martedì 5 Novembre 2024

Dogs of War – primi dettagli per i capitani di ventura di Paolo Mori

A sorpresa, tra gli affollati tavoli dello stand di CoolMiniOrNot  alla scorsa Gen Con, ha fatto la sua comparsa una novità assoluta.

Un nuovo gioco presentato  nella sua versione semidefinitiva che porta la firma di un autore italiano.

L’anteprima durante Gen Con ha ufficialmente tolto il velo da Dogs of War, il nuovo titolo di Paolo Mori…

In un mondo lontano, eserciti guidati da nobili viziati e cavalieri corrazzati si scontrano in combattimenti sanguinosi per il controllo del continente di Gravos. Un setting che mescola steampunk e rinascimento dove non saranno solo le artiglierie a vapore e il misticismo religioso a influire sull’esito delle battaglie, ma anche e soprattutto le scelte dei condottieri chiamati a combattere, i cosiddetti Dogs of War.

Dogs of War è un gioco che ruota attorno all’arte della guerra ma che, meglio chiarirlo subito, non è un wargame. In questo titolo da 3 a 5 giocatori saranno comandanti di eserciti, che si schiereranno di volta in volta con una delle fazioni in lotta, senza mai giurare fedeltà eterna a nessuno. Perché i Cani della Guerra non sono e non saranno mai legati a nessuna delle 6 nobili casate che si stanno scontrando; i mercenari pensano sempre e solo al loro tornaconto personale… o in questo caso a conquistare più punti vittoria dei propri avversari!

Nel corso di 4 round di gioco, si svolgerà una sequenza di battaglie tra le casate. I giocatori sceglieranno a turno quali armate comprare e in quale delle due fazioni in lotta schierarle, posizionando la propria unità sullo slot libero della scheda della casata. Il solo fatto di aver dato il proprio sostegno a una casata può far guadagnare al giocatore una ricompensa (ancor prima di conoscere l’esito della battaglia), il che potrebbe influenzare parecchio nella scelta della fazione da sostenere.
Mano a mano che vengono posizionate le unità dei giocatori, si sposta un apposito indicatore (in relazione alla forza dell’unità piazzata) che sta ad indicare chi sta vincendo. Una volta piazzate tutte le unità l’indicatore ci dice quale delle due fazioni ha trionfato, innalzando in questo modo il suo valore d’influenza. Inoltre, tutti i giocatori  che l’hanno sostenuta ricevono un ulteriore premio per la vittoria conseguita.
Sia appoggiando la “fazione giusta”che riscuotendo le ricompense per il reclutamento, i giocatori otterranno punti influenza legati alle casate, che alla fine della partita varranno diversi punti vittoria a seconda del valore d’influenza raggiunto dalla casata.

Come è facile intuire, i giocatori cambieranno frequentemente la fazione che stanno sostenendo, a volte con il chiaro scopo di indebolirla, ad esempio occupando slot con un’unità palesemente debole che ha il solo compito di non permettere ad altri di aiutare quella casata. Ma ovviamente non mancano i poteri speciali (ogni Dog of War ha il proprio) e carte tattica con effetti particolari, che potrebbero ribaltare completamente l’esito dello scontro.

Come abbiamo già detto, alla fine vince chi ha più punti vittoria, ma questi non si guadagnano solo convertendo i punti influenza: si possono anche convertire le risorse accumulate durante la partita (il denaro, le carte tattica, le unità etc…) , insomma di strategie per provare a vincere ce ne sono parecchie.

Dogs of War è stato ideato da Paolo Mori, lo sviluppo è a cura della Spaghetti Western Games (che abbiamo visto di recente all’opera con Kaosball), mentre l’editore è CoolMiniOrNot. La caratterizzazione grafica è stata affidata all’abile pennello di Christophe Madura (sue sono le immagini che vedete in questo articolo), mentre il design della componentistica è a cura di Mathieu Harlaut. Proprio parlando di componenti, possiamo già anticipare che la scatola del gioco conterrà 30 miniature di busti delle unità che i Dog of War potranno schierare.

Considerando le caratteristiche fin qui elencate e la storia dell’editore, è facile pensare che il titolo venga lanciato sulla fortunata (almeno per CMoN) piattaforma di crowdfunding Kickstarter. In realtà una decisione in tal senso non è stata ancora presa ufficialmente, per il momento è sicuro solamente che il gioco uscirà in lingua inglese entro la fine del 2013 (o almeno queste sono le intenzioni).

E chissà che le prossime fiere autunnali come Essen o Lucca Comics And Games non possano essere l’occasione giusta per provare con mano a influenzare le sorti di Gravos nei panni dei valenti Dogs of War.

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