Ci incontriamo a Norimberga con la simpatica Anne-Cécile, della casa editrice francese Ludonaute, che quest'anno torna a puntare su una delle storie di maggior successo del suo catalogo: Lewis & Clark (di cui abbiamo parlato approfonditamente in sede di recensione). L'affascinante avventura di questa coppia di esploratori è ancora spunto per nuovi titoli, come quello che abbiamo provato in anteprima, dedicato a chi trascriveva i diari di queste missioni: Discoveries, the journals of Lewis & Clark.
Questo nuovo gioco, sviluppato dal medesimo designer del precedente titolo, Cédrick Chaboussit, si focalizza sulle conoscenze che vengono scoperte dai protagonisti pionieri nell’America del 1800 che, esplorando territori sconosciuti, contrattando con tribù indiane native e rivaleggiando senza quartiere con i propri compagni di gioco, trascrivono l'esito delle loro vicende su un diario.
Sebbene si tratti solo di un prototipo con immagini non ufficiali, ci è stato spiegato chiaramente quale sarà la versione definitiva del comparto componentistico. La scatola conterrà un tabellone illustrato con paesaggi suggestivi di montagne, fiumi e tepee, che verrà posto al centro dell'area di gioco. In dotazione anche un mazzo di 56 carte a doppia facciata Territorio/Tribù che consente a 3-4 giocatori di svolgere una partita completa nell'arco di circa 1 ora di tempo. È però possibile giocare anche solo in 2 persone, sfruttando metà mazzo e quindi diminuendo di molto anche il tempo di gioco. Completano la dotazione quattro set di dadi speciali, uno per ciascun giocatore.
Nel setup si pongono da un lato del tabello tre carte Territorio, e dall’altro altrettante carte Tribù. Ad ogni partecipante verrà assegnata una mini-plancia personale distinta da un colore unico e un ritratto raffigurante un personaggio della saga di L&C: Lewis, Clark, Gass o Ordway. Il lato destro della plancia sarà destinato a contenere le pagine del nostro diario.
Il turno di gioco inizia con un lancio di dadi nella propria area preposta della plancia. Ogni partecipante ha un set di dadi speciali a sei facce corrispondenti al proprio colore e rappresentanti quattro simboli: orme di stivali, orme di cavalli, calumet della pace e una “A” di Azione. A turno vengono tirati e, raggruppati per simbolo, piazzati sulla plancia personale allo scopo di attivare una serie di effetti. Diversi effetti hanno un diverso “costo” in ulteriori dadi, che vengono pagati ponendoli su una sezione (destra o sinistra) del tabellone generale.
Durante il proprio turno è possibile scegliere un'azione fra tre disponibili: pagare dadi per attivare effetti, dove in questo caso avere molti dadi permette di pagare più volte per compiere più volte lo stesso effetto; arraffare tutti i dadi, di qualsiasi colore, presenti su uno dei due lati del tabellone; recuperare, da qualsiasi luogo si trovino (tabellone e plancette) tutti i dadi del proprio colore. Questo meccanismo genera una sfida altamente competitiva basata su opportunità e tempismo, dove la scelta costante è tra l'agire per vincere (attivando effetti) lasciando preziose risorse (dadi) a disposizione degli avversari, o al contrario incamerare dadi concedendo tempo agli altri di agire.
Ad approfondire le scelte possibili ci sono le già citate carte, che hanno uno scopo diverso in base al loro tipo. Esplorare le carte Territorio per poterle collezionare nel proprio diario è generalmente meno costoso in termini di dadi, e può essere eseguito a costo zero con le (rare) orme di cavallo, o a basso costo con le più comuni orme di stivali. Queste carte offrono i punti che a fine partita saranno conteggiati per determinare il vincitore.
Dialogare con le carte Tribù ha generalmente un costo maggiore, in quanto dipende unicamente dai calumet della pace. Queste carte non contano per la vittoria, ma apportano modifiche alle normali regole di gioco, permettendo di ricevere notevoli vantaggi per il resto della partita.
Ne deriva che, per quanto possano sembrare allettanti le carte Territorio, senza investire il dovuto tempo nel dialogo con le tribù indiane, difficilmente si potrà puntare alla vittoria.
La partita termina con l'esaurimento del mazzo, dopodichè si verificherà chi avrà trascritto la storia più lunga.
Il regolamento di Discoveries è completo e richiede solo qualche limatura finale, mentre la grafica è tutta da realizzare ma il progetto è già ben chiaro e la pubblicazione, salvo imprevisti, è programmata per l’Agosto di quest’anno (qualcuno ha detto Gen Con ?). Non possiamo pronosticare un successo di questo titolo pari al suo predecessore che ne condivide l'ambientazione, ma già dalla prova del prototipo ci è sembrato che anche questo gioco abbia delle buone potenzialità.
In fase di saluti ci è poi stata data l’opportunità di sbirciare sotto i veli di un altro titolo del quale non ci è concesso divulgare immagini nè parlare approfonditamente… trattasi di un altro seguito celebre, questa volta relativo all’universo in cui vive il Piccolo Principe, che proprio nel 2014 ha conquistato il premio Gioco dell'Anno in Italia. State sicuri che, appena sarà possibile, saremo pronti a raccontarvelo dettagliatamente.
Le foto del prototipo di Discoveries sono disponibili in alta risoluzione nella nostra galleria fotografica
Siate avventurosi, guardate verso le stelle e… Stay Gioconomicon!