martedì 5 Novembre 2024

Conan: Hyborian Quests – Il Cimmero si avvicina ad Heroquest!

Alzi la mano chi non ha mai letto almeno un racconto della saga di Conan, o non ha mai visto almeno una delle tante (e non belle) trasposizioni cinematografiche del barbaro inventato da Robert Howard. Essendo il possente cimmero uno degli imprescindibili capisaldi della letteratura fantasy classica, le trasposizioni ludiche delle sue avventure non mancano di certo; di recente, tuttavia, una nuova casa editrice francese, la Monolith, si è affacciata al mercato proprio per lanciare un nuovo gioco incentrato su Conan il barbaro. Il kickstarter di Conan: Hyborian Quests (CHQ) avrà inizio il 12 gennaio, ed è uno dei progetti più attesi di questo nuovo anno appena iniziato.

La Monolith è una casa editrice fondata da Frederic Henry (designer di diversi giochi tra cui la dilogia “The Adventurers”) insieme coi fratelli Hascoët, già fondatori della Bombyx. Il suo primo progetto (e per ora unico, anche a causa dello sforzo profuso per portarlo alla luce) è proprio CHQ, che dopo un bel po’ di playtesting sia “chiuso” che “pubblico” (per esempio è stato possibile giocare il prototipo durante lo Spiel 2014 ad Essen), viene finalmente affidato alle amorevoli cure della piattaforma di finanziamento Kickstarter.

Anche noi abbiamo avuto occasione di provare lo scenario introduttivo di CHQ proprio con l’autore, in occasione dello scorso Spiel a Essen. CHQ sarà un tipico gioco semicooperativo fortemente asimmetrico, nello stile di Heroquest: quindi ci sarà un gruppo di avventurieri (1-4, Conan è ovviamente il personaggio principale) che affronta diverse missioni, mentre avversari ed ostacoli saranno controllati da un altro giocatore (chiamato Opponent o Overlord, ancora non c’è una denominazione precisa), che non si limiterà ad essere un “game master”, ma sarà un giocatore contro gli altri, che può vincere la partita – un po’ come in Descent o Imperial Assault. Gli scenari dovrebbero essere giocabili in circa un’ora, e fanno ampio uso delle diverse mappe incluse nella scatola base. Infine, la lingua: il gioco dovrebbe essere per ora disponibile in inglese e francese, e non c’è alcuna notizia di localizzazione in altre lingue. Il KS metterà in “vendita” (o se preferite, in “opportunità di finanziamento”) due versioni del gioco: una retail, ed una deluxe che conterrà una trentina di miniature, mappe e scenari in più rispetto alla versione retail, e che sarà disponibile solo per chi aderirà al KS.
In ogni caso, prima di darvi qualche dettaglio in più a riguardo delle meccaniche di gioco, val la pena di spendere qualche parola sui materiali previsti.

Cominciamo dall’artwork. La Monolith si è rivolta ad artisti di grosso calibro, tra cui Paolo Parente ed Adrian Smith, per le illustrazioni del gioco e per i concept delle miniature, che poi saranno realizzate in plastica di alta qualità: a detta dell’editore la qualità della plastica sarà a livello di quella di The Others. Il set base dovrebbe contenere un centinaio di miniature (ad Essen si parlava di kit da montare, al momento non abbiamo né conferme né smentite in proposito), e le sculture sembrano decisamente belle e dettagliate, anche se nei primi modelli che abbiamo toccato con mano abbiamo notato che la fedeltà alle immagini da vita ad alcuni errori anatomici: alcuni dei Pitti che abbiamo visto ad Essen hanno evidenti muscoli che un umano normale non ha. Le miniature sono in pose dinamiche e molto, molto aderenti alle illustrazioni: per un valido esempio basta guardare Belit (miniatura ed artwork); ci saranno inoltre miniature di animali, di accessori come scrigni o casse, e di mostri di grandi dimensioni: per ora sono stati annunciati un serpente gigante, un ragno gigante, uno scorpione gigante, un demone dell’Aria, un demone della Terra, e Thog (quest’ultimo solo per la deluxe edition).

Il gioco includerà almeno quattro diverse mappe, sei nel gioco deluxe: due navi agganciate in abbordaggio, un villaggio dei Pitti, un villaggio nella palude, una taverna, e per la sola edizione deluxe anche la Cittadella Scarlatta ed un sistema di caverne; i primi stretch goal dovrebbero aggiungerne altre. Le mappe sono grandi, a colori, e divise in aree (per esempio le varie capanne ed i sentieri del villaggio), e ci saranno diverse possibilità di interazione con l’ambiente: aprire porte, sfondare pareti e scalare palizzate sono solo alcuni esempi. Ogni mappa dovrebbe supportare almeno due scenari, ma sul numero esatto degli scenari inclusi nel gioco le notizie sono piuttosto scarse, al momento.

