giovedì 28 Novembre 2024

Escape: Fighting for Freedom – Ancora oscurità ed horror su kickstarter

Sembra che il mix "belle miniature + zombi/horror" sia una ricetta quasi necessaria per presentare un progetto ludico sulla piattaforma kickstarter, e questo Escape Fighting for Freedom non fa eccezione. In realtà si tratta di una riedizione di un vecchio gioco 1 vs 1 che l'editore ha rilanciato con successo su kickstater, portando il numero di giocatori fino a 6.

Nella sua forma originale, il gioco ricorda in buona sostanza boardgame simili, come per esempio il sottovalutato Tannhauser della FFG, ma il nuovo lancio in crowdfunding ha permesso di modificare l'esperienza di gioco. Va specificato, tra l'altro, che a quanto pare il kickstart di Escape è servito solo a finanziarne la produzione, ma il gioco verrà poi venduto normalmente….

Citando le parole dell’editore, Taban Miniatures, il gioco è stato lanciato nel 2011 come semplice allegato della rivista Ravage, esaurendo immediatamente le 3000 copie della prima tiratura. Di fronte a un tale successo, una nuova edizione più lussuosa era d’obbligo, ma come è ormai ampiamente noto, per non rischiare proprio nulla, meglio tastare sempre il terreno sul crowdfunding, specialmente quando si tratta di tante miniature.

Le miniature per l’appunto, che sono il piatto forte di ogni uscita simile su KS, sono decisamente ben realizzate. Soprattutto se vi piace lo stile manga, Escape avrà sicuramente una forte attrattiva su di voi. Le miniature sono in scala 30mm, dettagliate e non predipinte, e rappresentano la fazione umana della Resistenza e la fazione ISC (robot controllori dai nomi nipponici) che li contrasta. Il background è presto detto: in una gigantesca specie di arca di Noè (che si chiama "arca del nuovo mondo NOE") gli umani della Resistenza vogliono assolutamente uscire dalla loro prigione più o meno dorata, per scoprire cosa si cela sulla superficie del mondo chiamato Eden; l'ISC, tramite degli spaventosi robot, cerca di proteggere l'umanità dagli orrori di Eden – almeno ufficialmente – e per far questo non esita a sterminare la Resistenza che si oppone a questa cortese protezione.
Tra l’altro, l’ambientazione qui descritta è la stessa del wargame skirmish pubblicato tre anni fa dallo stesso editore: Eden.

Il gioco (che funziona a scenari) può essere giocato in solitario ed in modalità cooperativa oppure, come nell'originale, in modalità competitiva. Nella modalità solo/coop, i robot compaiono sulla mappa tramite un mazzo di carte "Sciame" codificato in base ai colori degli sciami. In ogni turno vengono messi sulla mappa 3 sciami; tutti gli sciami hanno 6 punti movimento, lo sciame nero può spostarsi diagonalmente, quello verde può attraversare i muri, mentre quello blu non ha alcuna abilità speciale. Gli sciami vengono attivati e mossi dopo i giocatori, e rivelati quando un umano li vede. All'inizio del turno si determina l'infestazione (cioè quanti e quali sciami ci saranno, e dove compaiono). Gli sciami si muovono in ordine di colore (nero, verde, blu).
I personaggi hanno diversi attributi, che vengono utilizzati per realizzare prove di vario tipo (per esempio cercare o aprire porte), e nella modalità cooperativa un personaggio beneficia della presenza di un altro vicino, che potrà potenziare le varie abilità o addirittura cedere punti movimento agli altri.
Ogni personaggio ha delle abilità (rappresentate da icone sulla propria scheda), punti ferita, e tre statistiche (punti intelletto, punti attacco, e punti movimento). Le statistiche variano durante il gioco, quindi si usa un pennarello per cancellare i vari punti spesi in ogni turno. I punti vengono ripristinati all'inizio del turno successivo.

Ogni miniatura viene attivata una volta per turno, e quando è attiva può compiere diverse azioni, tra cui muoversi, attaccare, ed usare abilità. Il movimento è espresso in termini di punti movimento, e può essere interrotto e ripreso a piacimento per compiere diverse azioni (per esempio ho 5 punti movimento: mi sposto di 3 caselle, forzo la porta usando punti intelletto, e poi mi sposto di altre 2 caselle). Il combattimento può essere a contatto o a distanza.
In genere per risolvere le azioni si utilizza un tiro di dado con modificatori, che può essere un tiro Semplice  (un solo personaggio tira e vede di eguagliare o superare un valore bersaglio), o Contrastato (entrambi i personaggi tirano e chi ottiene il punteggio maggiore vince il contrasto).

In combattimento, i vari personaggi hanno dei "punti combattimento", che possono essere usati come bonus al loro tiro (in tiri Semplici), o per diverse azioni, incluso attaccare (p.es. un robot spende un punto per attaccare un personaggio, il quale a sua volta può spendere un punto per Schivare). Il combattimento stesso può essere risolto con un tiro Semplice o Contrastato a seconda dei personaggi coinvolti, dei punti combattimento restanti, e altri elementi.
In dettaglio, ci sono due modi di attaccare. Se il bersaglio non difende, si effettua un tiro di attacco, si aggiungono i propri punti attacco, si sottrae il valore difensivo dell'avversario e quel che resta sono i danni inflitti (tiro Semplice).
Se invece il bersaglio ha punti attacco rimasti, può usarli per schivare (come sopra); in questo caso c'è un tiro Contrastato, e sia l'attaccante che il difensore tirano ed aggiungono i propri punti attacco. Il totale difensivo viene sottratto da quello offensivo e quel che resta rappresenta i danni inflitti al difensore. Se il totale rimanente è zero o meno, il difensore non subisce danni. In questo caso di difesa attiva, però, la schivata si sottrae al valore di attacco della miniatura per il resto di quel turno. Quindi se io ho 3 punti attacco e ne uso due per fare due schivate, mi resterà 1 solo punto attacco per il resto del turno.
Si può anche attaccare un avversario tirandogli una cassa se ce ne sono attorno. La cassa funziona come un normale attacco, ma in più fa perdere 2 punti movimento all'avversario se questi viene danneggiato.

In breve queste sono le nuove regole di gioco, mentre il gioco 1 vs 1 procede più o meno come il regolamento già pubblicato nel 2011 (e che si trova scaricabile sul sito dell'editore, anche in inglese).

Le novità sono comunque molte, abbastanza da giustificare una nuova edizione, anche se l'ampliamento del numero di giocatori è un po' "finto", nel senso che in realtà ciascun giocatore controlla un personaggio – invece di controllarli tutti (nel gioco in solitario, infatti, si controlla tutta la squadra).
Tuttavia le miniature – che a detta dell'editore sono state una delle principali richieste del pubblico, oltre che una delle ragioni per lanciare questa nuova edizione – sono davvero ben scolpite, e probabilmente sono il motivo principale del successo del gioco in KS, dato che le regole non sembrano particolarmente originali e il gioco non offre molte differenze dal tipico "pseudo-dungeon crawler"; peraltro al momento non abbiamo notizie sulla modalità campagna che, a quanto pare, sarà presente nel gioco.

Questo è quanto, il KS di Escape ha avuto successo, ed ora non ci resta che attendere di vederlo nei negozi (presumibilmente ad ottobre) e magari di giocarlo per raccontarvi in dettaglio se la Resistenza riuscirà ad uscire dall'Arca, o se l'IRC proteggerà l'umanità per sempre. Il che, come detto, non è necessariamente una bella cosa.

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