…e meno male!
Ma di che stiamo parlando?
Stiamo parlando del nuovo interessantissimo gioco di ruolo dedicato all’universo di Guerre Stellari, edito da Fantasy Flight Games e in uscita per questa primavera 2013.
Ma andiamo con ordine…
In una diversa occasione vi abbiamo accennato che, durante agosto 2012, è iniziata la fase di beta-test pubblico di questo gioco, chiamato Star Wars : Edge of the Empire.
E già alla nascita fece parlare di se per il fatto che il manuale beta fosse già un prodotto da acquistare a ben 30$ (al momento di questo articolo, non più disponibile).
Ma va bene.
Va bene perché a tutti i giornalisti presenti all’evento è stata regalata una copia, e va bene perché si tratta comunque di un manuale di oltre 200 pagine che contine il gioco completo in ogni sua parte, escluso testo di fluff, illustrazioni decorative, e orpelli simili che invece andranno ad arricchire il manuale finale, che si vocifera sarà attorno alle 400 pagine, hardcover, tuttocolore, glitterato, rotante, e chi più ne ha più ne metta; come sempre Fantasy Flight non lesina sulla qualità dell’oggetto fisico.
Questa fase beta ha visto la sua conclusione a fine novembre 2012.
In questo periodo sono stati rilasciati svariati file di aggiornamento, scaricabili gratuitamente dal sito ufficiale.
Il gioco c’è, funziona, e con l’apporto dei fan è stato limato laddove necessario.
Da notare come FFG abbia effettivamente accolto varie segnalazioni e idee inviate dai giocatori, senza però stravolgere il suo design originale, il tutto nell’arco di pochi mesi; atteggiamento che ci appare forse un pò più sensato rispetto all’infinito beta-test di D&D Next che, con i suoi costanti sondaggi, sembra mettere in discussione tutto e il contrario di tutto senza mai effettivamente mostrare cosa sia stato accolto e cosa no, nè quale sia la reale posizione degli autori del gioco su elementi concreti, proseguendo invece con dichiarazioni al limite del comizio politico all’italiana, costringendoci ad attendere gli eventi di punta come GenCon o D&D Experience per sapere quali sono state le conclusioni. FFG invece (probabilmente anche a causa della volontà di andare in stampa nel minor tempo possibile) ha preso delle decisioni molto nette basate sul continuo dialogo con l'esercito dei beta-tester..
A dicembre 2012 è stato lanciato il gioco in versione introduttiva.
Anche questo prodotto, citato anche sulle pagine di Penny Arcade, è aquistabile dal sito ufficiale per ben 30$.
Trattasi di una scatola contenente un sacco di cose.
Un manualetto (di 48 pagine) contenente tutte le regole base del gioco, schede personaggio pre-generate e riccamente illustrate, 14 dadi speciali, 50 fra token e segnalini, una grande mappa pieghevole e un modulo di avventura progettato per insegnare il gioco giocando.
E già sul sito sono scaricabili una seconda avventura e altri due personaggi giocabili.
Molto simile all’ottimo Pathfinder Beginner Box, ma più “leggero”; nel senso che se da un lato non offre le opzioni per creare personaggi nuovi e le onnipresenti “liste di cose” (armi, veicoli, poteri, mostri); dall’altro l’impianto di regole risulta completo con solo una cinquantina di pagine praticamente prive di matematica, contro le oltre cento zeppe di numeri e tabelle proposte da Pathfinder.
Ma alla fine, prodotto editoriale a parte, com’è questo nuovo gioco di Guerre Stellari?
A nostro giudizio, molto interessante.
Raccogliendo informazioni online da una moltitudine di fonti possiamo anticipare che il gioco, tanto per cominciare, non sarà generico e aperto a ogni possibile sfumatura del vasto universo a cui fa riferimento.
Lo Star Wars RPG targato FFG vuole offrire ai partecipanti l’esperienza tipica della saga cinematografica originale, composta da Episodio IV, V e VI.
Così il gioco completo sarà una trilogia di manuali che affronteranno aspetti specifici di questa “Era dei Ribelli”, offrendo una serie di opzioni di gioco che andranno man mano ad espandersi (un pò alla maniera di D&D4 con i suoi Player’s Handbook 1, 2 e 3).
