Martin Wallace, oltre che un autore creativo e prolifico, si è sempre dimostrato anche un editore molto dinamico. Dopo la pubblicazione di A study in Emerald, infatti, lui e la sua Treefrog Games tornano a guardare al passato, precisamente al 2008, inaugurando il nuovo programma di sottoscrizione. Che significa?
Pagando un abbonamento annuale, si ha la possibilità di mettere le mani su tre giochi nuovi di zecca in edizione limitata numerata, ricchi di segnalini in legno e firmati dall’autore in persona.
Vediamo di conoscere meglio i tre titoli in questione, approfondendoli tutti e … due! Si, perché se in ballo ci sono tre produzioni, di due, Mythotopia e Ships sappiamo già abbastanza ma del terzo si conosce ancora poco, solo che sfrutterà una licenza a tema fantascientifico e presenterà qualche nuova idea di gameplay.
Abbiamo quindi cercato di carpire qualcosa in più dalle informazioni fornite direttamente dell’editore.
Mythotopia, ambientato in un medioevo fantasy, è basato sulle meccaniche di deck building che hanno fatto la fortuna di Pochi acri di neve, adattate per poter gestire partite da 2 a 4 giocatori che dovranno darsi battaglia per decretare il possessore del dominio più florido.
Ciascuno dei contendenti inizia con alcune province casuali sulle quali piazza dei segnalini villaggio, e con una mano di 5 carte pescate da un mazzo formato dalle carte corrispondenti alle province che possiede, mescolate a ulteriori 5 carte iniziali. A completare il setup ci sono 16 cartemiglioramento a disposizione di tutti e 7carte punti vittoria,sulle quali vengono disposti alcuni gettoni che forniscono punti bonus al verificarsi di certe condizioni oppure al compimento di specifiche azioni.
Ogni giocatore a turno esegue due azioni e poi pesca tante carte dal proprio mazzo fino ad averne nuovamente 5 in mano. Le azioni che è possibile compiere vanno dall’acquistare nuove truppe o navi, al piazzarle su una provincia posseduta; dal comprare una carta miglioramento, al rimettere una carta dalla propria mano nel mazzo oppure rimuoverla definitivamente dal gioco; dall’usare le azioni delle carte, all’invadere le province confinanti. In particolare, l’invasione potrà essere effettuata giocando la carta provincia corrispondente alla posizione di partenza dell’attacco, insieme ad alcune carte militari e del cibo. La provincia verrà reclamata dal giocatore con la più alta forza militare impiegata al suo interno.
È fondamentale osservare che l'attacco va obbligatoriamente svolto come prima azione del turno e che quindi le truppe dovranno essere state preparate in precedenza, offrendo però la possibilità all'eventuale difensore (o ad altri assalitori) di prendere le adeguate contromisure.
Ottenere il controllo di nuove province permette di ottenere punti vittoria, ma anche di avere a disposizione più risorse, con le quali pagare i costi delle azioni.
Le risorse nel gioco vengono prodotte dalle province e sono oro, pietra e cibo. Con l'oro si acquistano i soldati, le navi e le carte miglioramento, il cibo serve a nutrire le truppe nelle fasi di invasione, mentre la pietra è necessaria per la costruzione di strade, città e castelli. Queste costruzioni, oltre a essere fonte di ulteriori punti vittoria, permettono di fruire di altri bonus di gioco per cui le città aumentano il massimale di carte che i giocatori possono tenere in mano, i castelli incrementano le difese delle province e le strade hanno un duplice vantaggio: consentono di spostare automaticamente i soldati tra due province collegate (senza spendere un'azione) e ne rendono intercambiabili le rispettive carte secondo necessità.
Anche i gettoni posti sulle carte punti vittoria, ovviamente, sono fonte di punti vittoria; la partita termina appena la quarta di queste carte verrà svuotata e chi avrà totalizzato il maggior numero di puntisarà il vincitore.
In Ships si ripercorre la storia della navigazione dai Fenici ai nostri giorni.
