Tra gli scenari della seconda guerra mondiale, uno di quelli che colpisce maggiormente l'immaginario collettivo è l'operazione Overlord, che culminò nello sbarco in Normandia il 6 giugno 1944. Quest'anno, non a caso, ricorre il 70° anniversario dell'operazione che a detta di molti storici ha cambiato le sorti della guerra e riportato la libertà nel mondo conosciuto (non sta a noi giudicare la bontà di queste affermazioni, badate bene), e quindi i titoli a riguardo non mancano di certo nel panorama ludico. Ma uno in particolare è stato localizzato in italiano, dalla neonata Play Well Games, contemporaneamente alla sua pubblicazione dopo un kickstarter di successo. Ed è stato presentato al pubblico in occasione dell’appena concluso PLAY – il festival del gioco: Heroes of Normandie (HoN), di Yann et Clem. Il nome dell’autore potrebbe portarvi alla memoria un gioco fantascientifico del 2007 intitolato Frontiers, di cui questo HoN è di fatto un riadattamento per un preciso periodo storico…
HoN è un gioco che ha potuto contare su un playtest molto lungo ed una gestazione altrettanto lunga. Il gioco permette a due partecipanti di combattere rapide schermaglie tra squadre di militari statunitensi e tedeschi nel mortale paesaggio del "bocage" (cioè le folte e resistenti siepi) della Normandia, subito dopo lo sbarco. Va detto che HoN vanta già un'espansione che si focalizza proprio sullo sbarco e sulla battaglia delle spiagge, ma nella prova su strada durante PLAY l'espansione non era inclusa.
HoN ha una dotazione di tutto rispetto, con un sacco di segnalini e pedine in cartoncino rigido, e con una veste grafica davvero molto molto curata; ci sono anche due mazzi di carte (uno per fazione), 4 dadi (due per fazione, con il simbolo della fazione al posto del 6 e di colori appropriati), e due serie di pedine per gli ordini in plastica, una per fazione (sempre di colori appropriati). Ci sono inoltre diverse mappe quadrettate a doppia faccia per comporre il tabellone su cui si combatterà, il regolamento, ed un libro degli scenari.
Le regole generali del gioco si possono facilmente imparare nel primo scenario (che è quello che abbiamo giocato a PLAY), e non sono affatto difficili. Ogni giocatore schiera una o più squadre a seconda dei punti decisi ad inizio partita (la prima partita è da 70 punti), ed è anche possibile usare mezzi leggeri o pesanti, come l'M2 (variante) o gli Sherman. Ogni unità ha diverse statistiche, tutte riportate sulla relativa pedina: bonus di attacco contro fanteria, mezzi leggeri e mezzi pesanti, difesa e tipo (fanteria, leggero, pesante), punti movimento, ed eventuali abilità speciali (soppressione, carica, infiltrazione, etc.). Il raggio di tiro delle armi è praticamente illimitato, ma oltre una certa distanza (in genere 7 caselle) il fuoco subisce penalità. Ovviamente, gli ostacoli bloccano la linea di tiro, come nella realtà.
Nel proprio turno, un giocatore può dare ordini a tante unità quanto è il valore di ordini del proprio comandante, e per mostrare all'avversario quali unità hanno avuto gli ordini usa le apposite pedine, piazzandone una in più come "esca" (un po' come in HeroScape, Battleship Galaxies e tanti altri giochi con meccanismi simili). Questa appena descritta è la fase di posizionamento ordini. Poi gli ordini si risolvono uno alla volta partendo dalla pedina numero 1. I giocatori possono anche giocare carte dalla propria mano (in genere composta da 4 carte) per ottenere vari bonus o infliggere penalità all'avversario.
Dopo la fase di posizionamento ordini, gli ordini vengono appunto eseguiti con vari effetti (in genere movimento OPPURE attacco, tranne se le unità sono in grado di caricare il nemico). Infine, le unità che non hanno ricevuto ordini possono muoversi di una casella. Il combattimento a distanza è semplice: si tira un dado, si applicano bonus e penalità del caso, e se il risultato finale del tiro modificato è uguale o superiore alla difesa del bersaglio, il bersaglio è colpito; in genere un bersaglio colpito gira la sua pedina la prima volta (le statistiche peggiorano), e la seconda volta viene eliminato. Ci sono anche unità per cui basta un solo colpo prima di essere eliminate.
Il corpo a corpo dovuto ad una carica è più brutale: ciascuna parte coinvolta tira un dado (o due se ha l'abilità di corpo a corpo, scegliendone il migliore), somma bonus e penalità, ed il risultato maggiore infligge un danno all'avversario e lo costringe ad arretrare – se possibile – di una casella.
Naturalmente il terreno e le condizioni ambientali cambiano ulteriormente gli equilibri di gioco, e le carte possono essere usate in maniera da avvantaggiarci ancora di più, ma senza dimenticare che anche il nostro avversario potrebbe avere assi nella manica.
Gli scenari presenti nella scatola si differenziano con diversi obiettivi, e in generale possiamo dire che il gioco non è un banale "distruggi tutto", ma al contrario è molto tattico. Il comparto grafico a cura di Alexandre Bonvalot aiuta notevolmente a far si che l'ambientazione si senta tutta. Già dal test del primo scenario possiamo dire che il successo di HoN su Kickstarter è stato ben meritato: siamo davanti ad un light wargame di tutto rispetto, molto ben costruito e che probabilmente offrirà ore di divertimento agli appassionati, pur essendo accessibile anche ai novizi. Ma per confermare questa ottima prima impressione dovremo attendere il tempo di una prova più dettagliata. Per il momento ci complimentiamo con la Play Well Games per la scelta del loro titolo di esordio sulla scena italiana.
Presto pubblicheremo su queste pagine anche una videointervista in cui approfondiremo i prossimi progetti di questa nuova realtà editoriale.