Il primo manuale, Edge of the Empire, verterà sull’esplorazione (con personaggi come mercanti, ricettatori, cacciatori), una base di partenza molto cara ai fan della saga.
Il secondo manuale, Age of Rebellion, approfondirà gli aspetti militari e di conflitto diretto fra Impero e Ribelli (con personaggi come piloti, spie, soldati).
Infine il terzo manuale, Force and Destiny, si concentrerà su questioni morali e di sopravvivenza allo sterminio eseguito dall’Impero (con personaggi come Jedi, Adepti, etc).
E’ da notare che sebbene i primi due manuali offrano opzioni per giocare personaggi dotati di capacità e sensibilità legate alla Forza, solo nel terzo saranno presenti regole per veri e propri Jedi.
Per quanto riguarda il regolamento lo scopo è, come già detto, mettere il focus sull’avventura intesa come nei film della serie.
Quindi regole semplici, con pochi o nessun numero da calcolare, di effetto scenografico e incentrate sull’azione.
Come per l’altro sistema “originale” di casa (Warhammer 3), anche qui si è scelto di usare dadi speciali come meccanica base del gioco.
Radunando una pool di dadi (in genere fra 3 e 5, e comunque non superiore a 6, salvo poche eccezioni) ed effettuando un semplice tiro si ottengono risultati che descrivono sia il grado di successo dell’azione tentata dal personaggio, sia eventuali conseguenze secondarie o effetti speciali.
La difficoltà dei tiri è rappresentata dal numero di Dadi-Minaccia che il GM sceglie di tirare (in genere 2), ma la distribuzione dei risultati sui dadi tende a favorire non poco il successo dei personaggi, sebbene venga infarcito da interessanti effetti secondari inattesi.
In questo modo si spinge il gioco verso l’azione, le scelte e le relative conseguenze, piuttosto che verso un meticoloso calcolo di pro e contro dovuto al timore del fallimento.
Interessante la meccanica per cui anche un’azione che di per sè è fallita potrebbe essere spesa come “supporto” all’azione di un giocatore alleato.
Elegante è anche il fatto che tutte le statistiche del personaggio contribuiscano al tiro, ma senza gonfiare a dismisura il numero di dadi tirati.
L’idea è che più elementi in sinergia migliorino la qualità dei dadi, piuttosto che la quantità.
Immaginando un PG con la capacità “Mischia 3” e la caratteristica “Fisico 2” la pool base sarebbe composta dal numero maggiore di Dadi-Abilità (in questo caso 3) e di questi ne verrebbero migliorati al grado di Dadi-Proficienza in quantità pari al numero minore (in questo caso 2). La pool finale quindi sarebbe di 2 Dadi-Proficienza e 1 Dado-Abilità.
I possibili risultati dei dadi si dividono fra successo e vantaggio, che si cancellano vicendevolmente contro fallimento e svantaggio, più un risultato di “minaccia” che invece si accumula sempre.
Non avendo il manuale Beta o Beginner sotto mano non possiamo fornirvi ulteriori dettagli, basti sapere che ogni tiro non rappresenta solo il mero successo/fallimento di un’azione, ma informa sia i Giocatori che il GM sul possibile andamento degli eventi in scena.
Nota intelligente: questa volta invece di fornire un set di bizzarri dadi speciali, e poi vendere separatamente altri set addizionali o singoli dadi di rimpiazzo per eventuali smarrimenti, FFG ha realizzato una comoda app (sia per iOS che Android) che al costo di circa 5$ funge da ottimo dice roller virtuale.
In realtà ciò è stato fatto anche per Warhammer 3, ma solo dopo, e solo per iOS.
Ultimo scampolo interessante di informazione sul gioco, è che in fase di creazione i personaggi possiederanno ciascuno una selezione di Doveri e Motivazioni, elementi sia meccanici che descrittivi utilizzati per dare a tutti i partecipanti interessanti legami di partenza, idee di sviluppo del proprio personaggio, e agganci di storia da sviscerare e mettere alla prova.
Ancora una volta Fantasy Flight entusiasma e crea grandi aspettative, abbracciando alcuni aspetti moderni del design dei giochi di ruolo senza però (per fortuna o purtroppo) scostarsi troppo dalla tradizionale struttura Avventura Preparata –> GM –> Giocatori
Attendiamo dunque con ansia il manuale finale, e nel frattempo… Stay Gioconomicon!