I giochi di corsa sono pratica comune tra le culture umane, e quasi subito i simpatici antropoidi hanno deciso di coinvolgere altre specie nei loro passatempi podistici.
Corse di animali come cavalli, cani, anatre, persino insetti, sono comuni in tanti paesi.
Non dovrebbe meravigliarci, dunque, il tema di questo simpatico gioco della Ghenos Games: The Sheep Race, un gioco di scommesse e corse di pecore per 2-6 giocatori, ideato da Roberto Mancino, di durata breve (20 minuti circa per una partita completa).
La prima cosa che ci ha colpito in questa prima apparizione di The Sheep Race a Lucca Games 2013 è stata la qualità estetica: dalle sei miniature di pecore in plastica dipinta, al campo di corsa, fino alle singole schede delle 12 pecore di diversa nazionalità che prendono parte al gioco, tutto è curato e preciso in ogni dettaglio per contribuire all’atmosfera di allegria che aleggia attorno a questo inconsueto evento sportivo. Oltre alle sei miniature, al tabellone con le sei corsie di gara, ed alle schede dei partecipanti, il gioco si completa con 6 set di segnalini di colori diversi, e tre dadi a sei facce numerati in maniere diverse.
Lo scopo del gioco è quello di accumulare punti, ed i punti si fanno scommettendo sulle pecore vincitrici delle gare. Una partita si svolge in tre manches, due semifinali da sei pecore, ed una finale tra le prime tre classificate di ogni semifinale.
Prima di ogni corsa, ciascun giocatore effettua tre scommesse, una scoperta (la prima) e due coperte. In pratica, segnala coi suoi gettoni numerati quale pecora secondo lui taglierà il traguardo. Se si indovinano due pecore si prende un punto di bonus, se si indovinano tutte e tre le pecore prime classificate si prendono due punti bonus.
Ogni pecora correrà in una corsia precisa, e le corsie sono numerate da 1 a 6. A turno, ogni giocatore lancia due dadi, e determina quale pecora muovere: da 1 a 6 si muove la pecora della corsia corrispondente; se si ottiene un 7 si muoverà la pecora 6, mentre un 8 fa muovere la pecora 5; ottenere un 9 invece fa muovere la pecora pigra, cioè la pecora più distante dalla linea del traguardo.
Le pecore possono correre a tre diverse velocità: la più lenta fa muovere di 1 casella ma permette di recuperare fiato, la media e la alta invece fanno muovere di più ma sprecano fiato. Il fiato delle pecore è rappresentato da cubetti di legno di tre colori diversi. Quelli blu sono il fiato normale, e la velocità normale costa 1 blu, mentre la lenta ci fa recuperare 1 cubetto blu; quelli rossi sono da sprint, ci permettono di attivare la velocità alta (che alternativamente può essere pagata con 2 blu), e non si possono recuperare; infine i cubetti bianchi funzionano da jolly e, come quelli rossi, non sono recuperabili. Ogni pecora parte con diversi valori di velocità ed un diverso assortimento di cubetti, ma una volta iniziata la partita e spesi i primi cubetti, tutte le pecore possono avere massimo tre cubetti (di qualsiasi colore) sulla propria scheda.
C’è anche un’altra azione disponibile per le pecore: riposarsi. Con il riposo la pecora non si muove ma recupera ben due cubetti blu. Senza cubetti una pecora può solo scegliere l’azione di riposo.
Tuttavia, quando la gara arriva sul finale, le pecore diventano concitate e non possono più recuperare fiato. In termini di gioco, quando una pecora entra nell’ultima sezione del percorso, identificabile dal colore nero delle corsie, non può più recuperare cubetti, e se resta senza cubetti si considera esaurita, e si gira a pancia all’aria… ma può ancora piazzarsi per la finale! Infatti se tutte le pecore rimaste in gioco sono esaurite, quelle più vicine al traguardo si classificano ai fini della vittoria. Se i dadi attivassero una pecora esaurita, si muoverà invece la pecora pigra.
Al contrario, le pecore che tagliano il traguardo sulle proprie zampe non possono più essere usate durante la corsa, ovviamente. Quindi, qualora si dovesse ottenere coi dadi il numero di una pecora, si muoverà al suo posto la pecora pigra.
La corsa termina una volta determinati i primi tre piazzati, ed i giocatori ricevono i punti in base al piazzamento delle pecore su cui hanno scommesso. Da notare che i punti sono diversi in base alla corsia: puntare sulla pecora 1 vincente varrebbe 12 punti in caso di vittoria, laddove la pecora 6 vincente vale solo 6 punti. Questo è legato alle probabilità di ottenere su due dadi il numero della pecora in questione. E se vi state chiedendo come si possa fare 1 con due dadi, va menzionato che uno dei due dadi in questione ha anche il valore zero tra le sue facce.
Nella finale, le regole cambiano un po’: si fanno solo due scommesse, si prendono punti solo per la pecora vincente, e non per il secondo e terzo posto, ed infine uno dei dadi viene sostituito con un altro dado che riporta 0,0,0,0,0, e 2 sulle sue facce. Meno semplice, ovviamente siamo in finale!
Dalle prime impressioni, The Sheep Race è un bel gioco di scommesse e corse, e la veste grafica non fa che aumentare la simpatia del titolo. Sembra che The Sheep Race sia quindi un validissimo e divertente filler da giocare con tutti i tipi di giocatori, persino gli amanti del german più gelido, grazie al mix di gestione risorse, scommesse e tiro dei dadi. Rimandiamo comunque il giudizio definitivo ad una recensione completa per scoprire se le nostre prime impressioni sono del tutto corrispondenti, e per misurare la scalabilità di questo simpatico titolo.