venerdì 29 Novembre 2024

Dawn – Rise of the Occulites. Occhio per occhio?

La piattaforma Kickstarter, ormai lo sappiamo tutti, percorre binari differenti dalle normali logiche produttive e la sua crescente popolarità sta modificando in maniera evidente e pesante la realtà del mondo dei giochi (e non solo). Tramite Kickstarter è possibile proporre le proprie idee, spesso quasi senza alcun investimento alle spalle, e scoprire dalla risposta del pubblico se è il caso di procedere con il progetto. Oppure è possibile rilanciare idee semisconosciute ma che avevano riscontrato un certo interesse, come in una gigantesca vetrina virtuale.
Quest'ultimo è il caso di Dawn – Rise of the Occulites, un gioco di miniature sviluppato in Australia dalla poco nota Darwin Games, e rilanciato da poco su Kickstarter dalla Eagle Games.

In realtà il rilancio è stato interrotto a 5 giorni dalla conclusione della campagna di finanziamento perché “qualcosa andava rivisto”…

Mancavano ancora 5000 dollari per arrivare ai 35000 previsti per garantire il finanziamento e onestamente non sembrava neanche un traguardo impossibile da raggiungere, ma probabilmente la Eagle Games aveva aspettative più alte per questo titolo ed effettivamente la suddivisione dei pledge e degli stretch goal andava seriamente rivista.
Il rilancio della campagna è previsto tra 30/60 giorni, vedremo se questa sarà la volta buona per far conoscere al mondo il gioco ideato e illustrato da Ben Boersma. Nell’attesa, noi diamo un’occhiata più approfondita a questo curioso gioco, di cui il regolamento di ben 64 pagine è già disponibile e non cambierà (cosi assicura l’autore) neanche in occasione del prossimo crowdfunding.

Di base, abbiamo a che fare con un gioco per due persone, in cui si controllano delle tribù di strani organismi sensienti, chiamati Occuliti, in un mondo denominato Dusk ("Crepuscolo"), sotto molti aspetti simile alla Terra e sotto altri parecchio dissimile. Per una casa che si chiama Darwin Games sembra naturale (ci si scusi la battuta) avere a che fare con un gioco che parla di evoluzione e selezione. Ed infatti Dawn ci vedrà guidare la nostra tribù di monocoli (gli Occuliti hanno infatti un occhio solo) durante l'evoluzione biologica e culturale di questa peculiare specie.

L’elemento che più spicca in questo gioco e che sicuramente lo contraddistingue nel suo genere è l’originale comparto grafico. Gli Occuliti hanno un design cartonesco, le miniature dalle fotografie sembrano delle piccole opere d’arte (per chi apprezza questo genere di sculture) che da sole potrebbero valere l’acquisto del gioco (un po’ come accadde per Poseidon’s Kingdom nel 2011). Non per nulla nei pledge della campagna originale erano previste ulteriori tribù di Occuliti oltre alle due del gioco base. Ma andiamo a scoprire proprio come funziona il gioco base.

Ogni giocatore ha a disposizione 5 Occuliti, con un capo tribù che ha alcuni interessanti poteri. In generale la struttura di un turno di gioco è semplicissima: il primo giocatore sceglie una carta e ne risolve gli effetti, il secondo giocatore fa lo stesso, e poi si passa alla fine del turno. Tutto questo viene ripetuto finché la partita non termina, ovvero, essendo un gioco a scenari, quando le condizioni dello scenario vengono soddisfatte.

Gli occuliti dei giocatori hanno diverse caratteristiche, che indicano il numero di azioni che la miniatura può compiere, la velocità, l'attacco, la difesa e la resistenza (che quando arriva a zero determina l'esclusione della miniatura dal resto della partita). In più, gli occuliti possono avere delle abilità speciali. Il capotribù inizia la partita con 5 segnalini Tribali che gli permettono di compiere azioni speciali, ma che una volta usati sono scartati per il resto della partita.

Le carte Selezione Naturale sono di diversi tipi: abbiamo le carte "normali", che sono divise in "offensive" e "difensive", e permettono di attivare un determinato numero di occuliti per compiere determinate azioni; poi ci sono le carte Boost, che funzionano come le precedenti ma aggiungono anche dadi all'azione; ed infine ci sono le carte Evento, che vanno giocate appena pescate, e che hanno diversi effetti durante il gioco.

Le azioni possibili sono molte, e vanno dal movimento all'attacco fino all'interazione con l'ambiente. Il combattimento è basato sul tiro di dadi, ma è possibile potenziarsi (aggiungere dadi) usando carte; il risultato del combattimento utilizza una matrice, come quella dei classici wargame, che in base alla differenza tra i risultati di attacco e difesa descrive gli effetti dello scontro (in genere si perde Salute, ma può accadere che il difensore venga eliminato all'istante). Questo almeno per quanto riguarda le regole base.

Tuttavia, Dawn offre anche regole avanzate, con matrici di combattimento differenti, molte più azioni (come guarirsi, nascondersi, scalare, e via dicendo), ed anche un modo per far rinascere altri membri della tribù; inoltre ci sono regole avanzate per il terreno, per creare tribù con diverse abilità e con membri diversi, e persino adattate a diversi ambienti o che includono Luftles (un'altra specie di creature) al loro interno. Infine ci sono le regole per gli incontri con le creature pericolose di Dusk, e le regole per giocare una campagna. Il corposo manuale (64 pagine, per ora) include uno scenario introduttivo per le regole base, e 10 scenari che usano le regole avanzate, ed è già disponibile da scaricare in bassa risoluzione (naturalmente in inglese) per chi volesse dare un'occhiata più approfondita.

Dawn: Rise of the Occulites è quindi un gioco di schermaglie tra miniature nello stile di Mordheim, se vogliamo trovare un paragone, ma su mappa esagonata , in cui c'è anche un aspetto "Manageriale" della propria banda di guerrieri. Gli scenari sono interessanti e l'interazione col mondo esterno simula bene – almeno dalla lettura del regolamento – le difficoltà di una specie all'alba della sua evoluzione culturale. Tuttavia il fatto che abbiamo a che fare con strane creature invece che coi soliti elfi o marine spaziali potrebbe rendere il titolo sicuramente originale ma proprio per questo non appetibile a tutti.

Per sapere se potremo mai mettere le mani sul gioco dovremo attendere il verdetto della prossima campagna di KS, ma già al momento questo Dawn sembrerebbe essere un gioco interessante, ancorché un tantino sottovalutato.

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