Che ci siate stati o no, è indubbio che quando si parla di New York, uno dei tratti caratteristici che prima salta alla mente sia quello della grandissima diffusione dei grattacieli. Le altissime costruzioni ora sono la norma dell’immensa metropoli, ma c’è stato un momento in cui tutto questo ha avuto inizio. Sono i primi anni del XX secolo, periodo nel quale gli imprenditori, sfruttando le tecniche edilizie più moderne disponibili, correvano alla realizzazione della costruzione che spiccasse tra le altre.
E’ proprio in questo fervente periodo in cui ci caliamo con una partita a New York 1901, titolo d’esordio di Chenier la Salle edito nella sua versione originale dalla Blue Orange Games (nota, tra gli altri, per la versione americana di Dobble, dal titolo Spot it) e che verrà localizzato e distribuito in Italia da Oliphante.
Il titolo è stato presentato in anteprima il 25 luglio scorso in contemporanea mondiale (in Italia al Jolly Joker di Torino) e ora, grazie alla casa editrice milanese, che ha messo a disposizione una versione beta del manuale, siamo riusciti a leggerlo per voi e a darvene un resoconto in questa anteprima.
In New York 1901, da 2 a 4 giocatori, saranno altrettanti imprenditori edili in lizza per essere riconosciuti tra i più prestigiosi della grande mela.
All’inizio della partita ogni giocatore riceve in dotazione 4 miniature di operai, 3 carte azione, 18 tasselli grattacielo e un personaggio che determina la zona di partenza del possessore.
Sul tabellone c’è una raffigurazione delle zone edificabili di lower Manhattan, suddivise in 4 distretti identificati con colorazioni diverse e aventi ciascuno l’indicazione della zona di partenza del giocatore. A circondare questa schematica raffigurazione topologica troviamo il tracciato del punteggio sulla cui casella iniziale ogni partecipante piazza un proprio segnalino.
A disposizione di tutti c’è anche un mazzo di carte terreno che, una volta mescolato, forma il mercato immobiliare futuro, dal quale vengono pescate e disposte scoperte le prime 4, che costituiranno il mercato aperto. Inoltre, sempre fruibili da ogni giocatore, vi saranno 4 tasselli di grattacieli leggendari, una carta bonus sfida (da usare opzionalmente e a scelta tra 5) e tre carte bonus strada di New York (a scelta tra 5).
A partire dal più giovane, ogni giocatore può scegliere se acquistare un terreno e (opzionalmente) costruire un grattacielo, oppure demolire e ricostruire.
Per acquistare un terreno, ognuno dovrà scegliere una carta terreno dal mercato libero, metterla sopra la propria carta personaggio e disporre uno dei propri operai sopra un terreno del tabellone, corrispondente in forma e nel colore a quello della carta appena scelta. Fatto questo, il giocatore di turno può anche scegliere di costruire un solo grattacielo, tra i suoi o tra quelli leggendari nella riserva comune, sopra uno o più dei propri terreni. Per farlo, egli lo sceglierà e lo posizionerà adeguatamente sul tabellone. Il grattacielo dovrà essere a contatto per almeno uno spazio con un giardino o una strada e non dovrà necessariamente occupare interamente i terreni scelti. Quando uno di questi spazi precedentemente acquistati viene coperto, anche solo parzialmente, da un grattacielo, il giocatore può riprendere in mano l’operaio per usi futuri. Ogni tassello grattacielo disposto sul tabellone farà guadagnare punti al giocatore corrispondente. Qualora questi non avesse operai con i quali “opzionare” un nuovo terreno, può però comunque costruire un nuovo grattacielo sugli spazi a lui appartenenti.
Se vuole demolire e ricostruire, invece, il giocatore attivo deve scegliere uno o più tra i suoi grattacieli già posizionati, rimuoverli e sostituirli con uno nuovo, purché di tecnologia superiore. Ogni terreno che in questo modo dovesse rimanere interamente scoperto, dovrà essere immediatamente “fermato” con un operaio, in mancanza del quale non sarà possibile effettuare l’azione. I grattacieli rimossi vengono completamente eliminati dal gioco.