Proprio riguardo gli scenari, è notizia delle ultime settimane il coinvolgimento di diversi famosi designer della scena ludica francese per lo sviluppo di singole avventure che (immaginiamo) conterranno meccaniche ed altri elementi aggiuntivi specificatamente ideati per lo scenario. Tra i nomi noti attualmente troviamo Bruno Cathala, Antoine Bauza, Croc, Laurent Pouchain e Ludovic Maublanc, ma non è detto che l’elenco si fermi qui. Ovviamente la partecipazione di queste personalità ha ulteriormente gonfiato l’hype per questo gioco.

I personaggi avranno una loro scheda illustrata, ed il gioco include un bel po’ di segnalini e dadi personalizzati per i combattimenti e le azioni; i dadi sono in tre colori diversi (giallo, arancione e rosso) che naturalmente indicano le diverse possibilità di colpire. Per quanto riguarda i nomi dei personaggi, la Monolith ha annunciato la presenza nel gioco di Conan (in diverse pose con diverse abilità), Shevatas, Belit, N’Gora, Zelata, Valeria, Hadratus, e Pallantides.
L’Opponent avrà una sua plancia speciale con una sezione “mobile” in cui posizionare e spostare i vari avversari che potrà controllare di volta in volta. Gli avversari sono divisi in minion (tra cui i Pitti, gli arcieri Bossoniani, scheletri, mummie, iene, ed altri comprimari), e boss (tra cui i mostri giganti di cui sopra, Baal-teor, Zogal Sag, ed il capitano Zaporavo.
Tutto l’impianto grafico è ispirato fortemente ai fumetti ufficiali di Conan della Marvel (quelli di Buscema, per intenderci), in particolare ai primi tre volumi delle Original Stories e, come avrete intuito dai nomi dei personaggi e degli avversari, gli scenari sono tratti direttamente dai racconti di Howard.

Le meccaniche del gioco sono semplici: gli eroi hanno una loro fase del turno, in cui possono spostarsi e compiere azioni come forzare serrature, sfondare pareti (solo Conan, ovviamente), o attaccare. Dopo le azioni dei personaggi tocca all’Opponent che può attivare e muovere i nemici.
La vera novità del gioco, per ora, consiste nel meccanismo delle azioni stesse. I personaggi hanno una dotazione di “gemme”, che possono “investire” nelle varie azioni. Quando vengono feriti, queste gemme vengono “bloccate” e quindi le azioni possibili diminuiscono; inoltre, ogni oggetto trasportato o indossato modifica il carico, ed il carico influisce in maniera diretta sulla riuscita delle azioni (ogni personaggio ha la sua tabella per il carico). Anche l’Opponent ha a disposizione delle gemme, con le quali può pagare l’attivazione di trappole e di creature. Le creature a sua disposizione hanno costi diversi ed un ordine di attivazione preciso, ma l’Opponent può modificarlo semplicemente pagando di più l’attivazione di un nemico che magari si sarebbe attivato più tardi.

Il combattimento viene effettuato con tiri di dadi, alla Heroquest: ogni dado ha un numero variabile di facce che indicano colpi a segno e facce vuote. Anche la difesa si effettua tirando i dadi, ed i danni agli eroi, come detto, “bloccano” le gemme (che fungono anche da punti ferita) e quindi indeboliscono l’eroe nel vero senso della parola. Le armi, naturalmente, forniscono un diverso numero e tipo di dadi, ed inoltre ogni eroe ha una o più abilità speciali, alcune delle quali possono influenzare il combattimento. Il numero base di dadi da tirare, invece, è definito dal numero di gemme piazzate sull’azione desiderata (attacco o difesa che sia).

Ogni scenario ha un suo obiettivo, ed in genere i personaggi vincono se lo completano mentre l’Opponent vince impedendo agli eroi di compiere la missione, ma non tutti gli scenari funzionano allo stesso modo.

Le informazioni che vi abbiamo riportato sono il sunto di quanto attualmente condiviso dall’editore online e di quella che è stata la nostra breve esperienza con il gioco ad Essen: tre turni di gioco in uno scenario decisamente lineare (“fai fuori il boss”) in cui le opzioni dell’Opponent erano decisamente scarse; la Monolith per ora non ha alcuna intenzione di rendere pubblico il regolamento, ma ci aspettiamo che lo faccia a campagna partita, quindi si tratta di attendere un’altra settimana prima di poter decidere se combattere accanto a Conan nelle sue avventure.
Nell'attesa, potete dare un'occhiata alle fotografie che abbiamo scattato al prototipo dello scorso ottobre.

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