domenica 24 Novembre 2024

Fireteam Zero – Mostri e artefatti nella seconda guerra mondiale

Scenari alternativi ambientati nella seconda guerra mondiale non sono infrequenti nel mondo ludico (ed in quello letterario): da nonmorti contro SS, a piccoli demoni amanti dei gatti, ad invasioni aliene che interrompono il conflitto, fino a giochi complessi come Dust Tactics o Tannhauser, tra i molti. Fireteam Zero della Emergent Games ripropone questo tema, collocandolo però stavolta in un gioco collaborativo, quasi un dungeon crawler, che in questi giorni è sulla piattaforma KickStarter (ed è già abbondantemente finanziato).

Va detto subito che Fireteam Zero è stato già finanziato con discreto successo su KS nella scorsa primavera; il nuovo KS riguarda una nuova edizione del gioco, che stavolta include regole e carte in francese oltre che in inglese, ed una quantità di nuovi pezzi ed una grafica decisamente migliorata rispetto alla prima edizione. Questa nuova edizione a distanza di meno di due mesi dalla consegna (a quanto pare rispettata) del primo KS può meravigliare non poco, e la Emergent Games la spiega col grandissimo successo che il gioco ha riscontrato in Europa ma soprattutto in Francia.

In Fireteam Zero, da 1 a 4 giocatori impersonano degli eroi, reclutati direttamente dal Primo Battaglione Ranger, che sono stati segretamente sottoposti ad un intenso programma di addestramento ai fini della costituzione di un’unità segretissima. Questa squadra dovrà combattere la minaccia di artefatti viventi che tornano dalle viscere della terra per nutrirsi della violenza e della devastazione causate dalla seconda guerra mondiale. Il risveglio di tali artefatti ha naturalmente portato come conseguenza immediata un’orda di mostri che si scaglieranno contro i nostri eroi in incessanti ondate, per impedire loro di portare a termine le missioni.
Nel gioco base ci sono 4 eroi, ed ogni eroe ha un suo ruolo (mischia, tiro, leader, demolizioni); nel gruppo ci può essere un solo rappresentante di ciascun ruolo. Gli eroi vengono adeguatamente equipaggiati, e scelgono quindi la missione da intraprendere. In base ad essa, viene preparata la mappa di gioco (modulare e con tante belle miniature di mostri dal design decisamente “lovecraftiano”); oltre agli eroi, in gioco ci sono anche due specialisti, personaggi “alleati” rappresentati da altrettante miniature. Una volta ultimati i preparativi, la partita può avere inizio.

Vediamo in breve come funziona il sistema di gioco.
Un turno di gioco consta di tre diverse fasi: nella fase tattica si determina il primo giocatore, uno degli eroi può giocare una carta tattica dalla propria mano (le carte tattica sono molto forti, ma diminuiscono la quantità di carte disponibili per l’eroe), e poi gli eroi possono pescare carte per reintegrare la propria mano.
Subito dopo c’è la fase degli Eroi, in cui gli eroi si spostano e compiono un’azione tra le due disponibili (attaccare e cercare). L’attacco viene risolto giocando una o più carte dalla propria mano e poi tirando dei dadi speciali; la ricerca può essere effettuata solo in presenza di un segnalino specifico (spawn) e viene risolta pescando una carta da un apposito mazzo (recon) che va immediatamente giocata. La ricerca è fondamentale quanto l’attacco, perché molti degli obiettivi nel gioco richiedono di pescare una specifica carta del mazzo recon (quindi procedendo per tentativi) e risolverla.
 Infine, nella fase di Minaccia si fa avanzare l’indicatore di minaccia, e si attivano i mostri presenti sulla mappa. L’indicatore di minaccia può causare la pesca di carte twist, che aggiungono nuove regole alla partita; i mostri, invece, si “limitano” a tentare di distruggere gli eroi con i loro pericolosi attacchi. Quando un mostro colpisce un eroe, quest’ultimo è costretto a scartare una quantità di carte pari ai colpi subiti; se dovesse essere costretto a scartarne più di quante ne ha, allora andrebbe K.O. Appena un eroe va K.O., viene girato uno specifico indicatore, la Moneta Fortunata, in modo che mostri la faccia con la testa; ma se la moneta già mostra la testa quando un eroe va K.O., gli eroi perdono immediatamente la partita!

Da questa breve descrizione appare chiaro che il sistema di gioco è abbastanza semplice, difatti la durata massima di una partita è fissata sui 90 minuti.

Come già scritto più sopra, Fireteam Zero ha già avuto un discreto successo, e probabilmente riuscirà a ripetersi con questa nuova edizione, complici anche le belle miniature. Peraltro sono già in uscita persino due romanzi ambientati in questo mondo alternativo che vedono come protagonisti gli eroi del gioco. Naturalmente, il KS prevede l’aggiunta di numerosi stretch goal tra cui altri eroi e mostri, ed esistono già due espansioni per il gioco base (entrambe acquistabili nel KS). Vedremo se Fireteam Zero sarà capace di resistere al battesimo del fuoco sui nostri tavoli da gioco, ma potremo saperlo solo dopo maggio 2015, quando è prevista la consegna dei materiali del nuovo KS.

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