C'è un bellissimo film inglese che si intitola "Creation", e che parla invece dei cruciali momenti nella vita di un naturalista del XIX secolo e di come quei momenti lo portarono a scrivere un libro che ha cambiato per sempre il mondo. Quel naturalista si chiamava Charles Robert Darwin, ed il libro si intitolava "Sull'origine delle specie per mezzo della selezione naturale o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita". Era il 24 novembre del 1859 quando questo libro fu pubblicato, e da allora il concetto di "evoluzione" fa parte della nostra vita. Non parlo di "teoria", ma di "concetto", dato che – per quanto i creazionisti possano sbraitare – l'evoluzione è un dato di fatto. Ma questa non è una rubrica scientifica; ed allora perché tale preambolo?
Perché il gioco che andiamo a descrivere, fresco fresco dalla sua campagna di finanziamento su Kickstarter, si intitola proprio Evolution.
Pubblicato dalla North Star Games, ed ideato da un trio di designer (D. Crapuchettes, D. Knorre, e S. Machin), Evolution è una simulazione, per l'appunto, dell'evoluzione biologica animale sul nostro pianeta, ed è una riedizione con modifiche ("discendenza con modificazione", avrebbe detto Darwin) di "Evolution: The Origin of Species", un gioco di carte del 2010 incentrato sullo stesso tema ed ideato da due dei tre autori (Knorre e Machin).
Evolution è un gioco per 3-5 persone, ma il regolamento include varianti per 2 e per 6 giocatori.
Rispetto al predecessore (un mazzo di 150 carte e dei gettoni tondi in plastica colorata), Evolution mostra una componentistica di tutto rispetto: oltre 120 carte illustrate a colori (i Traits, li chiameremo Caratteri), e diversi altri componenti, tutti a colori, tra cui le plance delle specie, i segnalini per il cibo, diversi cubetti lignei, e una plancia chiamata La Pozza. Il tutto in una scatola dalla copertina riccamente illustrata. Le specie hanno tre "caratteristiche", rappresentate da altrettanti segnapunti: Body Size (dimensioni), Population (popolazione), e Food (cibo).
Lo scopo del gioco è arrivare alla fine della partita con più punti degli altri, ed i punti si ottengono in vari modi: mangiando cibo, aumentando la popolazione, e utilizzando Caratteri. Questi obiettivi rappresentano, per l’appunto, la nostra capacità di mantenere in vita le specie che abbiamo introdotto sul pianeta nonostante le avversità e soprattutto nonostante la presenza delle specie dei nostri avversari.
Una partita di Evolution si svolge in round, ed ogni round è composto da 4 fasi; l'ultimo round ha inizio quando non ci sono più carte Caratteri da distribuire.
Vediamo nel dettaglio come funziona.
Ogni plancia delle Specie ha tre segnapunti: Body Size (dimensioni); Population (popolazione), e sei spazi per piazzarvi segnalini cibo.Ogni giocatore riceve una di queste plance, all'inizio della partita, e vi piazza due cubetti di legno, entrambi sulle caselle "1" delle dimensioni e della popolazione. Poi si piazza la Pozza al centro del tavolo, si crea una pila di Cibo, e ciascun giocatore riceve un sacchetto per il Cibo; infine, si mescolano le carte e se ne danno 3.
La prima fase di ogni round prevede la distribuzione delle carte: ogni giocatore riceve un numero di carte Caratteri variabile in base alle specie che controlla. In basso a destra su ogni carta c'è un numero, che rappresenta il numero di segnalini cibo vegetale a disposizione nel caso in cui un giocatore voglia usare questa carta come risorsa.
Infatti ogni giocatore, nella seconda fase del round, sceglie una delle sue carte Carattere e la mette, coperta, sulla plancia della Pozza. Queste carte formeranno tutte assieme la riserva di cibo vegetale a disposizione per tutti per quel round.
