C’era una volta (e c’è ancora) un MMORPG (sapete cos’è un MMORPG, no? ) che si intitola Dofus. I personaggi di questo videogioco hanno il simpatico aspetto superdeformed che tanto piace agli otaku, e mentre attraversano il loro videomondo prendono simpaticamente a schiaffi qualsiasi cosa, incluse casse, alberi e cespugli. Da questo strano scenario ad un gioco da tavolo il passo è breve, mancano solo le miniature… ed ecco a voi quindi Krosmaster: Arena (da ora KA), un gioco della Ankama localizzato in italiano da Ghenos Games, che vi darà una scatola piena di pupazzetti predipinti superdeformed che si percuotono allegramente in un’arena (chiamata appunto Krosmaster) tra alberi e casse, tutti rigorosamente devastabili, e tante monetine che servono a comprare nuove abilità speciali per percuotere sempre meglio!
KA è un gioco di combattimento tra miniature predipinte collezionabili, che si svolge in un’arena quadrata piena di ostacoli. Questa definizione è valida sia per il gioco da tavolo “reale” di cui vi stiamo per parlare, che per la sua versione elettronica già esistente online. Chi è già pratico dei MMORPG di Ankama (Dofus o Wakfu) potrebbe conoscere già bene questo sistema di regole perché KA è effettivamente un videogame tattico multiplayer che ricrea un gioco da tavolo praticato in questo universo. Anche nella versione digitale si possono “comprare” le miniature da aggiungere al nostro esercito personale, ma in questo caso cambia ovviamente la valuta.
Come nel videogioco, gli ostacoli sul campo di battaglia si possono distruggere per guadagnare monete. E le monete servono ad acquistare abilità ed oggetti. Il gioco si svolge tra due squadre, che possono contare diversi personaggi (nella scatola base ce ne sono 8, 4 per squadra), ma può essere giocato anche in una sorta di tutti contro tutti.
Quello che fin dalla prima apparizione ad Essen e la presentazione a PLAY ha colpito di KA è il comparto grafico: il tabellone è ben realizzato, le carte ed i segnalini rispecchiano lo stile di Dofus e l’effetto tridimensionale è garantito da alberi, cespugli e casse in cartone costruibili in 3D, e soprattutto dalle spettacolari “miniature”: pupazzetti predipinti (benissimo) che rappresentano i vari personaggi del gioco, e che fanno la felicità di tutte le fanciulle (e pure di qualche giovinotto) che abbiano la ventura di posarvi gli occhi sopra.
Ma KA non è solo grafica! Sotto l’aspetto coccoloso si nasconde un gioco ben strutturato di combattimento. Lo scopo del gioco è variabile in base allo scenario scelto per affrontarsi, ma in genere include pestare per benino la squadra avversaria. Ogni personaggio ha quattro attributi base: iniziativa (per determinare chi inizia il turno), velocità (punti movimento), resistenza (punti ferita), e punti azione. L’iniziativa serve a determinare quale squadra muove per prima ogni turno: in pratica si sommano i valori di iniziativa di tutti i personaggi di una squadra, si confrontano i totali, ed il più alto muove per primo.
Nel proprio turno, un personaggio può muoversi fino al massimo dei suoi punti movimento (ogni casella attraversata in genere costa 1 punto movimento), e compiere azioni fino al massimo dei suoi punti azione (le azioni hanno diversi costi e diversi effetti). Gli attacchi possono essere portati a distanza oppure corpo a corpo, in base al tipo di azione scelta, solo che per il corpo a corpo bisogna effettuare un tiro di avvicinamento che può fallire ed impedire l’attacco. Quando un personaggio subisce danni, li sottrae dalla sua resistenza, e quando perde l’ultimo punto di resistenza è sconfitto e viene rimosso dalla mappa (ed in genere fornisce alla squadra avversaria un certo numero di punti gloria, come riportato sulla carta del personaggio).
Il combattimento è risolto tramite dadi speciali: l’attaccante tira un dado e infligge danni se ottiene l’apposito simbolo, mentre il difensore tira un dado e para danni se esce l’apposito simbolo. Inoltre, le abilità dei personaggi e le azioni possono influire sulla quantità di danni subiti ed inflitti e sul numero di dadi da tirare.
Durante il gioco è possibile raccogliere ed ottenere monete, e queste monete possono essere spese in determinate caselle per acquistare abilità ed oggetti, che hanno costi diversi a seconda della potenza.
Oltre le 8 miniature base presenti nella scatola, ci sono altri personaggi con cui comporre le proprie squadre, che saranno venduti separatamente. Il package è quello tipico dei giochi collezionabili: booster che non permettono di sapere quale miniatura c’è all’interno. E, come prevedibile, ci saranno personaggi più comuni e altri più rari.
Al momento attuale KA esiste solo in francese, ma la Ghenos ne sta curando la localizzazione in italiano prevista per settembre. Cosi come l’edizione inglese è supportata da una campagna kickstarter (che tra l’altro ha riscosso un immediato successo, i 50000 dollari richiesti sono stati raggiunti in meno di 24 ore) sulle pagine del sito Ghenos è possibile preordinare il gioco scegliendo tra diversi pacchetti su diverse fasce di prezzo, ciascuno con elementi aggiuntivi come scenari e personaggi bonus.
Dopo questa nostra prima esperienza di gioco in occasione di PLAY 2013, dobbiamo ammetterlo che KA sembra proprio un bel gioco – e non solo per la grafica e per le miniature, ma anche per come è strutturato il gameplay. Le combinazioni di personaggi ed abilità sono elevatissime e la rigiocabilità pure. E poi, non possiamo nasconderlo, la capacità attrattiva delle miniature è senza dubbio uno dei punti di forza del gioco, e forse addirittura nasconde troppo il valido sistema di regole che c’è alle spalle. Attendiamo quindi la versione italiana per una recensione completa!
Le fotografie utilizzate per questo articolo sono state scattate durante la presentazione alla scorsa fiera di Essen. Potete visionarle più dettagliatamente in questa nostra galleria fotografica.