martedì 5 Novembre 2024

Waterloo Enemy Mistakes: sarete più bravi di Napoleone?

Waterloo è forse nell’immaginario collettivo la battaglia per eccellenza, sarà perché è quella che ha sancito la disfatta finale di Napoleone, sarà perché durante le sue otto ore di combattimenti ha visto cadere sul campo 47.000 vittime tra morti e feriti, sarà perché il nome di quella località belga suona così esotico da essere pronunciato nei modi più disparati, sarà perché si è da sempre prestata a un ampio ventaglio di “what if…”, sarà per questo o sarà per quello… ma questa battaglia è stata una delle più studiate, analizzate e riprodotte nei giochi da tavolo di simulazione storica.

Il prossimo 18 giugno 2015 ricorrerà il suo bicentenario, ed esattamente per il ricorrere di questo evento che la Sir Chester Cobblepot ha annunciato l’uscita di Waterloo Enemy Mistakes, un boardgame di simulazione storica che oltre a presentarsi come un’interessante e articolata operazione ludica multicanale (uscirà contemporaneamente sia in veste di lussuoso boardwargame che in versione digitale per sistemi Windows, Android e iOS), rappresenta una sfida editoriale tutta italiana non indifferente, andando appunto a trattare uno dei temi più classici del settore wargame!

Autori di questo ambizioso progetto sono Aldo Ghetti e Paris Poli, noti protagonisti della scena wargamistica nostrana, soprattutto nell’ambito della simulazione tridimensionale (del lavoro autoriale di Aldo Ghetti vi abbiamo già parlato in occasione dell’anteprima del suo bel gioco sulle arene gladiatorie, purtroppo ancora inedito).
L’approccio adottato per Waterloo Enemy Mistakes è il risultato di un lavoro decennale della coppia di autori faentini, originariamente dedicato allo sviluppo di un sistema per la simulazione tridimensionale delle battaglie napoleoniche nella scala dei soldatini in 6 mm.
Questa precisa scelta è motivata dal fatto che gli autori ritengono tale scala l’unica possibile per riprodurre i movimenti di grandi masse su spazi ragionevolmente gestibili.
E quindi, Waterloo Enemy Mistakes, pur non essendo un gioco di miniature vi si avvicina parecchio, riprendendone molti elementi basilari (per esempio il movimento libero delle unità che viene controllato mediante l’uso di righelli di distanza) e, al contempo, semplificandoli e restituendoli a una dimensione gestionale in cui la casualità possa essere ridotta quanto più possibile.
L’intento principale degli autori è di offrire al giocatore la sensazione di vivere appieno il vero ruolo del Comandante d’Armata, fornendogli le chiavi per operare su una scala che contempli la battaglia nel suo insieme, senza costringerlo a concentrare la sua attenzione sulle singole, specifiche situazioni tattiche.
A differenza di molti dei sistemi napoleonici tridimensionali esistenti, dove il dado è spesso utilizzato e ci si affida troppo alle singole Unità, gli autori hanno lavorato soprattutto su un’articolazione del gioco basata sulle Divisioni, organizzate in Brigate (che poi a loro volta riuniscono più Unità). In questo modo sarà possibile operare sull’intera battaglia attraverso la disposizione delle formazioni d’attacco, la gestione dei rinforzi agli attacchi attivati, la concatenazione dei supporti cercando di massimizzare l’efficacia di ogni combattimento.
E soprattutto sarà possibile giocare cercando di assumere le scelte tattiche in grado di porre rimedio a quegli errori che caratterizzarono in modo significativo la disfatta dell’imperatore dei francesi.
I due giocatori saranno chiamati a impersonare Napoleone al comando dell’Armée du Nord e il Duca di Wellington a capo delle Settima Coalizione, in attesa dell'arrivo del feldmaresciallo Gebhard Leberecht von Blucher alla guida dell’esercito prussiano (che tra l’altro è previsto possa rappresentare l’opzione per un terzo giocatore da inserire nel corso della partita).
Le regole saranno contraddistinte da un elevato livello di semplicità (per il regolamento è previsto l’uso di poche pagine) e la gestione dei combattimenti sarà basata su sistemi di risoluzione rapidi e snelli, ma la sfida offerta da Waterloo Enemy Mistakes sarà tutta nella profondità di visione necessaria alla pianificazione delle scelte tattiche dei due (o tre) avversari.
La scala adottata prevede che ogni pedina rappresenti all’incirca una Brigata (pari a circa 2000-2500 fanti o 1000-1500 cavalieri).
Il movimento verrà effettuato su campo libero, cioè su una mappa priva di griglie quadrate o esagonate sovraimpresse, al fine di consentire ai giocatori la massima libertà di manovra dei pezzi in gioco.
Il sistema di iniziativa sarà basato su punti ordine che i giocatori dovranno spendere per acquisirla, la cui riserva verrà determinata dalla somma del numero dei generali che ogni giocatore avrà in campo più il risultato che si otterrà con il tiro di un dado. Napoleone in questo sarà sempre avvantaggiato (nella realtà ebbe praticamente sempre l’iniziativa) ma l’inglese potrà cercare di gestire le sue risorse per strappargli l’iniziativa e sperare di tenerla per un po’ (in quanto a parità di risultato, chi ha l’iniziativa la mantiene).
Inoltre, come accadde nella realtà, sarà l’intervento dell’esercito prussiano a modificare radicalmente la situazione. Come già accennato, questo ruolo potrà essere assunto da un eventuale terzo giocatore, e l’ingresso effettivo del suo esercito, oggetto ancora di interpretazione da parte degli storici, sarà determinato dal tiro del dado. Questa casualità ha la precisa funzione di rispettare l’incertezza del momento, pur rientrando all’interno della fascia oraria indicata dalla maggior parte degli esperti.