In questo caso Wallace riprende alcune meccaniche già viste in Automobile per creare un titolo da 2 a 5 giocatori della durata dichiarata di circa 120 minuti.
La partita si articola in 3 ere, ciascuna caratterizzata da un diverso tipo di imbarcazione: le galee, i galeoni e infine le navi a vapore. Sul tabellone, oltre al tracciato di evoluzione dei natanti suddiviso in 11 livelli tecnologici, è raffigurata anche una mappa del mondo sulla quale si trovano gruppi di aree geografiche ordinati numericamente dal numero 1 (Mediterraneo orientale) al numero 6 (Oceano Pacifico).
A disposizione di tutti ci sono inoltre 7 carte da poter scegliere.
Muovendosi in questo contesto storico, i giocatori dovranno riuscire a ottenere il maggior numero di punti vittoria.
Il turno di gioco consta di due fasi. Nella prima si può scegliere se effettuare un’azione di commercio oppure prendere una carta tra quelle a disposizione.
L’azione di commercio permette di tassare aree sotto controllo, di vendere risorse oppure di migliorare il proprio magazzino. In alternativa, optando per la carta, si può godere di effetti variabili come ad esempio denaro, azioni aggiuntive oppure punti vittoria.
Nella seconda fase si può decidere se piazzare una nuova nave, avanzare il livello di quelle già in gioco oppure ritirare navi o mercanti precedentemente posizionati.
Il piazzamento deve avvenire sul più alto livello tecnologico non vuoto del tracciato, e può essere eseguito nella zona mercantile oppure in quella di guerra. La zona mercantile permette al giocatore di sistemare sul tabellone un suo mercante per ottenere una o due risorse da stoccare nel magazzino, mentre la zona di guerra consente di prendere il controllo di un’area sulla mappa, al costo di un cibo.
Gli avanzamenti di livello delle navi danno l’accesso ai successivi gruppi di aree geografiche sulla mappa e, cosa fondamentale, fanno raggiungere le nuove ere di sviluppo. Il costo dell’incremento di un livello è variabile e, in particolare, diminuisce all’aumentare delle navi posizionate in quello di provenienza.
Appena un nuovo gruppo di aree geografiche diventa disponibile, vengono subito calcolati i punti vittoria ottenuti su quello attuale. Ogni mercante e ogni zona controllata valgono al giocatore tanti punti quanti il numero d’ordine del gruppo in questione (ad esempio 1 punto vittoria per ogni mercante nell’area del Mediterraneo orientale).
L’accesso a una nuova era tecnologica elimina istantaneamente dal gioco tutte le imbarcazioni della precedente.
Le risorse in gioco sono di sei tipi diversi e tutte, oltre ad avere un valore monetario, posseggono speciali caratteristiche: il cibo può essere usato per il controllo delle aree sulla mappa, l’olio permette di ottenere azioni extra, il metallo aiuta nell’avanzamento tecnologico delle navi, il vino può essere scambiato con altri beni, il vestiario garantisce punti vittoria e infine le spezie sono le più remunerative.
Pur mancando di informazioni sul terzo prodotto, possiamo senz’altro ammettere che la curiosità sia già tanta. Anche se partito da precedenti produzioni, Wallace sembra essere riuscito a dare quel tocco di novità sufficiente a stimolare gli acuti sensi dei gamer. Da quello che abbiamo potuto intuire si tratta infatti di titoli abbastanza complessi, ma che comunque conservano una certa agilità dal punto di vista dell’apprendimento e del flusso di gioco. Inoltre, la possibilità di ottenere versioni in edizione limitata, non fa che aumentarne l’appeal verso i collezionisti.
A quanto si legge, la Treefrog ha deciso di produrre in tutto 1500 copie speciali di ciascun gioco, di cui 600 acquistabili tramite sottoscrizione dal suo sito a un prezzo di 280NZ$ (circa 170€), 600 messe in vendita su internet una volta ultimata la produzione, e infine 300 rese disponibili alla prossima fiera di Essen.
Per effettuare la sottoscrizione c’è tempo fino al 31 Maggio 2014.