A metà degli anni ’60 fece il suo esordio una serie TV di fantascienza sicuramente insolita per il suo genere, nella quale un volenteroso gruppo capeggiato da un ex astronauta era continuamente impegnato in pericolose operazioni di salvataggio e ostacolato da un innominato criminale, detto The Hood, costantemente attivo nell’intento di mettergli i bastoni tra le ruote. Per l’epoca questa serie fu abbastanza rivoluzionaria grazie al fatto che non furono usati attori, ma particolari marionette, frutto di una tecnologia fortemente innovativa (supermarionation) per gli standard di allora. Anche in Italia la prima serie si ritagliò i suoi momenti di successo venendo trasmessa dalla RAI a metà degli anni ’70 e poi, parecchio più in là, nel 1993 e nel 2003 in una versione ridoppiata. Molti di voi sicuramente avranno già capito che si sta parlando di Thunderbirds di Gerry Anderson, ma perché questo improvviso interesse per la fantascienza d’annata? Ovviamente perché c’è chi si sta occupando della trasposizione del serial in boardgame e, in particolare, la Modiphius ha recentemente attivato per questo scopo una campagna su Kickstarter che sta riscuotendo ragguardevoli risultati (come d’abitudine ormai per la creatura di Chris Birch) grazie anche alla firma di Matt Leacock che, quando si tratta di collaborare per contrastare minacce comuni, sa certamente dire la sua.
Attualmente la campagna ha già sforato il 700% dell’obbiettivo iniziale e il fervido autore ha messo a disposizione una versione alfa del regolamento per permettere a tutti i finanziatori di offrire dei feedback , ma soprattutto di farsi un’idea più approfondita, al netto del palese successo che la campagna sta ottenendo. Com’è solito per noi, non potevamo lasciarci sfuggire questa occasione per prenderne visione e offrirvi questa anteprima.
Thunderbirds è un titolo cooperativo puro in cui da 2 a 4 giocatori vestiranno i panni di altrettanti componenti della squadra segreta di salvataggio internazionale che dovranno cooperare per sventare minacce naturali e i perfidi piani messi in atto da The Hood.
A inizio partita, a ogni giocatore viene consegnata casualmente una carta personaggio che gli indicherà chi dovrà impersonare. Gli altri membri dello storico team saranno comunque presenti in gioco, potendo essere spostati di volta in volta dalle decisioni comuni di tutti i giocatori. Sul tabellone vengono disposte le miniature (insieme ai loro piloti) dei veicoli Thunderbirds secondo uno schema predeterminato, mentre i tasselli degli ulteriori veicoli di supporto sono messi sul taccuino di Brains (ovvero in fase di progettazione) a eccezione della talpa che è già stata costruita ed è quindi a disposizione nel covo della squadra.
Prima di iniziare vengono inoltre preparati lo schema di The Hood, il tracciato delle missioni (con il relativo mazzo di pesca) e la pila delle carte FAB. Il primo è una serie di carte che descrivono 3 disastri e 4 eventi che andranno a scompaginare gli avvenimenti durante la partita, venendo svelati e risolti ogni volta che che il cattivone (indicato da una pedina) raggiunge le posizioni viola avanzando lungo il suo tracciato; il secondo è composto di 8 spazi e viene semplicemente inizializzato pescando 3 missioni iniziali da un mazzo di carte, tenendo presente però che durante la partita ne verranno pescate altre e che, tra di esse, se ne nascondono alcune che porteranno The Hood avanti nel tracciato e quindi più vicino alla realizzazione dei suoi malefici piani; la terza è infine un insieme di effetti a uso singolo a vantaggio dei giocatori.
Scelto a caso il primo giocatore ad agire e svelato il primo disastro a cui bisognerà far fronte, siamo pronti per iniziare.
Il turno di gioco è piuttosto semplice e consiste nel compiere 3 azioni a scelta tra muoversi, effettuare un salvataggio, pianificare ed eseguire una scansione. Per muoversi il giocatore di turno sposta il veicolo che sta pilotando di quanti spazi desidera fino a un massimo che varia a seconda del mezzo (ad esempio il Thunderbird 1 si muove di 3 spazi), con l’unico vincolo rappresentato dal fatto che il Thunderbird 3 è costretto a spostarsi solo lungo una traiettoria predefinita, evidenziata da un percorso arancione.
