giovedì 26 Dicembre 2024

Abyss – Intrighi di corte in fondo al mar

Per secoli, creature misteriose hanno regnato incontrastate nelle profondità oceaniche, proteggendo le razze marine dalla minaccia di orribili mostri provenienti dagli oscuri crepacci delle fosse inesplorate. Ma il re è vecchio e, presto, il trono sarà vacante … perché non provare a sedervisi sopra in qualità di nuovo signore supremo degli abissi?

È questa l’introduzione di Abyss, il nuovo titolo per 2-4 giocatori frutto del lavoro a quattro mani di Bruno Cathala e Charles Chevallier, presto localizzato in Italia da Asterion Press e di cui si parla da parecchio tempo nel circuito dei giocatori per l’eccezionale cura della grafica e per la scelta editoriale, innovativa nell’ambito dei giochi da tavolo, di produrre ben cinque cover diverse per la confezione, eliminando qualsiasi scritta sul frontespizio, proprio per lasciare pieno campo alle bellissime illustrazioni di Xavier Collette.

Tutte le confezioni hanno il medesimo contenuto, ma le diverse illustrazioni, che rappresentano cinque tipologie di nobili sottomarini che incontreremo nel gioco, sono una bella scommessa per l’editore, che offre la possibilità agli appassionati di scegliere il soggetto preferito da mettere in bella mostra sui propri scaffali.

Notevole e ben fatto è anche il sito dedicato ad Abyss, nel quale i più curiosi potranno vedere diversi video che mostrano il set up del gioco, ascoltare le riflessioni dei designer, scaricando il regolamento in formato pdf nelle cinque lingue disponibili, italiano compreso.

Per i più fanatici, esiste anche la possibilità di scaricare diversi sfondi per il proprio desktop e un corposo file compresso contenente le illustrazioni delle creature e dei paesaggi presenti sulle carte. Insomma, davvero un sacco di roba!
Packaging personalizzato, strategie di promozione originali, sito web dedicato, grafica di livello incredibile … il tutto per rafforzare nei giocatori la sensazione di essere davvero impegnati a tramare sotto le onde per il controllo del trono sottomarino, come ha spiegato in un’intervista Bruno Cathala.

Ma proviamo a guardare oltre la superficie e “andare a fondo” (mai termine fu più appropriato) nelle meccaniche che governano Abyss.

L’obiettivo del gioco è di raccogliere a fine partita il maggior numero di punti influenza, che determineranno quale giocatore sarà incoronato nuovo re sotto il mare. Per riuscire nell’intento, ognuno sarà chiamato a reclutare nella propria area di influenza i Nobili, gli affiliati delle razze marine (meduse, piovre, cavallucci di mare, granchi e conchiglie … sul ruolo delle conchiglie effettivamente possono sorgere dei dubbi, ma lasciamo perdere le questioni zoologiche).
Tramite l’esplorazione delle profondità marine, i giocatori potranno anche incontrare e sconfiggere i mostri che, di tanto in tanto, affiorano dai recessi inesplorati dell’oceano, guadagnando diversi tipi di ricompense. Infine, quando si collezioneranno un certo numero di segnalini “chiave”, sarà possibile prendere il controllo di vari tipi di territorio che, a loro volta, forniranno punti e vantaggi al loro possessore.

Già da queste brevi righe di sommaria descrizione è possibile rendersi conto che Abyss è un gioco di sviluppo, nel quale si è chiamati a collezionare oggetti (in questo caso alleati e nobili, chiavi e perle), che a loro volta consentono di ottenere territori e altri vantaggi fino alla conta per il punteggio finale.

Il turno di gioco si ripete sempre uguale fino al termine della partita e consiste in tre fasi: tramare a corte, effettuare un’azione, controllare territori. Mentre la prima azione è facoltativa, le altre due sono obbligatorie.

La fase delle trame di corte permette al giocatore attivo di rivelare dal mazzo dei Nobili uno o più figure di potenti alleati, appartenenti a diverse classi: politici, contadini, ambasciatori, maghi, soldati ecc. Il limite a questa azione è dato dal costo in perle che occorre sostenere per pescare nuove carte Nobili e dallo spazio nella corte, costituita da sei stalli sul tabellone, pieni i quali, si deve per forza attendere che qualcuno convinca uno degli ittici aristocratici presenti a trasferirsi nella propria zona di influenza.

La fase delle azioni obbliga il giocatore attivo a scegliere una fra tre azioni possibili di Abyss: esplorare le profondità marine, chiedere il sostegno del consiglio o reclutare un Nobile (in pratica metterlo in gioco dalla corte, scartando una determinata combinazione di carte alleato dalla propria mano).