Anche se l’attenzione alla semplicità del sistema sarà massima, Waterloo Enemy Mistakes non si presenterà come un gioco semplicistico o peggio ancora banale, prova ne sia la durata già dichiarata (e confermata dagli autori come assolutamente realistica) di circa 240 minuti.
Alla Sir Chester Cobblepot tengono a precisare che il gioco più che “semplice” può essere definito asciutto, cioè il risultato di un attento lavoro di pulizia e di sfrondamento compiuto per arrivare a presentare un regolamento essenziale ma completo e in grado di coprire tutte le specifiche esigenze della battaglia oggetto del titolo. Un gioco, quindi, che pur rivolgendosi a una precisa fetta di pubblico vorrebbe far appassionare al wargame anche quanti più neofiti possibile!

Dal punto di vista editoriale, il gioco si sostanzieràin una scatola e una mappa dalle dimensioni simili a quelle della Guerra dell’Anello, 135 cubetti di legno di vari colori usati per contrassegnare gli status del comando e delle Unità, 3 tavole fustellate contenenti tutte le tessere delle Unitàe i componenti necessari alla misurazione dei movimenti e dei combattimenti, 3 schede riassuntive con la lista dettagliata degli eserciti, 6 dadi a sei facce, due per giocatore, un cilindro di legno contaturni e un regolamento di sole 20 pagine.
Come già accennato, contemporaneamente all’uscita del boardwargame è prevista quella della versione digitale, realizzata per piattaforme desktop (Windows) e mobili (Android e iOS). Questa verrà sviluppata dalla Just Funny Games che, d’accordo con Sir Chester Cobblepot, è pronta a raccogliere fin da ora suggerimenti e indicazioni da parte degli appassionati. Se volete fornire il vostro contributo potete inviarlo all’indirizzo [email protected].

Che ne dite… sarete in grado di sconfiggere l’Imperatore Napoleone costringendolo all’esilio di Sant’Elena oppure riuscirete a sovvertire l’ordine della storia assicurandogli la vittoria attraverso la sua Armée du Nord? Avete fino al 18 giugno 2015 per decidere di accettare la sfida!

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