Per effettuare un salvataggio, ovvero risolvere una carta missione, occorre trovarsi nel luogo raffigurato sulla carta e lanciare i 2 dadi salvataggio cercando di eguagliare o superare il valore di difficoltà dell’azione, potendo eventualmente usufruire di alcuni bonus dati dal alcune carte FAB oppure da particolari gettoni bonus a cui tra poco faremo cenno. Se si avrà successo si potrà ottenere una ricompensa data generalmente da 1 o 2 gettoni bonus a scelta, ma se si fallirà si avrà comunque la possibilità di riprovare subito (purché si abbiano ancora azioni disponibili). Bisogna però osservare che i dadi nascondono un’insidia: infatti ciascuno dei due possiede una faccia con il disegno di The Hood che, oltre a valere come uno zero ai fini del calcolo del risultato, fa anche avanzare la pedina del cattivo di un passo sul tracciato. Il possesso dei 5 tipi di gettoni bonus è comunque decisamente appetibile, visto l’ampio ventaglio di bonus che garantiscono una volta spesi: il lavoro di squadra garantisce un +2 al lancio dei dadi, l’intelligence consente di ritirarne 1, la determinazione permette al giocatore di turno di eseguire un’azione aggiuntiva, il gettone operazioni abilita la pesca una carta FAB e, infine, la tecnologia rende disponibile ai giocatori un nuovo veicolo di supporto. A prescindere da quanto finora descritto, ogni tentativo di salvataggio (fallito o no) fa avanzare la pedina di The Hood di un passo.
A concludere la carrellata di azioni a disposizione, i giocatori possono pianificare le loro mosse pescando una carta FAB, ma dovendo avanzare The Hood di una casella, oppure eseguire una scansione, ovvero spostare una carta missione indietro di uno slot sul relativo tracciato purché lo spazio di arrivo sia vuoto. Quest’ultima azione è disponibile solamente se chi la esegue si trova sul Thunderbird 5.
In aggiunta a quanto descritto finora, i nostri intrepidi eroi potranno usufruire di quante attività gratuite desiderano, prima, durante e dopo le loro azioni standard. Queste consistono in: trasferire personaggi tra un veicolo e un altro (posti nella stessa area del tabellone) rispettandone il numero massimo di posti a sedere; caricare veicoli sul Thunderbird 2 (o scaricarli da esso) che può infatti ospitare il FAB 1 o il Thunderbird 4, oppure ancora fino a 2 veicoli di supporto sempre che, come nel caso precedente, si trovino nello stesso spazio; scongiurare un disastro spendendo un determinato numero di gettoni bonus e avendo portato tutti i veicoli negli spazi giusti, secondo quanto stabilito dalla relativa carta. In particolare, scongiurare il disastro permette al giocatore attivo di pescare una carta FAB come premio e di scoprire la successiva carta disastro dello schema di The Hood.
Alla fin del turno, il giocatore attivo pesca dal relativo mazzo una nuova carta missione e la dispone sullo slot numero 1 del tracciato, avanzando tutte le altre di uno spazio oppure, se è una carta che fa avanzare il tempo, muove la pedina The Hood di un passo in avanti.
La partita prosegue da qui innanzi sempre nello stesso modo e il gruppo di giocatori risulterà vincitore se avrà evitato tutti e 3 i disastri prima che The Hood li attivi (ovvero arrivi alla corrispondente casella viola), ma anche evitando che una carta missione giunga sullo spazio numero 8 del tracciato, oppure che il mazzo delle carte missione si esaurisca, pena la sconfitta.
Al netto del palese riscontro che sta ottenendo la campagna di crowdfunding, dobbiamo ammettere di trovarci di fronte a un titolo ben congegnato. Matt Leacock sembra aver deciso di percorrere la familiare strada di Pandemia operando alcune “variazioni sul tema” che sembrano donare un minimo di freschezza alla sua idea di partenza (ad esempio la gestione dei veicoli separata da quella dei personaggi, così come la ricca dotazione di carte a coprire i diversi aspetti di gioco), senza per questo rivoluzionare un certo impianto di base. Da quanto abbiamo potuto vedere dunque, l’impressione avuta è fondamentalmente quella di una reimplementazione di Pandemia con sicure chance di successo verso gli appassionati della serie TV, ma che ci lascia in effetti qualche dubbio su quanto possa far breccia nei cuori dei felici possessori del suo “virulento” fratellone. Ciononostante la probabile vera svolta la si potrebbe ottenere qualora si riuscisse a tagliare il traguardo dei 170 mila sterline, nel qual caso verrà rilasciata un’espansione che permetterà anche a un quinto giocatore di partecipare prendendo le parti di The Hood.
La campagna Kickstarter di Thunderbirds si chiuderà il 29 marzo, quindi, se siete interessati, avete tutto il tempo per potervi accaparrare le numerose e gustose esclusive.