Come vi abbiamo raccontato a inizio anno, il 2015 vede arrivare nelle sale cinematografiche un nuovo film d’animazione che racconta la storia del Piccolo Principe, il famoso romanzo di Antoine de Saint-Exupéry. I giochi tratti da quest’opera non mancano e, in particolare, è d’uopo ricordare “Il Piccolo Principe – Costruiscimi un pianeta”, il boardgame realizzato da Antoine Bauza e Bruno Cathala vincitore del premio Gioco dell’Anno in Italia nel 2014.
Ludonaute, editore francese del gioco, non si è lasciata scappare l’occasione di realizzare un nuovo titolo in occasione del film, chiamando all’appello la già rodata coppia d’autori. E Asterion Press ha ben pensato di localizzare in italiano anche questo nuovo capitolo ludico del Piccolo Principe, che proprio in questi giorni sta raggiungendo gli scaffali dei negozi nostrani e che è stato presentato in anteprima ai recenti Asterion Gaming Days. Scopriamo assieme come funziona “Il Piccolo Principe – Verso le Stelle”…
Il film a cui questo gioco si ispira è già uscito in diversi paesi, ma non ancora in Italia (è previsto per fine anno). Proprio per questo non ci soffermeremo troppo sulla trama , vi basti sapere che la partita riprodurrà una fase specifica dell’avventura della piccola protagonista del film, a bordo del suo biplano a caccia di stelle.
Andiamo a cominciare! Ogni giocatore (da 2 a 6) sceglie un colore e prende il proprio set completo (mazzo di carte volpe, aeroplano in legno, e casco da pilota) e si può dare inizio alla corsa verso le stelle…saltando da nuvola a nuvola!I giocatori scelgono la l’ordine di partenza posizionandosi sulla nuvola iniziale con gli aerei dei rispettivi colori, uno sopra l’altro. L’aereo che si trova più in alto parte per primo! Innanzi a loro si profila un percorso fatto di nuvole che li porterà fino al pianeta del Piccolo Principe.
Il set iniziale di carte volpe è uguale per ciascun giocatore: sono 8 carte con valori numerici che vanno da 1 a 5. Al proprio turno, i giocatori giocano una carta volpe e muovono il proprio aereo di un numero di nuvole pari o inferiore al numero scritto sulla carta. L’aviatore di turno, può infatti decidere di fermarsi prima perché scorge qualcosa di particolare fra le nuvole… ad esempio può trovare una colomba e quindi pesca una carta da un mazzo di carte che hanno degli effetti speciali; può trovare un telescopio e quindi può scambiare carte, rubare carte o stelle (dipende da quello che si vede nel telescopio!); ed infine si possono trovare delle stelle incastrate fra le nuvole, l’aviatore potrà fermarsi a raccoglierle. Alla fine del giro, il giocatore che si trova più indietro di tutti ricomincia a giocare carte per primo (meccanica nota a chi ha giocato a Tokaido, altro titolo famoso di Bauza). Da notare che se più aerei sono impilati sulla stessa nuvola, quello più in alto si considera il più distante.
Se alla fine del proprio movimento, ci si trova sopra ad un altro aeroplano, i giocatori si scambiano una carta: il giocatore appena atterrato pesca casualmente dalla mano dell’occupante e, dopo aver guardato la carta pescata, ne da una in cambio.
Dato che l’unico modo per avanzare è rappresentato dalle carte, è inevitabile cercare di ottenerne ulteriori oltre le 8 del set iniziale, la scelta dei giocatori sta nel puntare su quelle ottenibili dalle colombe o se rubarle agli avversari.
Si procede in questo modo fino ad arrivare al pianeta. Lungo il tragitto ci sono tre linee dell’immaginazione da superare:in corrispondenza di ciascuna di queste linee (nuvole continue trasversali) ci sono 6 tessere, che riportano le immagini della storia originale del Piccolo Principe, alcune coperte e altre scoperte. Il primo giocatore che attraversa tale linea prende una tessera a piacere, gli altri potranno scegliere fra le rimanenti. I diversi capitoli della storia forniscono ulteriori stelle, e (ve lo anticipiamo) quella più redditizia ma anche più difficile da realizzare, è quella del principe e la volpe.
Il primo giocatore che arriva sul pianeta al termine del percorso potrà scegliere uno dei 5 aeroplani di carta a disposizione, anch’essi carichi di stelle in diverse misure. Ovviamente il primo giocatore prende quello con più stelle, il secondo quello subito successivo e cosi via. Ogni giocatore che conclude la sua corsa scarta tutte le carte e attende gli avversari, ma è bene sapere che la partita finisce quando tutti terminano le carte in mano, anche nell'improbabile caso in cui non tutti siano arrivati sul pianeta.
Vince chi ha accumulato più stelle di tutti e se non saremo noi, andrà meglio la prossima partita. Infatti il gioco dura massimo venti minuti, quindi è abbastanza normale fare più corse consecutive (o almeno cosi è stato per noi durante gli Asterion Gaming Days)! Il gioco, per le poche partite fatte, ci è sembrato avere una buona scalabilità: le partite a due giocatori risultano leggermente più veloci, ma comunque molto divertenti.
Anche se abbiamo giocato solo qualche partita durante gli AGD, è risultato chiaro che nella sua semplicità il gioco offre diverse strategie per puntare alla vittoria. Correre più velocemente degli altri permette di puntare subito sulle tessere storia più redditizie e soprattutto sull’aeroplano di carta più carico di stelle. Anche rimanere indietro però non è cosi male: se siamo gli ultimi della fila potremo giocare per primi il turno successivo e muoverci per piccoli passi ci permette di raccogliere più cose lungo il nostro tragitto (potremmo essere particolarmente fortunati nella pesca delle tessere coperte o nell’uso del telescopio).
Insomma, il Piccolo Principe – Verso le Stelle sembra offrire quel pizzico di profondità sufficiente a coinvolgere i giocatori, ma per sapere se avrà lo stesso successo del suo predecessore dovremo attendere di provarlo per bene e sperimentare tutti i modi per arrivare sul pianeta del Piccolo Principe… di nuvola in nuvola!
Le foto di questo articolo si riferiscono al mockup presente agli AGD 2015. Potete vedere tutte le foto in alta risoluzione in questa galleria fotografica.
