Durante la torrida estate italiana, dalla GenCon arrivavano notizie interessanti che lasciavano presagire un notevole autunno ludico per i lidi europei. Tra queste, molti sono rimasti impressionati dal sold-out registrato in poche ore da un gioco francese intitolato Seasons.
Al tempo gli abbiamo quindi dedicato un'approfondita anteprima basata sulla sola analisi del regolamento. Qui a Lucca Games abbiamo avuto modo di provarlo con mano nell'edizione italiana firmata da Asterion Press, e questi che seguono sono i risultati della nostra prima prova su strada…
Seasons è un gioco per 2-4 persone che dura circa un'ora, e lo scopo è quello di avere più punti alla fine della partita. I punti sono rappresentati da energie elementali cristallizzate, ed i giocatori impersonano dei maghi che competono per diventare arcimaghi. Il gioco si presenta dotato di buoni materiali, tra cui spiccano 20 grossi dadi, di quattro colori diversi, ed un cospicuo mazzo di carte. Ci sono poi diverse plance: quattro per i giocatori, una che indica le stagioni, ed un segnapunti. La dotazione è completata da alcuni segnalini in cartoncino e pedine in legno. Ma al di là dei componenti, la cosa di questo gioco che salta immediatamente all'occhio è la grafica, opera dell'artista francese Naiade. Le carte e le plance sono illustrate in maniera eccellente, con disegni molto belli e molto evocativi, che aiutano a creare l'atmosfera del gioco.
Seasons è un gioco dalle regole molto semplici. La partita è divisa in tre anni, ed ogni anno è diviso in 4 stagioni (inverno, primavera, estate, autunno). Ad ogni stagione corrisponde un colore di dadi.
I giocatori ricevono nove carte, tre per ogni anno, e le carte vengono scelte, distribuite o pescate con un sistema di draft, a seconda di quanto si conosce il gioco. Le tre carte del primo anno formano la prima mano, le altre carte vengono messe coperte davanti a sè, con segnalini appositi per indicare quali sono quelle del II e del III anno. Le carte rappresentano oggetti e personaggi che possono aiutare i giocatori nella loro missione; una volta giocata, una carta resta davanti al suo controllore per tutta la partita, a meno che non debba essere sacrificata (scartata) per avere effetto. I giocatori, però, possono avere solo un determinato numero di carte a terra, anche se questo numero può aumentare durante la partita.
In ogni turno c'è un primo giocatore che lancia i dadi appropriati alla stagione e poi, a partire da lui, ciascun giocatore sceglie un dado. Uno dei dadi resterà fuori dalla scelta, e servirà ad indicare di quanti mesi avanza il tempo. I dadi permettono di accumulare energie elementali (aria, acqua, terra, fuoco), che serviranno a giocare le carte, ma anche a fare punti, perchè le energie possono essere cristallizzate in determinate occasioni, ed i cristalli costituiscono i punti del gioco.
Quello che però rende il gioco davvero interessante sono le combinazioni che possono scaturire dalle carte, ed uno degli aspetti più belli è proprio l'organizzazione del gioco delle carte in modo da ottenere più punti possibile. Detto così può sembrare freddo ed astratto, ma in realtà non lo è. Seasons è praticamente incentrata sulla concatenazione degli effetti. Un gioco di "combo", se vogliamo dire così.
Quali sono le nostre prime impressioni sulla prova su strada del gioco? Seasons è stata una gran bella sorpresa, senza dubbio uno dei migliori 5 giochi presentati a Lucca in questa edizione 2012. Se da una parte probabilmente non incontrerà il favore dei german gamer, dall'altra Seasons ha la potenzialità di piacere praticamente a tutti, dai giocatori occasionali a quelli esperti. In particolare, si ha l'impressione che piacerà soprattutto a chi ha iniziato con Magic, dato il tema ed il modo di giocare.