Nations è il nuovo titolo della finlandese Lautapelit (gli stessi di Eclipse) che ha letteralmente spopolato alla (appena passata) fiera di Essen.
Il gioco si è classificato primo anche nella classifica dei giochi più desiderati di Essen secondo gli utenti della nostra applicazione mobile Spiel in Essen.
Grazie ad Asterion Press, a meno di una settimana dal suo esordio internazionale, Nations è stato presentato in lingua italiana a Lucca Games 2013, occasione in cui abbiamo potuto provarlo con mano…
Nations è un gioco gestionale di civilizzazione, per 1-5 giocatori, della durata di circa 90 minuti. Si tratta di un gioco di una certa profondità ma dalle regole semplici, e quindi accessibile facilmente anche a giocatori non molto esperti.
La dotazione del gioco è notevole e di buona qualità. Troviamo infatti due plance di gioco, più 5 plance a doppia faccia per i giocatori, che rappresentano Egitto, Persia, Cina, Roma, e Grecia (una delle facce è “generica”, l’altra si usa nel gioco “avanzato” e permette una differenziazione tra le culture), un mazzo di carte eventi, ed un altro mazzo di carte che include edifici, meraviglie, guerre ed altre amenità culturali, un set di 13 omini e 4 dischetti in legno per ciascun giocatore (quindi in 5 colori diversi) ed un set di cubetti di legno che rappresentano gli architetti, una gran quantità di segnalini per le risorse, le monete ed i punti vittoria (che ai fini del gioco vengono considerati risorse).
All’inizio della partita ciascun giocatore riceve e piazza le sue pedine in legno (gli omini sulla scheda ed i dischetti sulla plancia generale come vedremo tra poco), riceve le risorse indicate sulla propria plancia, ed infine riceve una carta numerata che indica l’ordine di turno (nel primo turno è casuale).
La plancia principale ha diversi segnapunti che hanno tutti effetto sul gioco: cultura, ordine di turno, potenza bellica, stabilità civile, livello di difficoltà e risorse relative, e numero di architetti.
Il numero di architetti dipende dal numero dei giocatori, mentre il livello di difficoltà può essere diverso per ogni giocatore, ed è quindi possibile giocare con persone di diversa esperienza ed abilità impostando per ciascuna di esse una sorta di handicap. Gli altri indicatori sono risorse di gioco ed hanno effetto per alcune carte.
La seconda plancia è semplicemente un alloggiamento per le carte, una sorta di mercato. Ci sono tre righe, a costo crescente (1, 2 e 3 monete) su cui vanno piazzate carte (in quantità dipendente dai giocatori). Le carte delle prime due righe che non vengono acquistate si scartano a fine round, mentre la terza riga diventa la prima del round successivo.
Le carte sono di diverso tipo. Ci sono carte edificio (azzurre) ed armata (rosse), che per essere attivate devono avere sopra dei lavoratori (ricordate gli omini di legno?); carte razzia (grige) che forniscono risorse in base alla forza del proprio esercito; carte guerra (nere) che coinvolgono tutti i giocatori ed in genere causano solo danni; carte meraviglia (marroni), che richiedono architetti e pietre per completarle ma che danno in genere potenti bonus e punti vittoria a chi le costruisce; carte consigliere (arancione) che sono utili in vari modi ma sono proni ad abbandonare il loro signore in caso di disaccordo; carte età dell’oro (gialle) che forniscono bonus una tantum al giocatore che le acquista; e carte colonia (verdi) che richiedono potenza militare per essere acquisite, ma forniscono risorse e punti vittoria.
Finito l’esame dei componenti passiamo a una veloce panoramica sul turno di gioco.
Il gioco è diviso in quattro epoche, ogni epoca consta di due round più una conta dei punti, ed in ogni round c’è un ben definito ordine di gioco.
Il round è suddiviso in tre fasi. La prima fase è quella in cui si determina l’ordine di gioco, si piazzano le carte sulla plancia apposita, e di lì si prosegue con la raccolta delle risorse per ciascun giocatore in base al livello di difficoltà scelto; invece delle risorse i giocatori possono decidere di piazzare un omino nella propria riserva, in pratica aumentando le azioni possibili nella fase successiva (ma piazzare omini costa grano oppure stabilità politica); infine si pesca una carta evento. Nella fase azione i giocatori effettuano, per l’appunto, le loro azioni (comprare carte, piazzare lavoratori, o reclutare architetti). Ciascun giocatore effettua una sola azione a turno, e il turno si ripete finché tutti i giocatori non dichiarano di passare il turno.
A questo punto, si passa alla fase di risoluzione, in cui si risolvono le azioni, si raccolgono le risorse, si pagano le penalità, si risolve la guerra, ed infine l’evento pescato nella prima fase. Questo chiude il round e si passa al round successivo.
Raccogliere risorse, reclutare architetti, costruire monumenti, stabilizzare l’economia ,combattere guerre e in generale cercare di garantire la prosperità della propria nazione ha lo scopo finale di conquistare punti vittoria. Come è prevedibile, alla fine della quarta epoca chi ha più punti è il vincitore.
Nations è giocabile anche in solitario (con l’uso di un dado e di altre carte), e noi abbiamo provato solo una partita breve, quindi ben poco per definire la potenzialità reale di un gioco di tale respiro. Tuttavia, già i primi round ci hanno messo davanti ad una bella profondità di gioco e una gran varietà di strategie. Attendiamo di poter giocare delle partite complete per una recensione dettagliata di questo Nations, che comunque appare un validissimo gioco di civilizzazione approcciabile da giocatori alle prime armi come da veterani, e che non sembra avere proprio nulla di scontato.