Nella terza fase del round, a partire dal primo, i giocatori possono giocare dalla propria mano nuovi Caratteri, coperti, sulle proprie specie. Ogni specie può avere massimo tre Caratteri e non può avere Caratteri doppi (se una specie è carnivora, non può essere due volte carnivora, giustamente…). È possibile aggiungere nuovi Caratteri ad una specie che ne abbia già tre, semplicemente scartando uno di quelli vecchi. Poi, i giocatori possono (se vogliono) scartare una carta Carattere scoperta e creare una nuova specie (prendono una nuova plancia); infine, i giocatori possono (sempre se vogliono) scartare una carta Carattere scoperta ed aumentare di 1 il valore dimensioni o popolazione di una propria specie già in gioco.
Nell'ultima fase del round, le carte posizionate sulla Pozza nella seconda fase vengono scoperte, si sommano tutti i loro valori e si piazzano al loro posto segnalini di cibo vegetale pari a tale valore. Poi, a partire dal primo giocatore, i giocatori devono nutrire le loro specie affamate, il cibo va messo negli appositi spazi di una plancia Specie. Un erbivoro può mangiare ovviamente il cibo vegetale direttamente, ma i carnivori si nutrono attaccando le specie avversarie, e riducendone la popolazione (se questo valore va sotto zero, la specie è estinta e scartata); in questo modo, i carnivori prendono dalla riserva dei segnalini cibo animale.
Una specie può raccogliere cibo fino al massimo della sua popolazione (p.es., se una specie ha 4 di popolazione, non può avere sulla propria plancia più di 4 segnalini cibo).
Infine, ogni giocatore mette il cibo consumato dalle proprie specie nel proprio sacchetto; le specie che non hanno mangiato si estinguono, e il cibo vegetale rimasto nella Pozza resta lì per il prossimo round. Se un giocatore resta senza specie, ne riceve una bonus in questa fase.
Insomma, la sfida sembra consistere nel saper equilibrare la scelta tra quali carte Carattere utilizzare per evolvere la propria specie e quali investire per la fase di nutrimento, stando attenti alle dimensioni e alle proporzioni tra specie carnivore ed erbivore, per evitare che una o più delle proprie specie si estinguano.
Quando nel mazzo non ci sono più carte da distribuire ai giocatori, inizia l'ultimo round, e poi finisce la partita. Ogni segnalino di cibo nel sacchetto vale un punto, ogni punto di popolazione vale un punto, e ogni Carattere su una specie sopravvissuta vale un punto. Chi ha più punti, come è ovvio, vince la partita.
Da questa prima descrizione risulta chiaro che Evolution è un gioco semplice, ma già nella sua prima versione che abbiamo provato qualche anno fa, ci era sembrato piuttosto ben congegnato tecnicamente; il difetto che avevamo riscontrato al tempo e che ci auguriamo sia stato risolto riguardava il fatto che se un giocatore accumulava parecchio vantaggio era difficile riuscire a raggiungerlo o bloccarlo. Senza dubbio le innovazioni in questa nuova versione ci sono, e non solo dal punto di vista dei materiali e della grafica, ma attenderemo una prova su strada per esprimere un parere definitivo.
E’ interessante notare che l’editore che ha ripescato questo titolo di matrice russa per questo rilancio, dalla componentistica assai più accattivante e curata, sia la North Star Games, casa famosa in tutto il mondo per i suoi party game (in particolare Wits & Wagers, noto in Italia come Las Vegas Party, edito da dV Giochi).
Evolution sembra decisamente un bel gioco, una volta limati i difetti minori che aveva mostrato in passato, ed avendo accumulato quasi 125mila dollari su 10mila di obiettivo prefissati, questo titolo potrebbe rivelarsi l’ennesima prova che è possibile imparare giocando e divertendosi. Lo scopriremo con maggior certezza al suo arrivo nei negozi, fissato per novembre. E chissà se per allora qualcuno non avrà già annunciato una localizzazione in italiano.