Quanto si può “estendere” un marchio? Be’ Richard Branson con la sua Virgin Cola e la Virgin Airlines avrebbe tanto da raccontare sull’argomento. Ovviamente, come tutte le strategie di marketing, neanche il mondo ludico può rimanere indifferente alla Brand Extension. Abbiamo così un Blood Bowl che diventa gioco di carte con Team Manager, il brand Star Wars che diventa gioco di miniature e gioco di carte e gli scritti di Lovecraft che diventano praticamente qualsiasi cosa. Ma non è necessario andare così lontano per trovare esempi di questa pratica, come abbiamo scoperto ad inizio anno anche la nostra dV Giochi è pronta a lanciare sul mercato il gioco di dadi di Bang.
La Placentia Games ha invece deciso di applicare questa pratica ad uno dei marchi più famosi dell’italianità nel mondo: il Rinascimanto, creando nel 2010 Florenza, il gioco da tavolo. A tre anni di distanza la casa editrice piacentina ritorna quest’autunno nel ‘400 toscano con un nuovo titolo: Florenza The Card Game.
Anche in questo gioco di carte i giocatori vestiranno i panni di capofamiglia fiorentini del rinascimento, dediti a quel mecenatismo che ha reso famosa in tutto il mondo il capoluogo toscano. Il gioco prevede da 2 a 4 giocatori, con un mazzo di 220 carte modulabile in base al numero di partecipanti (alcune carte vengono infatti tolte quando si gioca in 3 o in 2).
All’inizio della partita vengono disposte sul tavolo le carte risorsa, le carte moneta (divise in tagli da 50, 100 e 500 fiorini), quelle degli artisti, i monumenti che sarà possibile costruire ed una serie di edifici con cui i giocatori potranno interagire (es. Erbolario, forno…). Che voi siate Strozzi, Pitti o Medici, avrete diritto ad una rendita fissa (specificata sulla carta che rappresenta la vostra famiglia) ed un patrimonio iniziale: riceverete anche carte moneta per un totale di 300 fiorini, 1 risorsa di ogni tipo e 5 carte da tenere in mano coperte.
All’inizio di ogni turno, con l’esclusione del primo, vengono pescate nuove carte artista e monumenti da mettere sul tavolo, ricostituendo la dotazione iniziale. Poi ogni giocatore pesca 4 carte nuove per la propria mano più una per ogni abitazione che ha costruito (le abitazioni possibili sono massimo 3: Palagio, Casamento e Casa).
Dopo la fase di inizio turno viene il vero cuore della partita: la fase delle azioni, in cui ogni giocatore potrà svolgere 4 azioni più una per ogni abitazione più un’altra in caso possieda un Predicatore.
Le azioni disponibili sono:
– Giocare una carta Florenza dalla mano: dopo averne pagato il costo in fiorini e risorse il giocatore mette la carta sul tavolo. Questa può essere: una rendita (che sarà riscossa ogni turno), una carta abitazione/predicatore (che concedono i vantaggi prima descritti), dei punti prestigio (che servono a decretare il vincitore a fine partita), una carta arte (con effetti specifici quali ad esempio Arte Maggiore, che darà 3 punti prestigio in più per ogni bottega a fine partita).
– Realizzare un monumento: un giocatore può costruire un monumento tra quelli disponibili o tra quelli “riservati il turno prima” pagando le risorse ed ingaggiando un artista. Ci sono anche artisti che lavorano gratis, ma ovviamente non danno punti vittoria.
– Riservare un monumento: prendendo un monumento tra quelli disponibili e ponendolo coperto davanti a se. Potrà quindi realizzarlo nei turni successivi ma, se non riuscirà a costruirlo entro fine partita, i punti prestigio del monumento saranno sottratti dal punteggio finale.
– Riservare un artista: mettendo da parte un artista così come per i monumenti, con il rischio di penalizzazione a fine partita.
– Attivare una carta centrale: usare una delle botteghe al centro del tavolo per attivarne l’azione, scambiando risorse con soldi o recuperando nuove risorse (le botteghe possono essere usate solo una volta a turno).
– Mandare un lavoratore a giornata: guadagnando quindi 50 fiorini
– Andare al mercato: scambiando risorse per fiorini o viceversa
– Cercare ispirazione: pescando una nuova carta dal mazzo
Il turno si conclude con lo scartare tutti i monumenti e gli artisti non utilizzati, eliminare tutte le carte Florenza dalla mano dei giocatori tranne una, recuperare le rendite e determinare il nuovo primo giocatore (se qualcuno ha attivato Il capitano del popolo durante il proprio turno diventerà il giocatore di turno, altrimenti il ruolo passa a sinistra del precedente).
La partita termina al quinto turno, quando si determina il vincitore con il calcolo dei punti prestigio in base a ciò che si è costruito, agli artisti assoldati, ad eventuali carte Arte ed a tutte le risorse accumulate, sottraendo eventuali artisti e monumenti riservati ma mai realizzati.
Dalla descrizione delle regole il gioco si classifica subito come un gestionale, in linea con il predecessore Florenza, promettendo quindi un’esperienza di gioco simile in soli 60 minuti e con maggiore portabilità. Appare chiaro che, limitando la durata della partita a soli 5 turni, i giocatori dovranno stare attenti alle mosse degli avversari per capire qual è la strategia migliore su cui puntare tra i diversi modi di fare punti. L’autore alla base del progetto è sempre Stefano Groppi, ideatore, oltre che di Florenza boardgame, anche dell’interessante Ark & Noah. Anche sul fronte delle illustrazioni ritroviamo impegnato Ivan Zoni con il supporto di Scribabs alle finalizzazioni, mantenendo così le linee grafiche usate nella versione da tavolo del gioco. Ad affiancare la cretività di Placentia ritroviamo Post Scriptum come studio di consulenza allo sviluppo.
Per poter provare il gioco sui nostri tavoli bisognerà aspettare le prossime fiere, Essen e Lucca Comics & Games, dove si terranno le presentazioni ufficiali. Quando il titolo entrerà in distribuzione nei negozi grazie a Raven Distribution avrà un costo pari a 29 Euro.