Una volta si diceva che se Atene piange Sparta non ride ma, nonostante questo, le due grandi Polis greche sono passate alla storia come acerrime rivali. Hexemonia, presentatoci dal nuovo sviluppatore Pendragon Game Studio, in anteprima a PLAY 2014, affronta proprio la rivalità delle grandi città stato, con un interessante gioco di piazzamento esagoni e gestione delle risorse!
In Hexemonia, infatti, da due a quattro giocatori controllano un'Acropoli e cercano di estendere il proprio dominio su tutte le altre mediante le arti, i commerci o la forza delle armi.
La scatola del mock-up di Hexemonia che abbiamo visto riporta una bella illustrazione di guerrieri greci sulla copertina, e contiene al suo interno una moltitudine di esagoni e cubetti. Gli esagoni in questione andranno via via a formare le città (una mappa per ogni giocatore) dove svilupperemo i nostri edifici e dove muoveremo i nostri soldati in guerra contro gli avversari, sotto lo sguardo delle divinità pronte a supportarci nella nostra corsa ai punti vittoria.
Vediamo come funziona Hexemonia. Per preparare la partita si prende la tessera corrispondente alla propria capitale, questa riporta il nome della città e una condizione per avere punti vittoria bonus alla fine della partita, di solito in base alla tipologia delle strutture costruite nella propria città. A questo punto si fa una pila con le tessere che rappresentano le varie strutture che è possibile costruire in città e le divinità minori, il numero di queste dipende dal numero di giocatori. Ogni giocatore riceve quindi una dotazione iniziale composta di due Cittadini (cubetti bianchi) e da un Oro (cubetto giallo). Si girano quattro tessere dalla pila della struttura, e s’inizia la partita.
Il giocatore di turno deve sempre prendere una tessera tra quelle scoperte, quindi può scegliere se:prenderne un’altra, oppure, raccogliere una risorsa dalla riserva, oppure, costruire. La costruzione consiste nel piazzare una o più tessere, dalla propria mano, a terra in contatto con la propria acropoli. Per costruire è necessario poter piazzare il costo della tessera sulla stessa. Tale valore, espresso in cittadini, oro o soldati (cubetti rossi) una volta “pagato”, attiva l’effetto della struttura. E possibile, nel corso del gioco, spostare le risorse da una struttura all’altra, una tessera che non ha le risorse richieste perde il suo effetto. Una tessera con il costo pagato è detta attiva e, oltre ad avere il suo effetto, varrà un punto vittoria alla fine della partita.
Dopo aver scelto se prendere una tessera o costruire una struttura, il giocatore ha diritto a un'azione. Questa può essere:
Produrre dalle strutture attive: alcune tessere possono produrre risorse, cittadini, oro o soldati aggiuntivi, semplicemente bisogna prendere i cubetti necessari dalla riserva e metterli sulla struttura o sull’acropoli secondo le istruzioni sulla tessera.
Attivare i Meccanismi dalle strutture attive: alcune tessere hanno dei "meccanismi" dai vari effetti, ad esempio può essere una produzione di risorse dipendente dalle strutture adiacenti, oppure la possibilità di interagire con la mappa o con gli altri giocatori.
Spostare risorse: serve a cambiare la disposizione delle risorse sulla mappa, in questo modo è possibile disattivare alcuni esagoni per renderne attivi altri, o mettere qualche risorsa al sicuro.
Muovere Guerra: E' possibile attaccare le città avversarie per rubare territori e risorse. Si dichiara da quale tessera partono i combattenti, e quale struttura attaccano. Ogni Cittadino ne elimina un altro e ogni Soldato rimuove un Soldato o due Cittadini. Se si riesce a eliminare completamente le risorse di tipo Soldati e Cittadini presenti sulla struttura bersaglio, se ne reclama il possesso, assieme a tutto l’Oro eventualmente presente, collegando l’esagono conquistato alla propria città. E’ possibile contrastare questa tattica con alcune strutture che rappresentano fortificazioni o eserciti stabili, questi danno un bonus difensivo a tutte le tessere adiacenti, rendendo più difficile conquistarle.
Come detto, oltre alle strutture, le tessere possono rappresentare delle Divinità minori. Le Divinità minori non sono piazzate adiacenti alle altre tessere, ma si legano a un territorio già piazzato. In questo modo, se la struttura è catturata, anche la divinità si sposta con lei.
Durante la partita i giocatori devono quindi costruire una strategia che segua l’evoluzione della propria città e di quelle degli avversari, cogliendo le opportunità che queste offrono (sia in termini di strutture da edificare che da conquistare), tenendo da conto le condizioni di punteggio dettate dalla divinità.
La partita finisce (la nostra è durata mezz'ora) quando sono terminate le strutture da pescare. I punti si fanno in base ai territori attivi, all'Oro presente nella propria acropoli e alle combinazioni delle condizioni poste dalle Divinità.Nella nostra partita, ad esempio, abbiamo preso le parti di Sparta che, com’è facile intuire, aveva come nume tutelare Marte, il quale ci dava punti bonus in base alle strutture militari presenti.
La prima impressione che ci ha dato Hexemonia è piuttosto positiva, sembra un gioco che, pur essendo semplice nella struttura e nelle meccaniche, può sviluppare situazioni e interazioni complesse, con decisioni da prendere che, nel corso della partita, hanno il giusto peso.
Pendragon Game Studio, come dicevamo in apertura, è una nuova realtà tutta italiana ma con respiro internazionale, tanto che la prima presentazione del gioco al mondo editoriale è avvenuta durante lo scorso Gama Trade Show di Las Vegas. Per questo suo primo titolo ha reclutato il designer Fabio Attoli (il nome non dovrebbe suonarvi nuovo se avete giocato al suo cardgame Minimonfa del 2005) e Andrea Vigiak come consulente allo sviluppo. Tra gli obiettivi c’è anche un’edizione localizzata in italiano, una volta raggiunto l’accordo possiamo auspicare in un’uscita in tempo per Lucca Games 2014.
Tenendo a mente questa prospettiva, andate a mettere un "mi piace" sulla pagina di Facebook del gioco, cosi vi prenoterete un gadget unico in occasione del lancio in fiera!