Abbiamo menzionato la tecnologia dei grattacieli: vediamo di parlarne in maniera più approfondita. Tutti i tasselli grattacielo sono identificati, oltre che per l’ammontare dei punti a beneficio del costruttore, anche da un livello di tecnologia e cioè (in ordine crescente): bronzo, argento, oro e leggendario (quelli in comune). Quando si ricostruisce a valle di una demolizione, oltre a rispettare le normali regole di costruzione, bisognerà ricordarsi che il nuovo grattacielo dovrà essere di un livello tecnologico superiore a quello eliminato. Fanno eccezione i grattacieli oro e leggendari che non potranno essere demoliti. In più, dato che i grattacieli leggendari sono in comune, il primo che lo costruisce dovrà disporvi sopra un apposito segnalino per indicarne la proprietà. Infine, mentre i grattacieli di bronzo sono costruibili dall’inizio della partita, quelli d’argento saranno disponibili solo al raggiungimento di 6 punti (10 in modalità esperto) e quelli d’oro e leggendari, non appena si arriva a 18 punti (25 in modalità esperto).
Se non si hanno operai residui né possibilità di demolire o costruire, allora si dovrà necessariamente esaurire il proprio turno andando a rinunciare a una delle carte terreno prese precedentemente ed a riprendere in mano l’operaio corrispondente. In ogni caso, durante lo svolgimento delle azioni, ciascuno potrà decidere di adoperare una delle sue carte azione, che gli permetteranno di ottenere dei particolari bonus, ovvero costruire un grattacielo in più, acquistare un terreno in più oppure cambiare tutte le carte presenti nel mercato aperto.
Alla fine di ogni turno, comunque, si dovrà ristabilire il corretto numero di queste carte terreno, pescandone una nuova dal mazzo.
Quando non si può più riportare a 4 il numero di carte terreno scoperte (perché il mazzo è esaurito), oppure quando un giocatore resta con soli 4 grattacieli residui (cioè non piazzati), i giocatori che non lo hanno ancora fatto concludono il loro ultimo turno per poi dare inizio alla conta finale dei punti.
Ai punteggi raggiunti in partita ottenuti dalla costruzione dei grattacieli, si aggiungono i bonus derivanti dalle carte bonus strada presenti (si ottengono 5 punti per la maggioranza di grattacieli in una certa via) e quelli ottenibili dall’eventuale carta bonus sfida che offre punti aggiuntivi al verificarsi di determinate situazioni (ad esempio avere 2 grattacieli oro o leggendari su ogni distretto).
Ovviamente chi avrà totalizzato il maggior punteggio sarà il vincitore e, in caso di parità, avrà la meglio chi avrà edificato il grattacielo leggendario più alto oppure, nel caso non se ne fosse costruito nemmeno uno, risulterà vittorioso chi avrà la maggioranza di grattacieli d’oro.
New York 1901 è un gioco sulla bocca di tutti da almeno un paio di mesi. Alcuni pronosticano possa avere un successo simile a Ticket to ride.
Sicuramente, per quanto abbiamo potuto apprendere ad oggi, le caratteristiche per un titolo di successo sembrano esserci tutte: le regole paiono agevoli e snelle, ma per alcuni aspetti un filo meno intuitive, per esempio ricordare tutte le limitazioni alla disposizione e realizzazione dei grattacieli potrebbe dare qualche grattacapo durante lo svolgimento delle prime partite. Tuttavia abbiamo l’impressione che, una volta presa confidenza con il flusso di gioco, lo stesso possa scorrere senza intoppi. Il manuale (almeno per quello che abbiamo visionato nella versione beta), se da un lato aiuta con chiarezza e rigore espositivo, dall’altro pecca nella scarsità di esempi che, in questa circostanza forse avrebbero chiarito più di mille parole.
La limitatezza degli operai a disposizione sembra poi un aspetto molto interessante dal punto di vista strategico in quanto, già alla nostra prima lettura, pare il principale aspetto ostativo alla corsa sfrenata alle costruzioni. Infine, l’introduzione “graduale” delle tecnologie dei grattacieli potrebbe aiutare a evitare che ci si perda in un’infinità di opzioni disponibili già da subito.
In definitiva, paragoni azzardati o no, New York 1901 sembra comunque un titolo promettente. Il regolamento semplice, anche se non un “campione di eleganza”, e l’ambientazione “popolare” potrebbero renderlo uno dei migliori family game della prossima annata, senza per questo rinunciare a una apparentemente buona dose di strategia.
E voi, siete pronti a contribuire a una delle metropoli più iconiche del mondo?
Per quello che ci riguarda, speriamo di rivederci per la recensione: in quel momento, di grattacieli, ne avremo costruiti un bel po’.