domenica 24 Novembre 2024

King of New York: il Giappone è troppo piccolo per i mostri

King of Tokyo è uno dei titoli più recenti di mr. Richard Garfield, il noto inventore di giochi di grande successo come Magic: The Gathering. Nel gioco, che abbiamo recensito alla sua uscita in italiano, un gruppo di giganteschi mostri si disputavano il dominio su Tokyo a colpi di artiglioni e mutazioni genetiche. Ma il Giappone non è abbastanza per i kaiju, e dopotutto il Pacifico non è che una piscina per creature di tal fatta. E così i mostri giganti hanno deciso di prendersi pure New York; non disperate, tuttavia! Come disse il buon George W. Bush senior nel lontano settembre del 2001, "make no mistake, America will fight back", e così non sarà altrettanto facile per i kaiju distruggere la Grande Mela, perché la Guardia Nazionale farà del suo meglio per causare danni ai mostri.
Ma c'è un lato positivo: distruggi New York, e diventerai una stella del cinema!/p>

Questo, in poche righe, è King of New York (KonY), il sequel di King of Tokyo (KoT) che riprende lo spirito distruttivo del primo episodio e lo innova con una serie di aggiunte legate al nuovo teatro di guerra. I componenti presenti nella scatola sono: sei mostri (le consuete sagome di cartone), le relative schede, un mazzo di carte , 8 dadi (6 neri e 2 verdi), una mappa di New York, cubetti di energia, segnalini vari, ed i tasselli edificio/militari.
Il gioco in linee generali segue le stesse regole del suo predecessore, ma con alcune importanti differenze. Ovviamente, i mostri inclusi nella nuova scatola sono diversi, e tutti i mostri sono compatibili tra le due scatole, ma le carte saranno esclusive per questa nuova versione, come pure i dadi.

Già, cominciamo dai meravigliosi cubi colorati. I dadi in KoNY sono diversi da quelli di KoT. Infatti, i risultati possibili ora sono diversi. Non ci sono più i numeri dall'1 al 3, che sono stati sostituiti da tre nuovi risultati: ouch!, celebrity e destruction (tradotti: ahia!, celebrità, e distruzione). Le altre tre facce (attacco, guarigione ed energia) sono rimaste le stesse. Ogni risultato di destruction permette di distruggere 1 Punto Strutturale di un edificio (vedi più avanti); celebrity funziona solo se se ne ottengono almeno tre, e permette di prendere la nuova carta Superstar, che fa guadagnare ulteriori punti vittoria, e che può essere rubata dal prossimo mostro che ottenga tre o più celebrity; un risultato di ouch! (ne basta uno solo) fa aprire il fuoco ai militari, che attaccano uno o più mostri in base al numero di ouch! usciti sui dadi.

Una seconda importante differenza sta nella presenza degli edifici. Ora ci sono tasselli edificio che hanno punti strutturali; i mostri possono spiaccicare i palazzi ("nessuno va a spasso su una chiesa del mio quartiere!", cit.) infliggendo loro punti danno, tramite i risultati destruction. Quando un palazzo subisce danni pari o superiori ai suoi punti strutturali, viene distrutto: il tassello si gira, e diventa una cattivissima unità dell'esercito degli Stati Uniti d'America! Più è resistente l'edificio, più l'unità dell'esercito sarà cattiva in termini di danni che può infliggere ai mostri. Ah, naturalmente, gli edifici valgono punti vittoria, quindi spiaccicarli non è solo un piacere, ma un dovere, per ogni kaiju che si rispetti.
I militari sono caratterizzati da diversi valori: hanno una resistenza in punti ferita, come gli edifici o i mostri, e se vengono distrutti forniscono diverse risorse: la fanteria fornisce punti vita ai mostri (gnam, esatto), i caccia forniscono energia, ed i tank forniscono punti vittoria.
Con un solo ouch!, i militari attaccano solo il mostro che li ha scocciati (cioè che ha tirato i dadi); con due ouch!, attaccheranno tutto il quartiere (quindi tutti i mostri della zona); con tre ouch!, i militari sono davvero incavolati ed attaccano tutti i mostri in vista, ma nel contempo la Statua della Libertà si anima e si schiera col mostro che l'ha svegliata, dandogli punti vittoria (si, è così… è nelle regole!).

Altra differenza è il sistema di ingresso in città. Manhattan è naturalmente il posto in cui vorrete stare ("the place to be"), che funziona come Tokyo in KoT, ed è divisa in tre zone (boroughs: upper, midtown e lower): ciascuna di esse fornisce bonus diversi se un mostro ci si trova ad inizio turno, e può ospitare contemporaneamente fino a due mostri. Attorno, ci sono gli altri quartieri. Ogni quartiere (ed ogni borough di Manhattan) include anche una pila di edifici, pronti da devastare. Durante il gioco, quando si entra a Manhattan, si accede alla Lower Manhattan, e ci si deve muovere verso la Upper.

Per il resto, le regole sono uguali a quelle di KoT, incluse le condizioni di vittoria e l'eliminazione di un mostro, l'acquisto di carte, il sistema di tiro di dadi, e così via. Il gioco include anche delle regole avanzate, che riguardano principalmente la partita in 5-6 giocatori esperti, con diverse nuove regole di spostamento ed attacco in Manhattan.

Anche se non lo abbiamo ancora toccato con mano, possiamo già dire che KoNY è certamente un gioco nuovo rispetto a KoT, con differenze sufficienti da valutarne l’acquisto, sia che siate fans di Kot, sia che non lo abbiate mai giocato. Il gioco è divertente e rapido, ma sconsigliato a chi non ama l’eccessiva influenza dei dadi, ovviamente. Nell'attesa di provarlo, ci sentiamo in grado di dire, dalla sola lettura delle regole, che probabilmente KoNY eguaglierà il successo del suo "primo episodio", e che abbiamo davanti un'altra vittoria dei Kaiju!

L’edizione italiana di KoNY è stata già confermata da uPlay.it Edizioni, che ha pubblicato in Italia il suo predecessore due anni fa.

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