L’esplorazione delle profondità marine consiste nel rivelare, una alla volta, le carte da un mazzo esplorazione (sono carte piccole, a differenza di quelle che raffigurano i Nobili, che sono più grandi). Nel mazzo esplorazione si trovano alleati delle razze minori (le conchiglie di prima, le piovre, gli ippocampi, ecc.) e le carte mostro. Quando si pesca una carta alleato, il giocatore attivo la deve “offrire” agli avversari, in senso orario. La prima carta offerta costa una perla, la seconda due, fino alla terza offerta che costa …. Esatto! Tre perle. Se i giocatori a cui viene offerto l’alleato rifiutano, chi è di turno può prendere la carta gratuitamente aggiungendola alla sua mano, terminando così la sua azione, oppure posizionare l’alleato snobbato da tutti nel consiglio cittadino sul tabellone, nella posizione relativa alla razza di appartenenza.
Nel caso che dal mazzo esplorazione spunti fuori un mostro, il giocatore attivo può decidere di combatterlo, vincendo automaticamente e acquistando le ricompense relative determinate dalla posizione di un segnalino minaccia posto su un indicatore apposito. In alternativa può bellamente cambiare strada, posizionando la creatura sul tabellone e proseguire l’esplorazione. In questo ultimo caso, l’indicatore minaccia che determina il tipo di ricompensa per la sconfitta di un mostro cambia posizione e fornisce una diversa combinazione di bonus.

Chiedere il sostegno del consiglio consente di scegliere un mazzetto di una tipologia di alleati scartati nelle fasi precedenti e aggiungerlo alla propria mano. Gli alleati, come vedremo, sono necessari per reclutare e mettere in gioco i Nobili. Quest’ultima è la terza azione possibile.

Reclutare un Nobile consente di porre davanti a sé un Nobile presente a corte, scartando dalla propria mano una determinata combinazione di alleati in termini di valore e di tipologia (ogni carta alleato, infatti, presenta anche un valore variabile da 1 a 5).
Quando si scarta la esatta combinazione di alleati richiesti, il Nobile viene prelevato dalla corte e posto sotto il controllo del giocatore, che può conservare anche l’alleato di minor valore utilizzato per convincere il Nobile a sostenere la sua causa (questa operazione viene chiamata affiliazione).
I poteri conferiti dai Nobili possono essere a uso singolo o semipermanenti, nel senso che continuano a produrre effetti finché non si controlla un nuovo territorio, condizione che annulla il potere del Nobile. Esistono sei tipi di Nobili diversi, ognuno con una caratteristica peculiare che influenza la strategia di gioco: i politici, per esempio, aiutano a reclutare altri Nobili; i maghi consentono di ottenere favori dalle razze alleate; i soldati sono utili contro gli avversari e così via.
Nobili e alleati sotto il proprio controllo forniscono anche punti influenza al loro possessore, e saranno conteggiati a fine partita.

Il controllo dei territori è la terza fase in Abyss e può, anzi, deve essere completata se il giocatore possiede tre segnalini chiave che, a loro volta, si guadagnano con l’uccisione dei mostri. Controllare un territorio consente di reclamare una speciale carta posta a fianco del tabellone di gioco che rappresenta una locazione fantastica del reame sottomarino: i campi di sargassi e altri posti decisamente bizzarri, come ci si potrebbe aspettare di trovare esplorando un reame sottomarino fantastico.

Il gioco termina quando un giocatore ha reclutato il suo settimo Nobile, oppure quando non ci sono più carte Nobile per popolare la corte sottomarina. Si esegue un ultimo turno e poi si contano i punti influenza raccolti che dipendono dai Nobili al proprio libro paga, dal valore più alto di ciascun alleato di razze differenti nella propria area di influenza, dai territori controllati e dal numero di mostri sconfitti.

Studiando il regolamento e dando un’occhiata ai componenti del gioco, Abyss si connota subito per il tentativo di dare un forte collegamento tra ogni elemento del gioco e il relativo componente fisico. Come abbiamo detto, infatti, i Nobili sono rappresentati da carte di grandi dimensioni, mentre le razze alleate da carte piccole. La moneta del gioco è rappresentata da piccole perle, che vengono conservate in contenitori a forma di conchiglia. Ma, come già anticipato all’inizio di questa anteprima, la parte del leone è certamente quella delle illustrazioni che a nostro parere sono davvero eccezionali: vedere il tavolo apparecchiato con Abyss, scommettiamo, dovrebbe essere una vera delizia per gli occhi.

Sul lato delle meccaniche non pare di trovare nulla di particolarmente innovativo, ma il nostro giudizio è per forza di cose sospeso in attesa di provarlo con la dovuta attenzione per capire come è possibile sfruttare i diversi poteri dei Nobili e se sono possibili strategie differenti con combo di aristocratici e territori particolari. Onestamente, avremmo visto con favore una risoluzione meno scontata dei combattimenti con i mostri, ma aspetteremo di provarlo con mano per capire se sentiremo realmente l’assenza di una vera “fase militare” subacquea.

La prima impressione, per noi che apprezziamo anche la cura grafica del prodotto, non può che essere positiva e non vediamo l’ora di porre le nostre mani palmate e gocciolanti d’acqua marina su una copia di Abyss per fornirvi una recensione completa. Intanto, preparate maschera e boccaglio e Stay Gioconomicon.

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