni), con le quali può bere, attaccare gli altri vichinghi, o causare quanti più danni possibile mentre cerca di friggersi la sanità mentale con ettolitri di birra. Ciascuna carta può essere usata per compiere un'azione (usandone i simboli sul bordo: attacco, difesa, movimento o bere), oppure per le abilità descritte nel centro di essa. Quando si subiscono i danni, si scartano le carte che rappresentano i punti vita. Volendo un vichingo può "bruciare l'anima", pescando carte dalle sue "carte vita", il che naturalmente diminuisce la vita ma aumenta le sue possibilità di azione. 
Tuttavia in questa versione del gioco si può morire più facilmente che in quella nipponica ma niente paura! Anche stavolta chi viene gettato nella polvere ritorna come spettro (stavolta spettro di Loki, che in Beer & Viking viene definito, impropriamente, il Dio dei morti); gli spettri vichinghi, come quelli giapponesi, hanno diverse capacità ed abilità rispetto ai viventi, ma vincono nello stesso modo: scolandosi più birra.
Inoltre, quando un vichingo ne oblitera un altro, riceve carte Valhalla, che forniscono abilità speciali. Infine, è possibile cambiare la locazione in cui ci si percuote, da una taverna ad un drakkar in fiamme.

Beer & Viking funziona praticamente come Sake & Samurai (non ci stancheremo mai di dire che infatti i due giochi sono completamente compatibili tra di loro), ed è il secondo di una serie che tramite un sondaggio internet vedrà presto una terza puntata ambientata tra i bohemiennes ubriachi di assenzio. Il gioco gira bene se si è in più di tre, ed è sufficientemente caotico da diventare un buon modo di divertirsi senza pensarci troppo. La partita può durare circa 10 minuti per partecipante, quindi intorno all'ora per 5 persone. Certo Beer & Vikings non è il gioco che i fans di Caylus stavano aspettando, ma appare un buon modo per passare un'ora in allegria, con o senza il supporto di birre reali.

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